Cap 7. Touch me

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 "Come va con tuo fratello maggiore, Sam?" Chiese Jimmy mentre lui e Sam si avviavano insieme a scuola.


"Tutto bene...." Rispose Sam.

" Ma...?"chiese Jimmy

Sam lo guardò perplesso.

"C'è sempre un ma....." si giustificò Jimmy, rimpinzandosi di patatine e offrendogliene un pò. "Patatine?"

"No, grazie....hai ragione, ma non so se è un ma preoccupante..."

"Allora? Che cos'è?" lo incalzò Jimmy, sedendosi sul muretto della scuola.

" Ho paura....che non si trovi proprio a suo agio a Palo Alto....come se fosse sempre sul punto di voler scappare via a breve..."

"Hai paura che se ne vada via di nuovo?"

"Si...."

"Sam" disse Jimmy alzandosi in piedi. "È normale che stia cosi...è arrivato da poco in una città che non conosce...nessun amico, suo padre è rimasto a Lawrence...."

"Nostro padre" lo corresse Sam un po' seccato.

"Vostro padre...." acconsentì Jimmy. "E a quanto mi hai detto, se n'è andato anche mezzo litigando con lui...è normale che non si trovi proprio a suo agio qui....al massimo potrebbe tornare a vedere come sta....che può succedere di male?"

" Potrebbe non tornare." disse Sam incupendosi.

"Non la vedo cosi...sei la sua famiglia...ora che vi siete ritrovati non vi perderete di nuovo, dammi retta" disse Jimmy sgranocchiando patatine.

Sam sperò che fosse vero.

"E tu come stai? Sei un po' silenzioso in questi giorni, ultimamente." disse Sam preoccupandosi per l'amico.

Jimmy sembrò un po' a disagio

"Può darsi che io stia perdendo la fede in Dio ultimamente..."

"Che cosa???" Sam era sbalordito. Jimmy era la persona più religiosa che avesse mai conosciuto.... Spesso gli aveva fatto una testa cosi, cercando di convertirlo alla fede....senza risultati.


"Ehhh si " disse solo Jimmy sospirando

"Come può essere? Sei la persona più attaccata alla fede che io conosca. "

"Lo ero" rispose Jimmy.

"Cos'è successo?"

"Niente di che...è perfino banale parlarne....pochi giorni fa abbiamo seppellito mia nonna....era l'unica nonna che mi era rimasta....ed è il quarto funerale a cui partecipo.....prima mio cugino, poi i miei nonni....vedere tutti piangere, vedere il corpo che sparisce in mezzo alla terra come se fosse solo fango...sapere che quelle persone non le rivedrai mai più....che non le sentirai mai più parlare...non le rivedrai mai più......"


Sam era scioccato e non sapeva cosa dire. Non sapeva che Jimmy fosse una persona cosi sensibile e fragile e le sue parole l'avevano intristito più di quanto volesse ammettere

"Vale sempre la pena di credere in qualcosa" gli disse mettendogli una mano sulla spalla.

"Cerchi di convincere me o te stesso ?" gli chiese Jimmy triste.

Sam non rispose e Jimmy si alzò con un'aria funerea.

"Jimmy?"

Jimmy si voltò lentamente.

"Che cosa non mi stai dicendo?" gli chiese, senza darsi la pena di spiegarsi meglio...con Jimmy non ce n'era bisogno...si capivano senza bisogno di troppe spiegazioni.

In quel momento suonò la campanella

"È suonata la campanella della prima ora, Sam. Dobbiamo entrare in classe " gli disse Jimmy sorridendo.





Ruby incrociò Sam solo a discussione finita, quando Sam aveva chiesto a Jimmy, che cosa non gli stava dicendo.... Finse di non guardarlo, ma non potè non notare l'espressione addolorata che aveva in viso in quel momento...



"Ha il terrore di essere abbandonato...di perdere le persone che ama " pensò Ruby, e questa volta non gli servi i fascicoli per capire quella cosa....





Durante l'intervallo, Ruby cercò Sam per mettere in atto il suo piano....lo incrociò in corridoio e lo guardò.....aveva un'espressione allegra, rilassata, sorridente e occhi verdi profondi....quando la vide, le sorrise....e Ruby si perse un attimo a pensare che no, non era giusto che un ragazzo dal viso tanto innocente dovesse essere ingannato, raggirato, fatto soffrire...

"Hai intenzione di farmi passare?" le sorrise Sam prendendola un po' in giro

"Oh si, certo, scusa"disse Ruby facendolo passare.

Sam ridacchiò, e passò, Ruby si maledì per la sua goffaggine e quando già se ne stava andando, quasi gridò

"SAM!"

"Si?" chiese Sam esasperato.

"Mi chiedevo se potessi....farmi ripetizioni di matematica....sono molto indietro e temo la bocciatura..." disse Ruby facendo il faccino triste e guardando per terra.

" Non hai nessun altro che ti aiuti?"

"No, io...lo sai che non ho amici...." Disse Ruby facendo la vittima.

Sam la guardò con un po' di compatimento...ciònonostante disse: "Mi dispiace, ma la risposta è no."

"Cos'è, la tua fidanzatina è gelosa?" lo rimbeccò aspra Ruby.

"Non vuole neanche che parli con te e io le porto rispetto!" disse Sam con tono orgoglioso.

"Credi davvero che lei se lo merita o che avrebbe lo stesso rispetto per te?" lo rimbeccò maligna Ruby.

"Non osare insinuare qualcosa, stai parlando della mia ragazza!!" si alterò Sam.

A Ruby non era sfuggita la mancata definizione di "fidanzata" , tuttavia si accorse di aver forse fatto un passo falso.

"Hai ragione, scusami...sono stata irrispettosa...è che davvero sono indietro con lo studio e non ho nessuno a cui rivolgermi...noi due siamo partiti con il piede sbagliato, perché non provare a diventare amici? Tu mi stai simpatico, Sam, davvero."

Sam la guardò: "Non oso pensare come ti comporti con chi ti sta antipatico....e comunque la risposta è sempre no" disse Sam

Ruby si corrucciò.

Sam si mosse un po' indeciso, prima di borbottare: "Mi dispiace." andandosene

Ruby lo guardò andar via frustrata e incazzata.

Il professor Alastair osservò la scena disgustato ma anche un po' divertito.

"Quella stupida ragazzina è davvero un impiastro. Mi sa che mi toccherà darle una mano." disse con un sorriso maligno.





Alla fine delle lezioni , Sam prese la sua cartella e si preparò ad uscire dalla scuola, quando all'improvviso vide qualcuno che non si sarebbe aspettato


Dean


Lo aspettava fuori dalla scuola: Jeans blu, maglietta maniche corte, bianca...capelli biondi tirati con il jel, ed espressione da maschio sciupa femmine.

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