Cap 16. Pov Dean - Sam

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  POV SAM 

Mi sveglio. La sensazione è quella di avvertire la mancanza di qualcosa.

Poi capisco cos'è. Le labbra di Dean. Dopo che ci siamo baciati, quella seconda volta, siamo andati ognuno nella nostra stanza a dormire.
E naturalmente ho sognato di baciarlo ancora.

Un sogno luuungo. Forse lo stavo baciando fino a poco prima che mi svegliassi.
Non potevo continuare a dormire? Ah no, la dannata sveglia che mi avvisa che devo andare a scuola, me l'ha impedito.
No. scuola? come posso andare a scuola dopo ieri notte?




POV DEAN

Maledizione. Ho la testa in frantumi. La sensazione è quella di aver preso una sbornia colossale.
Non ho dormito un accidenti.
Non ce la faccio ad alzarmi da questo letto.



"Dean sta poco bene stamattina, Sam. Credo che potrebbe avere un po' di febbre, ma non ha dormito stanotte?" chiese Mary a Sam mentre faceva colazione

"E lo chiedi a me? Mica dormo con lui " rispose Sam, quasi strozzandosi nella tazza di latte

" volevo dire, non è che avete combinato qualcosa alla festa ieri, vero? Qualcosa di illegale....tipo alcool, droga....non ha bevuto, vero?" chiese ancora Mary, non accorgendosi dell'imbarazzo di sam sempre crescente

"Mamma, è un interrogatorio? Lo sai che siamo dei bravi ragazzi " disse Sam avvampando sempre di più, non avendo il coraggio di guardarla. " la verità è che ieri siamo rientrati molto tardi, avrà dormito poco...e forse avrà bevuto una o due birre....forse il ragazzo non regge l'alcool"disse Sam sarcastico, mettendo in scena un atteggiamento da attore di teatro.

Mary sospirò e disse: "Comunque, allora non posso accompagnarti a scuola, Sam. Devo correre alla posta , adesso , prima che comincia a riempirsi di code, e poi ho un mucchio di cose da sbrigare...potresti prendere un bus, ma forse è meglio che badi a tuo fratello, mentre sono via. Ti va?"

Sam sperò di non esser risultato troppo entusiasta nel gridare quasi "Si" , ma Mary lo prendette come contentezza per avere una scusa per saltare la scuola.
"Non far disperare tuo fratello, che sta poco bene....ci vediamo per ora di pranzo. Ciao tesoro."


Milioni di pensieri affollarono la mente di Sam in quel momento, e ciascuno più proibito dell'altro.




POV DEAN

Mi dispiace da morire di aver dovuto dire alla mamma che stavo poco bene....Sammy penserà che non voglio vederlo. Devo alzarmi subito. Coraggio. Uno, due e.....

Click . rumore di porta che si apre.

Ok questo non me l'aspettavo. Sammy?

"Sammy, scusami ma non ce la faccio ad accompagnarti a scuola, stamattina, mi fa male la testa, ti prego di credermi."

"Lo so, Dean....sono venuto per dirti che non vado a scuola oggi. Mamma non può accompagnarmi. Troppi impegni. E mi ha detto di...ehm....prendermi cura di te...."


Forse la mia bocca traccia una sottile O silenziosa. Sammy abbassa lo sguardo. Non riesco a capire cosa gli passa per la testa. Vergogna?

Poi alza lo sguardo, e sembra tracciarmi con i raggi x. Ho abbastanza esperienza con le ragazze, da capire quando una donna mi desidera...... guardo Sam e mi sembra di aver colto un sottile lampo di malizia, e forse anche di lussuria.

Percepisco che vorrebbe fare qualcosa, ma è come bloccato. Forse pensa che lo respingerei.

Rimango zitto per qualche secondo, e lui uguale.

"Siediti pure " gli dico , indicando il letto

Lui lo fa, sempre tenendo lo sguardo basso, ma quando si siede, il suo viso rimane proteso verso di me. Ci guardiamo. Sam forse mi vede deglutire, incerto. Mi fissa ancora con quello sguardo, e dopo qualche istante di incertezza, si fionda lentamente su di me. Delicato come un nastro di seta. Ed è con la stessa delicatezza che io, gli vengo incontro, incorniciandogli il viso con le mani, e accarezzandogli i capelli.

Ci baciamo ancora e ancora e ancora. I nostri tocchi sono languidi e delicati, mentre i nostri corpi premono per stringersi ancora più vicini.

Sam si sdraia completamente sopra di me, incrociando le braccia e circondandole sul mio collo, mentre mi baciava romanticamente. Io non vedevo niente. Ero circondato dal suo corpo, dalla sua bocca e soprattutto dai suoi capelli che , lunghissimi, minacciavano di cadermi in bocca

Allorchè di tanto in tanto, Sam si alzava di poco, per riprendere aria, e scostarseli, mentre io , "sottomesso" e quasi del tutto coperto da lui, riuscivo almeno a muovere le mani, gli stringevo appena le spalle , per reazione ad ogni bacio, e per sentire la consistezza della sua pelle sotto le mie dita.





POV DEAN

Baciare e toccare Sam, è cominciato a diventare semplice come respirare. Naturale. Come se fossi nato solo per questo. Certo, il contatto fisico tra di noi è stato presente da subito, dal primo giorno che ci siamo incontrati, ma se prima potevo avere ancora qualche inibizione a toccarlo, ad accarezzarlo, ora non più. Sono tranquillo, anche grazie a Sammy, che, sfonda tutte le mie ansie e preoccupazioni di essere un pervertito, afferrando le mie mani, e stringendole di più sui suoi fianchi; a volte mi cinge per la vita, guardandomi con la testa inclinata, adorante....e io sono tipo: "spostati, Sammy, non in pubblico. Ci vedono. Può vederci la mamma. " ma lui ride ingenuamente, e non si sposta, e io non riesco proprio a mandarlo via. Gli prendo la faccia nelle mie mani, e gli do dei buffetti sul viso, mentre continua a guardarmi con quello sguardo adorante.



POV SAM

Non credevo di poter provare un sentimento talmente totalizzante per una persona. Più di quello che avevo provato per Jessica. La confusione iniziale ha lasciato il posto alla gioia, allo stupore beato, come immersi in una specie di estasi. Le rimostranze morali di questo sentimento, se mai ci sono state, sono scomparse. O almeno credo. Parte di me, e anche di Dean, credo....continua a sentirsi in colpa, ma è solo un attimo, e poi ogni piccola traccia di colpa viene spazzata via , e rimane solo l'estasi.

Certo, la paura di essere scoperti, c'è sempre , ma non riusciamo comunque a fermarci. Credo di essere io quello più rilassato dei due. A volte siamo entrambi sul divano, e io ho la testa appoggiata su un cuscino, che è comunque sulle gambe di Dean, mentre lui distrattamente mi accarezza i capelli.

E capisco di essere perso, quando anche vedendo arrivare mia madre in soggiorno, non scatto su come una molla, rimanendo composto.

Percepisco invece Dean, irrigidirsi, e la sua mano quasi immobilizzarsi, per poi riprendere lentamente, cautamente.

Eppure è un tesoro. Non mi manda via. Non l'ha mai fatto neanche una volta.



POV DEAN:

Non c'è stato un dialogo chiarificatore tra di noi; forse entrambi temiamo il momento in cui l'altro vorrà parlare dei suoi sentimenti, o forse temiamo entrambi di sentirci dire :"ma che ti sei messo in testa? Innamorato!??" sono tuo fratello! Come puoi essere innamorato di me? È solo impulso, ormoni " , e presi da questo timore, nessuno dei due preferisce affrontare la cosa. Ci guardiamo con quegli sguardi adoranti, e in quel momento è come se quelli mi bastino.


Ma forse non bastano a Sam.

Non mi ha mai chiesto niente. Neanche una volta; eppure sempre più spesso vedo strane occhiate, quando passiamo davanti a delle ragazze. Occhiate di collera, di sdegno, timore, tristezza.....e mi chiedo: possibile che sia geloso?

Ripensavo a quando Sam aveva dato della sgualdrina a Jessica. Dovevo prepararmi a sentirmi dare del puttaniere? Dentro di me, rido. Forse dentro di me non la prendo molto sul serio questa gelosia.

E sbaglio. Mi accorgo solo giorni più tardi , di quanto sia stato ingenuo. Distratto.

E insensibile, forse.


"SEI UN BASTARDO!!!" mi urla un giorno, nel bel mezzo di una discussione.

Non mi ricordo neanche più perché avevamo discusso. Ricordo solo di avergli accennato al fatto che era assente da tre giorni, freddo, e che se voleva fare marcia indietro per quanto riguarda noi, poteva parlare chiaramente, invece di comportarsi cosi.

Lui mi guardò con quell'aria mista a sorpresa, confusione, paura, poi sostituita da quello che credo di aver interpretato come rabbia, sdegno, perdita di controllo, e frustrazione.

E poi mi dice la fottuta frase.

Li per li associai la parola "bastardo " a un'ipotetica accusa di essermi approfittato di mio fratello minore, e mi sentii malissimo, ma poi lui disse:
"Stai cercando di mettere le mani avanti, perché ti sei stufato e vuoi mettere la parola fine al nostro rapporto? Non ti permetterò di scaricare la colpa su di me!" aveva enunciato lui.

"Sam, ma che cazzo dici'?" avevo urlato forse un po' troppo forte. Stavo veramente per perdere il controllo. E sentire le parole mettere fine al nostro rapporto mi avevano fatto male più di quanto potessi prevedere, quando avevo passato i restanti tre giorni ad immaginarmi di sentirmele dire.

"Non fare finta di non saperlo! Ti vedo sai, sempre circondato da un'oca diversa, molte delle quali hanno anche la mia età!" fu il turno di Sam, di urlare. Subito dopo non mi guardava, forse percepiva che tirare fuori il tasto "età" era stato un colpo basso, in quel momento, considerato quanti problemi mi ero fatto per l'età di Sam, nonostante avesse da poco compiuto 18 anni.

Rimango zitto a fissarlo, basito. Da una parte, inconsciamente è come se avessi ripreso a respirare. Gelosia.... Era questo dunque. Sam non si era stufato di noi. Era solo....geloso....
Dall'altra però, il fatto che avesse voluto ferirmi sul fattore d'età, bruciava in maniera ancora piuttosto forte.

Ciònonostante, trovai la forza per farmi avanti e dire: " Sam....è ridicolo, lo sai cosa sto rischiando, semplicemente stando con te, cosi clandestinamente?"

"Sto rischiando anch'io!!!" aveva gridato lui di riflesso.

Ok. Approccio sbagliato. Accidenti , il fratellino sembrava cosi docile e dolce, ma in certi momenti diventava una vera tigre.

"Sto solo dicendo che, non lo farei se non ci tenessi davvero....e pensi davvero che manderei a puttane tutto quanto , per un'avventuretta? Pensi che ti tradirei? Sam, per l'amor del cielo, sai quante donne ci sono che vorrebbero farsi un giro con me, e le respingo? Potrei scopare ogni santa notte, e forse con più di una, e invece tutte le notti dormo abbracciato con te! Questo non ti dice niente?"


Sam non sembrò aver apprezzato il fatto che fossi cosi pieno di pretendenti.....la sua faccia era più livida di rabbia di prima, ma perlomeno il suo sguardo sembrò vacillare, incerto....

"Oggi, siamo andati in quel fast food no? mi hai visto alzarmi per buttare quel foglietto nel cestino, no? Sammy, mi hai visto o no?" lo sprono

"Si" si decise a dire

"Non era un fottuto scontrino! Era il numero di telefono della cameriera, che mi ha dato quando ci ha portato i panini!"

Sam mi fissa sorpreso. Sono certo che questo non se l'aspettava proprio. Chissà quanti insulti avrà pensato in quel momento riguardo alla cameriera.

Approfitto del fatto che Sam sembra aver perso le parole, per avvicinarmi, sicuro del fatto che non verrò sbranato di nuovo, e gli tocco le spalle

"Sammy, non devi essere geloso. Lo so che non abbiamo mai parlato chiaramente di noi....ma io sto con te, e non voglio nessun altro, credimi....ci sei solo tu. Neanche con le ragazze con cui sono stato le ho mai tradite, e di certo non farei mai questo a mio fratello"

Sam aveva l'aria più triste che mai, ma almeno non sembrava più arrabbiato.

"Per favore, dimmi se c'è stato qualcosa che ho fatto, che ti ha fatto pensare in questo senso, e non lo farò più, ma dimmelo, Sammy"

Lo stavo decisamente implorando. Ero proprio uno zerbino. Senza aver fatto nulla di sbagliato, accidenti!

"Amy....Amelia Richardson....lei....potrebbe......avermi messo la pulce nell'orecchio che tu stai con ehm......Lisa Braeden.... "

"Lisa Braeden.....la tua professoressa di scienze???" Ero stupito, scioccato, e anche parecchio incazzato.

Sam annui senza guardarmi , vergognandosi un pochino.

"Non ci posso credere! Sam, te lo dico da fratello maggiore, devi star più attento a chi frequenti....Amelia è una tua compagna di scuola, e probabilmente fa anche l'amica con te, ma è solo una delle tante ad averci provato con me!"

Sam mi fissa inorridito.

"E immagino che questo si sia dimenticato di dirtelo" convenne Dean

Sam stava già per lanciarsi a voler chiarire il punto "amelia " ma lo interrompo deciso

"E Lisa Braeden....è la tua professoressa ! Per l'amor del cielo, Sam! Capisco che avere una relazione con mio fratello " disse quelle ultime sei parole a bassissima voce "non mi renda un esemplare di virtu candida, ma credo o forse sbaglio io, di non meritare di esser preso anche per uno che se la fa con le ragazzine, con le tue compagne di scuola, con qualunque esemplare di sesso femminile che respiri, e anche con le tue professoresse!"

"Dean, mi dispiace tanto " disse Sam dispiaciuto

" Mi aspetto, più avanti, di sentirmi dire che me la faccio anche con Jimmy. Che hai da ridere? Succederà anche questo, vedrai " gesticolò Dean, in parte sollevato di esser riuscito a strappare una timida risatina a Sam.

"E comunque, tra parentesi, anche Lisa ci ha provato con me. Ma gli ho detto di essere impegnato. Capisci cos'è successo, Sam? Amelia, gelosa del fatto che non le dessi corda, e vedendo che Lisa mi fa gli occhi dolci, ha pensato che fossi impegnato con lei....perchè potrei, ehm, aver detto anche ad Amelia che sono impegnato, e avrà pensato fosse con lei, e per vendicarsi di questo fatto, è venuta da te a dirtelo, pensando di farmi passare dei guai, visto che è la tua professoressa...."

Sam non stava più ascoltando il monologo di Dean....si era fermato al fatto che Dean avesse detto sia ad Amelia , che a Lisa, di essere impegnato....con lui....

Certo, non aveva detto con lui, ma era implicito

Era come se Dean avesse più o meno ammesso che stavano insieme.

"Sam, mi stai ancora ascoltando? Non pensi ancora che sono un maniaco, vero?" si preoccupò Dean

"Dio, Dean....mi dispiace cosi tanto....ero....accecato dalla gelosia....avrei dovuto venire subito da te...."

"E perché non l'hai fatto?"

"avevo....paura......"

"Di cosa?"

"Di risultare ridicolo....e poi tu sei un bel ragazzo, ogni giorno ho questa paura che....tu ti svegli una mattina e decida che.....che stiamo facendo una cazzata...e che vuoi riprendere a avere delle relazioni normali.....con delle donne....non con....con me...."

Sam aveva detto ogni singola parola, avvampando calorosamente, e adesso aveva praticamente il collo in fiamme. Dean lo abbracciò subito, vedendo il suo imbarazzo.

"Pensi che non sono le stesse paure che ho io? Tu sei ancora cosi giovane, Sam. Pensi che io non abbia paura che, un giorno tu trovi una bella ragazza, con una bella testa, e decida che vuoi avere una storia normale, sana, e che con tuo fratello maggiore non potresti mai averla?"


Queste parole gliele sussurro, mentre lo tengo ancora abbracciato, senza osare guardarlo. Forse ho paura del suo sguardo e della sua risposta. Forse ho paura che mi dica che si, potrei aver ragione.

"Dean, io non voglio....non mi interessa.....voglio solo stare con te..."
mi dice sam, più dolce che mai, e io sono proprio perso accidenti.


Lo tengo ancora sollevato,stringendolo forte, stretti in questo abbraccio, in cui proprio non può muoversi, ma non tenta di liberarsi.

A quel punto gli dico: "anche io voglio stare solo con te, Sammy."


Di Amelia me ne sarei occupato più tardi. Le avrei detto di smettere di andare a mettere voci false sul mio conto. Solo....più tardi.....adesso sono troppo impegnato a riprendere a respirare di nuovo.




In quel momento ero come convinto che ci fossimo solo io e Sam. Io e Sam. E che ci bastassimo l'un l'altro.

Era cosi. Quello che non sapevo è che, il destino a volte ti dona regala inaspettati.

Avevamo il grande amore

Ma una grande amicizia?

Sarebbe arrivata.

Da chi?

Non l'avrei mai detto allora.

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