Capitolo 77.

101 11 4
                                    

Pov's Burak

Non voglio credere al fatto che mio padre,si possa spingere a tradirmi per questo stupido cerchio nella quale si impone di stare.
Certamente non passerò io,per quello senza parola.
Se ho detto che mi sposo, lo faccio e basta,a costo di separarmi dopo una settimana.
Diffondere la voce, spingermi a salire al trono non è stata una mia scelta.

"A questo ci penserò dopo Norah, ti sto spiegando il quadro della situazione perché arrivati a questo punto dovrai essere consapevole e responsabile delle tue scelte.
Niente più segreti,nemmeno sulla questione di mio padre.
Sarò limpido perché voglio uscirmene anch'io quanto prima e possibilmente senza dover scatenare la guerra."

Alla parola guerra sussulta, ma è ciò che accadrebbe se mio padre ci si ritorce contro.

"Burak, come pensi di essere sicuro di non essere trovato?
Sicuramente su un caravan non saremo al sicuro.
Quando calerà la notte sono sicura che tuo padre ci troverà.
Non è un luogo sicuro per poter sfuggire alle grinfie di tuo padre."

Sorrido cerco di mantenere la calma.

"Ci sta già cercando Norah e se non la smetti di portarmi sfiga, va a finire che ci trova prima del previsto.
Comunque non sa dell'esistenza del mio caravan, lo sappiamo solo io,tu, quel signore e gli operai che l'hanno realizzato con lui, ma c'è il diritto di privacy e il tempo che possa corrompere alcuni di loro saremo in qualche posto da lui sconosciuto.
Sicuro manderà diversi uomini da tutte le parti, ma noi saremo sempre discreti e riservati.
Dobbiamo solo temporeggiare fino alla fine del matrimonio, e se le cose si mettono male probabilmente passeremo dell'altro tempo nell'attesa di concretizzare il piano B.
Te ne parlerò in un secondo momento.
Confido ancora ad un suo ripensamento e che rifiuti ciò che il circolo gli impone.
Gli fanno solo dei giochetti mentali che lo fanno passare come un senza palle."

Annuisce ma leggo nei suoi occhi tutta la preoccupazione di questo mondo.
Anche io temo che lui ci possa trovare.
È furbo,sa come muoversi ed ha agganci con tante di quelle persone che si perde il conto.
Ma anch'io ad oggi sono uomo rispettato e con numerosissimi agganci.
Mi muoverò in base a come si muoverà lui.
Non voglio la guerra con lui, ho sempre cercato di mantenere la famiglia unita ma se sarò costretto a scatenarla la farò.

"Non lo so Burak,ho l'impressione che succederà qualcosa.
Spero solo che come dici tu,possa capire.
Ed eventualmente sai che ti appoggerei anche con il piano B.
La voglia di abbracciare Fanny diventa ogni giorno che passa più forte.
Farò tutto ciò che saremo costretti a fare,pur di tirare fuori Fanny da quell'inferno."

Finalmente pare rilassarsi.
Mi fa un cenno di assenso e continuiamo a percorre strada su strada.
Sono le dodici del mattino e siamo già a buon punto,tra meno di un ora usciremo dal paese.

"Norah tra non molto faremo una sosta, attraverseremo il confine dalla Turchia alla Grecia attraverso i punti di passaggio come quelli di Kipi o Ipsala, in modo tale da non dover prendere traghetti.
Una volta arrivati in Grecia ci saranno numerosi campeggi e aree per caravan."

Continuo a parlare con disinvoltura.
Tra una domanda e qualche risposta secca l'ho convita ad attraversare il confine, evitando l'uso di traghetti e mantenendoci sulla terra ferma.
Ci dirigiamo verso nord-ovest, puntando il caravan verso il confine greco.
Il punto di passaggio che ho scelto è  quello di Ipsala, uno dei principali valichi di frontiera tra Turchia e Grecia.
Le formalità doganali si svolgono anche prima del previsto.
Ripartiamo e continuiamo a percorrere strada, sino a quando non ci rendiamo conto che stiamo già calcando le strade greche.
Sono davvero stremato,il mio sedere è diventato un tutt'un con il sedile.
Non sto manco più a guardare l'orologio che gira, l'unica cosa certa è che abbiamo percorso parecchia strada senza nemmeno fermarci.
Norah ha trascorso gran parte del suo tempo con lo sguardo fisso in strada.

"La prima tappa sarà Alexandroupoli, una vivace città costiera situata a circa 40 chilometri dal confine."

Annuisce mentre continuiamo il nostro viaggio lungo l'Egnatia Odos, l'autostrada che collega l'est e l'ovest della Grecia settentrionale.
Di tanto in tanto l'osservo di sfuggita.
La vedo sgranchirsi per poi ritornare alla posizione iniziale.
Continuiamo ad inoltraci, il paesaggio agevole e panoramico,costeggia tratti di costa e attraversa paesaggi rurali.

"Guarda,è stupendo Burak."

Si gira di scatto con enfasi,resta sorpresa almeno quanto me.
Le sue guance si tingono subito di rosso.

"Questo non è ancora niente Norah,stiamo per arrivare."

Nonostante la paura di essere trovati,non riesco a non essere eccitato vedendo così tanta bellezza.
Norah, il paesaggio ed il brivido della paura.
Lascio vagare i miei pensieri sino a quando Norah non mi riporta sulla terra.

"Burak forse siamo arrivati."

Norah scoppia nuovamente di felicità.

"Siamo giunti ad Alexandroupoli, troviamo un rifugio nel
"Camping Municipal Alexandroupolis".
È un campeggio ben attrezzato situato a pochi passi dal mare."

Più ci avviciniamo nel rifugio,più resto affascinato da tutto ciò che ci circonda.
La struttura offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Piazzole ampie per il caravan, servizi igienici puliti e piccoli negozi sparsi attorno.
Tantissimi altri caravan sono disposti a schiera di lato al nostro.
Mi parcheggio con estrema delicatezza vicino ad un altro caravan è finalmente spengo il motore.

"Arrivati."

Mi alzo velocemente e mi sgranchisco le gambe.
Norah sembra essersi imbambolata,continua ad osservare le tantissime persone felici che camminano e corrono da tutte le parti.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora