Malgrado la presenza di Nostradamus e dei due fratelli leggendari intimorisse ancora molto Dean, si alzò comunque in piedi e cercò di mantenere la calma.
"Ascoltate, l'abbiamo capito. Abbiamo capito tutto il discorso sulla profezia e sul grandissimo amore che ci lega. Abbiamo capito che è destino, che è un amore viscerale che non si ferma alle nostre vite, ma che dura fin dai tempi della Creazione, fin dai tempi della vostra nascita. Non occorre dover rifare tutto il discorso. Sammy e io abbiamo avuto una piccola crisi famigliare, che non intacca assolutamente i nostri sentimenti, quindi non occorre rimarcare..."
"Dean..." cominciò Nostradamus.
"Vi prego. Abbiamo avuto una giornata pesante. Se nostro padre e nostro zio vi trova qui, potrebbe avere una crisi isterica." Li supplicò Dean.
"Mi dispiace, Dean, ma quello che devo dirvi è troppo importante per rimandare e non è niente di quello che hai già sentito." Disse Nostradamus.
"Che...che cosa? C'è altro? Perché...perché non ce l'avete detto prima?" chiese Sam, guardando Caino e Abele.
"Non arrabbiatevi con loro. Loro non c'entrano. Sono io a dovervi raccontare questa storia, perché sono io ad averla vissuta e la sto vivendo ancora adesso." Disse Nostradamus.
"Noi...non capiamo quello che tu dici." Disse Sam, mortificato.
"Lo so. Innanzitutto, che ne dite di parlare in un luogo un po' più intimo, per cominciare?" chiese Nostradamus. Così dicendo, prese le mani dei fratelli e svanì assieme a loro.
Ricomparvero sulla cima di un'alta montagna, subito seguiti da Caino e Abele.
"Mi auguro che non vi infastidiscano le raffiche di vento." Rise Nostradamus.
"Figurati." Disse Sam, chiaramente infastidito. Dean rise sotto i baffi e se lo premette addosso, sedendosi sulla cima.
Nostradamus li fissò amorevolmente, poi fece loro una domanda.
"Voi credete all'esistenza di altri mondi, oltre a questo?"
Dean e Sam lo guardarono straniti.
"Intendi...l'aldilà?" chiese Sam.
"No. Intendo proprio altri mondi. Altri pianeti abitabili, altre forme di vite intelligenti."
I fratelli ci pensarono un attimo.
"Certo." Disse alla fine Sam. "È stupido credere che siamo l'unica razza stupida che si crede intelligente, in centinaia di galassie."
Nostradamus sorrise. "E alle dimensioni parallele, ci credete?"
I fratelli rimasero ancora più straniti. Stavolta fu Dean a prendere la parola.
"Dimensioni parallele? Vuoi...dire...quei mondi dove...i nostri doppi vivono una vita come se fossero...noi, ma in realtà vivono una vita non nostra? Cioè, voglio dire..." farfugliò Dean.
Nostradamus rise. "Sì, è proprio quello che intendo. Gli scienziati del vostro mondo avevano ragione con le loro teorie. Esistono. "
"Beh...è...è fantastico, ma non capiamo perché lo stai dicendo a noi!" disse Sam.
"Quello che sta cercando di dire nostro figlio, è che lui ci vive in una di queste dimensioni. Non vive qui, sulla Terra." Si intromise Caino.
"Che cosa??" chiesero in coro Sam e Dean.
"È una storia lunga...vi basti sapere che ad un certo punto, Nostradamus non ha più potuto vivere sulla Terra. Si sarebbero accorti che era immortale e sapete che a quei tempi gli stregoni li bruciavano....ma non è per questo che si è trasferito in un altro universo...diciamo che l'ha fatto dopo la morte di una donna..." stava dicendo Abele.
"Insomma, vi proibisco di parlare delle mie faccende personali e amorose e soprattutto di LEI!" sbottò Nostradamus.
"Perdonatelo, è sempre un po' suscettibile quando si parla di lei...sono passati tanti anni, eppure, sapete, spera ancora di riuscire a farla tornare in vita." Disse Caino.
"BASTA COSì. NON STIAMO PARLANDO DI ME!"
"Insomma, basta, non stiamo capendo un accidente! Che cosa c'entra tutto questo con noi??" chiese Dean.
"C'entra, perché, vedete, il nostro caro figliolo, ha un compito molto importante in questo pianeta dove abita. È il vostro custode!" disse Caino.
"Beh, più precisamente, non è davvero il loro custode, ma quello dei loro doppi." Disse Abele.
"Ma sì...quello che è!" ribattè Caino.
"Nostradamus, vuoi spiegarci??" chiese Sam.
"Se mi lasciate parlare, lo farò! Dunque, non è assolutamente vero che sono il vostro custode! Sono il custode...e protettore...di Jensen e Jared, ecco, che su quel pianeta, in quella dimensione, sono voi...o perlomeno, hanno il vostro viso e il vostro corpo, ma non sono voi!"
Dean e Sam si massaggiarono le tempie, confusi e disorientati.
"Nostradamus, ecco, non è che non apprezziamo tutto questo stuolo di informazioni...ma...ecco, la nostra vita è già abbastanza incasinata. Come prima cosa, io e Sam ci siamo innamorati...e sai quanto è difficile...certo che lo sai, sei il figlio di due fratelli...beh ecco, comunque, prima ci siamo innamorati, poi abbiamo scoperto che i nostri due genitori erano dei cacciatori, poi abbiamo scoperto che nostra madre era una non morta, grazie ad un demone innamorato di lei, che le ha congelato il suo cuore malato, poi abbiamo scoperto di discendere da una profezia millenaria, abbiamo scoperto che il nostro migliore amico è un angelo ed è innamorato di un demone, abbiamo scoperto che nostro zio ha avuto un figlio demoniaco, che per inciso sta con il nostro migliore amico, che è un angelo. In tutto questo, gli altri angeli ci odiano perché stiamo insieme, il che non può essere peggio di quanto può odiarci nostro padre..."
"Dean..." cercò di richiamarlo Sam, cercando di interrompere quel flusso di parole.
"Quello che sto cercando di dire è che non abbiamo proprio la testa anche per questo. Dovremo rimandare a un'altra volta queste complicate rivelazioni sull'esistenza delle dimensioni parallele e di strani nostri doppi con decisamente più strani nomi..." disse Dean, esasperato.
"Ma questa è una cosa troppo importante!" sbottò Nostradamus. "Lasciate che vi spieghi, come funziona la cosa delle dimensioni parallele, perché c'è molta confusione a questo riguardo. Molti pensano che ciascuno sul vostro pianeta, abbia un sosia, in una dimensione parallela. Tutti quanti. Non è così. Sapete chiaramente che gli esseri umani sono fatti di energia, giusto? Energia e vibrazioni. Anche i pensieri e i sentimenti producono energia. Più sono forti e intensi, più producono energia. Il karma, oltre a stabilire la legge della reincarnazione, fa anche un'altra cosa. Le persone con il maggior influsso di energia, di carisma o di...destino...vengono come clonate dal cosmo e ritrovate in una dimensione parallela. Solo le persone più importanti. Non tutte. "
"Stai cercando di dirci quindi che io e Sam siamo così...importanti, che i nostri corpi sono stati clonati per esserci anche in una dimensione parallela?" chiese Dean, decisamente terrorizzato al riguardo.
"Come siamo? Siamo fratelli? Siamo innamorati in quel mondo?" chiese Sam.
"Siete innamorati e state insieme, non siete fratelli, anche se avreste dovuto esserlo..."
"Come sarebbe a dire??" chiese Dean.
"E siete... gli dei dell'Amore!" disse Nostradamus, lasciandoli interdetti.
Note dell'autrice: Sono sicura che alcuni di voi hanno colto l'allusione a "Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano". Credo di aver provato a suggerire a diversi di voi di leggere anche quella storia, ma non in molti mi avranno ascoltato ahha xd comunque sì, sarà una specie di crossover, ma non si incontreranno, solo che è utile quella storia per capirci un pò di più! Ho aggiornato due capitoli insieme perchè forse per qualche giorno non potrò avere internet!
Ringrazio tutti quelli che mi seguono e in particolare Martacapitina, Nicoole e Laurapia, per l'attenzione che date alle mie storie <3 cercherò di tornare presto!
ps volevo avvisare che oggi ho pubblicato 2 capitoli insieme e che avevo scritto anche un capitolo con la storia di cas e crowley seconda parte, /capitolo 83 ) magari non avete visto l'aggiornamento, perchè non aveva ricevuto voti o.O ma non è una critica, è perchè magari vi è sfuggito :) baciii
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Profezia
FanfictionQuesta storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)