Capito 49

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Pov's Burak 

Continuo a muovermi per la camera in cerca di un dannato posa cenere o qualsiasi cosa che funga da esso.
Norah invece si è completamente serrata gli occhi, evidentemente un uomo a torso nudo la rende nervosa.
Ancor di più i discorsi che andremo ad affrontare.

"Mi occuperò io di trascriverli, te li giro e li firmi."

Scherza?
È davvero strana.
Pensi basti un pezzo di carta per dirmi di non poter fare qualcosa?
Pensa che seguirò alla lettera ciò che detta?
È vero sarò anche protettivo nei suoi confronti, ma non mi faccio fottere.
Resta pur sempre una donna.

"Inizia."

Mi risiedo comodamente e mi appoggio nella spalliera del letto.
Norah è sbalordita,non si aspettava mi rimettessi di fianco a lei.

"Hai intenzione di fumare a due centimetri da me?"

Intende fare la polemica su ogni cosa?
La verità è che non vuole che stia così vicino a lei,quindi qualsiasi cosa faccio le da fastidio.

"Tu intendi lamentarti per tutto?"

Cavolo,gli ho dato la mia stanza per non essere disturbata ma non gli ho detto che era la padrona.

"Spiegami in sintesi ciò che tuo padre vorrebbe per te."

Si allontana ancor di più sulla punta del letto.
Basterebbe un mio tocco, e salterebbe a terra.

"Un matrimonio e un erede."

Rispondo di getto, ho capito che i giri di parole con lei non sono l'ideale.
Si gira di scatto, mi fulmina e scuote violentemente la testa.

"Non esiste,l'erede credo sarà improbabile.
Questo già lo sai."

Risponde con tono canzonatorio, sapevo che non mi avrebbe mai dato un figlio,d'altronde no ne voglio uno.
Continuo a ripetermelo spesso ultimamente.

"Non arriveremo mai a quel punto.
Non ci sarà un figlio,stai serena."

Gli sputo il fumo in faccia di proposito e lei tira ancora di più le coperte su.
Tossisce in maniera plateale,non ha mai fumato probabilmente.
È davvero così pura.
Mi mette rabbia pensare di star proponendone queste cose a una donna che non ha mia avuto a che fare niente con tutta questa merda.
Forse non ha nemmeno avuto il tempo di farsi una scopata in vita sua.
Assolutamente, non può essere ancora come sua mamma l'ha creata.
Sembra così ingenua ma al tempo stesso tanto astuta e intelligente.

"Bene siamo d'accordo sul primo punto."

Tira un sospiro di sollievo e continuo a fumare per non scoppiare a ridere.
Le mette paura,la probabilità di diventare madre?
Beh forse a venticinque anni non è l'ideale,specialmente se vuole spiccare nell'ambito lavorativo.
Vuole scoprire la vita.
Infondo non ha avrà mai vissuto,nemmeno la metà delle cose che ho esplorato io.

"Si, andiamo al secondo.
Possiamo essere più veloci, se esprimi direttamente ciò che vuoi e non vuoi."

Il suo cervello probabilmente sta esaurendo tutti i suoi neuroni, sembra in uno stato di trance.

"Abbiamo già discusso su determinati argomenti, però voglio siano chiari diversi concetti.
Sembra tu sia scocciato ma al tempo stesso,divertito."

In questo momento dovrei trovarmi a fare altro su questo letto.
Eppure questa strana ragazza, ha la capacità di bloccarmi in trappola con questi discorsi.
So già la gran parte dei punti che elencherà, non mi toccherai, non ci parleremo e tante altre cazzate come se fosse possibile quando sei la mia futura sposa.

"Al secondo posto penso ci sia la probabilità del divorzio, imminente.
Voglio essere sicura di potermene andare quando voglio.
Sentirmi in trappola non mi farebbe vivere la mia vita per come voglio."

Sta già vivendo la sua vita così, in trappola.
In trappolata a vivere all'oscuro dalla sua famiglia e da tutti coloro che la cercano.
E io l'ho avuta sempre sotto il naso.
Accetterò anche questa condizione.
Non mi importa, quando vuole potrà andarsene.

"Norah, questo matrimonio non è una costrizione, però hai delle responsabilità.
Puoi andartene, ma non prima che il matrimonio venga celebrato, non potresti piantarmi in asso, dopo che ti  annuncerò come mia fidanzata."

Lei sembra rifletterci, non potrò mica passare per il coglione che viene piantato.
Mio padre la ucciderebbe.

"È se capissero che stia fingendo?
Potrebbe non durare per troppo tempo.
Soffro di ansia, entro nel panico più totale quando mi sento troppo sotto pressione.
Ultimamente mi sento parecchio pressata dalla mia famiglia, non so che tipo è la tua, ma tutto dipenderà dalla loro invadenza.
Io posso assicurarti di rimare, sino a quando la mia vita non sia a repentaglio.
Perciò se raggiungiamo o meno il vostro piano, sarà dettato da te e la tua famiglia."

Sarà quasi impossibile non sconvolgerla.
La mia famiglia è la rovina della mia vita, metterebbero paura a chiunque.
Ogni donna si abbassa al loro cospetto.
Non ha minimamente idea del pensiero che hanno sulla donna.
A partire dalla condivisine con diversi uomini  a finire all'essere maltrattate.
Mi viene da vomitare solo al pensiero.
Resisterò più che potrò, la terrò al sicuro il più possibile.
Troverò il modo di trovare un compromesso con mio padre.

"Dipende da quanto sei capace a tenergli testa."

La fisso intensamente,arrossisce e si gira verso la finestra chiusa.

"Io non faccio parte di questo piano, te l'ho già detto.
Sono costretto a sposarmi altrimenti lui farà il possibile per vedermi morto, se serve.
Loro sono uomini di affari,non scherzano.
Sto cercando di trovare una donna alla quale non gli interessi un matrimonio e un amore reale, voglio solo acconsentire l'idea folle di mio padre per essere libero.
Una volta sposato,acquisirò delle altre frazioni, equivalgono a del potere in più.
Vivrò in una casa tutta mia,dove nessuno potrà venirmi a cercare.
Da lì in poi,le nostre strade potranno separarsi."

Annuisce e rimane in silenzio.
Si distende e mi da le spalle.
Ne ha avuto abbastanza per stasera?
Poggio il bicchiere con dentro le cicche spente,sul comodino.
Pigio con forza l'interruttore e il buio ci avvolge.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora