Caino e Abele si trovavano in un albergo, al piano di sotto a giocare a biliardo.
Beh, diciamo che Abele giocava a biliardo con alcuni ragazzi e Caino lo guardava a distanza, divertito.
Abele segnò l'ennesimo punto e un ragazzo sbuffò contariato.
"Sei troppo distratto, Matt." Disse Abele, sorridendo, e il ragazzo sorrise a sua volta.
Caino sorrise, vedendo come il fascino del fratello riuscisse ad ammaliare tutti e a smorzare la rabbia per un altro punto preso. Erano Caino e Abele, e i ragazzi in generale, captavano la loro energia e il loro amore primitivo e primordiale, l'energia del Vero Amore; e finivano tutti per esserne affascinati, perchè inconsciamente gli esseri umani avvertivano ciò che era naturale e giusto e primordiale, anche se non ne erano coscienti, e ne erano attirati e attratti.
Abele fece altri cinque punti e poi disse allegro: "Sapete, una di queste sere potrei invitarvi per una grigliata."
I ragazzi sorrisero ammaliati, annuendo ancora una volta, guardandolo come se vedessero il sole.
Abele continuava a muoversi suadente nei panni di Sam e i ragazzi se lo mangiavano con gli occhi.
Come previsto, Abele vinse la partita a biliardo, anche grazie alle distrazioni continue dei ragazzi, concentrati di più sul suo corpo che alle palle.
"Mi è venuta sete. A voi no? Che ne dite di prenderci una birra gelata?" propose Abele con aria innocente.
Subito i ragazzi si precipitarono per arrivare primi a ordinare da bere, spintonandosi a vicenda.
Caino rise. Lui e Abele avrebbero potuto far diventare gay chiunque, o magari quei ragazzi non lo erano. Ciònonostante, Caino pensò che non sarebbe dispiaciuto a loro farsi un giro su suo fratello, cosa che lui non gli avrebbe permesso, e neanche Abele.
Si avvicinò velocemente a lui, guardandolo con aria maliziosa, mentre Abele fingeva di non accorgersi che si stava avvicinando.
Continuò a tenere gli occhi fissi sulla stecca fino a che Caino non gli fu praticamente addosso, e mise la testa e le labbra sul suo collo.
"Hai giocato abbastanza?" gli chiese, malizioso.
"Non mi stanco mai di giocare." Disse Abele, ridendo.
Caino lo spinse contro il muro e gli baciò il collo.
"Mmmm...te...ne approfitti solo perché...ho il corpo di un ragazzo esile e non posso..."
"Cosa? Respingermi?" ridacchiò Caino.
Abele sorrise. "Ribaltare le posizioni."
Caino sorrise, mentre i ragazzi erano tornati con le birre e videro la scena di Abele avvinghiato a Caino che gli baciava il collo.
Abele intrecciò le braccia al collo di Caino, chiudendo gli occhi e stringendoselo di più addosso.
"Poverini, ci sono rimasti male di scoprire che sei già di qualcun altro." Disse Caino ridendo e baciandolo sulla bocca con passione.
I ragazzi guardarono delusi, gelosi e un po' scocciati quella scena, ma non dissero niente.
"Ok, lo spettacolo è durato abbastanza. " disse Caino, prendendo Abele in braccio e portandoselo via sotto gli sguardi arrabbiati degli altri.
Abele pensò comunque di dovere una spiegazione e disse solo, mentre Caino lo portava via: "Scusate. Il mio ragazzo..."
Caino riusci ad aprire la porta della loro camera senza mettere giù Abele, tenendolo sempre in braccio, e altrettanto la richiuse, dopodiché, mise Abele nel letto, che però non lasciò andare le braccia sul suo collo e cosi finirono tutti e due sul letto, uno sopra l'altro.
Si baciarono subito, in maniera famelica.
"Si sono arresi subito però, quelli. Fanno tanto i duri e poi sono dei ragazzetti teneri." Ridacchiò Abele.
"Buon per loro, non sanno cos'hanno rischiato...se avessero solo provato a fare i duri, si sarebbero ritrovati con un occhio nero dal sottoscritto." Disse Caino.
Abele lo baciò ancora languido.
"O forse due occhi neri." Disse Caino, nello stesso tono languido.
Subito Caino mise le mani sotto la maglietta di Abele, accarezzando e beandosi di quel corpo bollente.
Abele si ritrasse un po' a fatica.
"Che c'è? In genere hai sempre voglia tu." Chiese Caino malizioso.
"Hanno ancora un po' di lividi. Non li abbiamo riparati ancora del tutto." Disse Abele, toccandogli il labbro con l'indice.
Caino succhiò quel dito, lascivo. " Farò piano." Rise.
"Ma...potrebbero...forse loro non vogliono.." disse Abele, un po' in imbarazzo.
"Fratellino...ti assicuro che vogliono entrambi. L'hanno sempre voluto e lo vorranno sempre. Se c'è una cosa che non li costringeremmo mai a fare, è proprio questa." Disse Caino, accarezzandogli i capelli, e mostrando la sua erezione, come a dimostrargli che aveva ragione.
Si baciarono di nuovo e si spogliarono a vicenda con frenesia.
Caino lo baciò dappertutto. Sul viso, sul collo e per tutto il corpo, facendolo gemere di piacere.
"Ci riesco ancora dopo tutti questi anni, eh?" gli sussurrò all'orecchio.
Abele gemette e gli accarezzò una guancia. "Sempre." Rispose.
"Sei cosi bello. " gli disse Caino, guardandolo negli occhi.
Abele sorrise. Sapeva quello che voleva dire Caino, sapeva che non si riferiva al corpo di Sam, ma a lui! Alla sua essenza, al suo vero colore.
si baciarono nuovamente, intrecciando i loro corpi nudi e stringendosi di più addosso in un abbraccio simbiotico.
"Sento un amore profondo, fluire cosi dolcemente e intensamente da farmi arrossire, fratello. E non viene da noi." Disse Abele, accarezzandogli il viso.
"Lo sento anch'io. Viene da Sam e Dean. I nostri discendenti hanno imparato bene dai nostri insegnamenti."
"Discendenti...non credi sia il caso di dire loro che non ci siamo mai traditi, per avere dei dicendenti?" chiese Abele.
"Dopo, forse. Non ora." Disse Caino, che non vedeva l'ora di fare l'amore con Abele.
Quando Caino si spinse dentro Abele lo fece piano, con spinte lente, ma intense, con passione, e Abele si ritrovò a gemere intensamente a ripetizione, in gemiti quasi spezzati, talmente forte era il piacere.
Sembrava quasi di fare una danza. Lenti, ma con spinte profonde, cercando di aspettare, di controllarsi, per non far finire tutto subito, cercando di non farlo con passione primitiva per non fare del male a Sam e Dean... lo sforzo di controllarsi, l'eccitazione che era sempre più forte, e che poi finalmente scoppiò in un tripudio di fulmini, colori e splendori, come una specie di big bang.
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)