Capitolo 131.

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Pov's Burak.

Una settimana dopo.

Mentre sono seduto al tavolo dei docenti, il chiacchiericcio dei miei colleghi si mescola alle note di tensione che permeano la stanza.
Le ore passano, e il momento tanto atteso di Norah si avvicina.
Osservo gli studenti che si alternano, ognuno con le proprie tesi e ansie, ma la mente è costantemente rivolta a lei. So che la professoressa Campo non è stata tenera con Norah,ha espresso chiaramente il suo disappunto riguardo alla sua presenza, o meglio, alla sua apparente assenza.
Sento una fitta di protezione nei suoi confronti, ma non posso rivelare il vero motivo della sua mancanza, il tumulto della nostra vita insieme, le emozioni e i cambiamenti che hanno portato via parte della sua concentrazione.
Mentre si avvicina il suo turno, cerco di tranquillizzarla con un sorriso, sperando che il mio sostegno le dia la forza di brillare.
Quando finalmente entra nella sala d'esame, il suo viso è teso ma determinato.
Indossa un abito semplice ma elegante che esalta la sua figura, e il suo sguardo riflette una miscela di nervosismo e determinazione.
Sento il mio cuore battere più forte mentre la guardo avvicinarsi al podio.
La professoressa Campo le sorride in modo rassicurante, e i membri della commissione si preparano a porle le domande.
Il primo a rompere il ghiaccio è il dottor Korkmaz, un uomo di mezza età con un'aria seria e impassibile.

"Norah, parliamo del caso di oggi.
Ti daremo un caso pratico che dovrai analizzare davanti a noi.
Sarai pronta?"

"Certo."

Risponde Norah, cercando di mantenere la calma mentre il suo cuore sembra battere all'impazzata.

"Molto bene.
Oggi ti presenteremo il caso di un uomo di quarantacinque anni, trovato privo di vita nella sua abitazione. Apparentemente, non ha presentato segni di violenza, ma abbiamo bisogno che tu analizzi la scena e i dettagli clinici."

La professoressa Campo annuisce e il dottor Korkmaz continua:

"L'uomo, il signor Selim Yunk, è stato trovato nel suo soggiorno.
La posizione del corpo è distesa sul pavimento, con un bicchiere di vino rovesciato accanto a lui.
Non ci sono segni evidenti di lotta, e l'autopsia ha rivelato una leggera presenza di alcool nel sangue.
Che cosa puoi dedurre da queste informazioni?"

Norah prende un profondo respiro e inizia a parlare, il suo tono di voce sicuro e deciso.

"Iniziamo dall'analisi della scena.
Il fatto che l'uomo fosse da solo e che sia stato trovato senza segni di violenza suggerisce che possa trattarsi di un decesso per cause naturali, come un arresto cardiaco. Tuttavia, la presenza di alcool potrebbe indicare che fosse in stato di ebbrezza, il che può aver contribuito alla sua morte."

Mentre parla, si muove con grazia e sicurezza, trasmettendo la sua passione per la medicina legale. Descrive con dovizia di particolari le potenziali cause del decesso, citando la possibilità di un infarto e i fattori di rischio legati all'abuso di alcool.
La commissione ascolta attentamente, annuendo in segno di approvazione.

"Analizzando la posizione del corpo, possiamo anche considerare la sua postura."

Continua Norah.

"Se era seduto o in piedi prima di cadere, questo potrebbe fornire ulteriori indizi sulla causa della morte.
È anche importante notare se ci sono segni di eventi pregressi, come problemi di salute o condizioni pre-esistenti."

Il dottor Korkmaz le fa una domanda pungente.

"Cosa diresti del bicchiere di vino rovesciato?
Può significare qualcosa di rilevante per la tua analisi?"

"Certo."

Risponde Norah.

"Il bicchiere rovesciato potrebbe suggerire che l'uomo stesse consumando il vino al momento della sua morte.
Potrebbe anche indicare un movimento repentino o un malore improvviso.
Inoltre, dovremmo considerare la possibilità di una caduta accidentale."

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