CAPITOLO 1

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La svolta

Pov's Norah

Continuo a fissare il mio computer per vari minuti e sono sempre più convinta che i miei genitori non mi lasceranno partire.
Mi sento così incasinata e stressata più del solito, eppure mi sono laureata la scorsa settimana, mia madre mi aveva assicurato che dopo la laurea questo senso di oppressione sarebbe scomparso, ho talmente seguito il loro modo di pensare e di fare che sono finita per mettere da parte me stessa.
È possibile che non conosca un pub o una discoteca?
Si, è possibile dato che mio padre e mia madre mi ripetono in continuazione soltanto la parola studio.
In realtà tutto questo non mi dispiace, mi è sempre piaciuto studiare, sin da piccola ero appassionata del loro lavoro è così per scherzo ho voluto provare.

"Norah, tesoro siamo pronti per la cena."

Sussurra da dietro la porta la nostra cameriera, Fanny.
Odio tutto questo lusso e per di più avere una donna che lavora per noi in questa mega villa non migliora le mie aspettative.
Chiudo il computer e mi dirigo verso l'immensa cucina, non voglio una romanzina da mio padre, sa essere davvero pesante e si fa odiare il più delle volte ma il bene che gli voglio supera ogni cosa.

"Finalmente ti sei decisa mia altezza."

Mio fratello Connor, odioso come sempre ma bello e affascinante come non mai.
Si è laureato due anni fa nella facoltà di giurisprudenza, adesso è uno degli avvocati più ricercati e pagati di tutta Londra.
I miei genitori lo ammirano e sono fieri di lui, a soli 27 anni ha già la sua fama, insomma è quello che vorrebbero anche per me, ma al momento non so nemmeno in cosa specializzarmi.
Mi accomodo anche io a tavola mentre Fanny inizia a servirci la cena, mi chiedo come si ci senta ad essere sempre sotto ordini di qualcuno, lavora con noi dalla mia nascita ovvero 25 anni e come se non bastasse non l'ho mai sentita lamentare, anzi mi è sempre stata accanto.

"Tesoro, hai già deciso in che facoltà specializzarti?"

Eccola la, sempre pronta a riempirci di domande e bella come non mai, insomma sembra che sia nata per fare questo mestiere.

"Sinceramente ancora no, voglio essere sicura che..."

Mi interrompe immediatamente.

"Noi medici sappiamo già cosa vogliamo e soprattutto su  quale campo adoperare.
Mi sembra strano che tu ancora oggi abbia le idee confuse dopo esserti laureata con il massimo dei voti, e vista la tua facoltà non dovresti avere dubbi.
Non pensi?"

Abbasso gli occhi per squadrarmi le gambe, con lei è sempre così, mettermi in ridicolo davanti agli altri è sempre stato il suo forte, nonostante mio padre continua a dirmi che lo fa per il nostro bene.

"Vedi figliola non è facile, anche io prima di scegliere la mia facoltà avevo tanti dubbi, ma adesso è arrivato il momento di sapere bene cosa tu voglia diventare.
Se vorrai seguire le nostre strade come medico legale oppure speccializzarti in..."

Lo blocco subito, forse ancora non hanno capito che comunque spetta me scegliere.

"Papà ho semplicemente detto che al momento non so bene su cosa focalizzarmi, tutto qui.
E comunque voglio trasferirmi, non voglio prendermi la specializzazione qui a Londra."

Adesso credo che mia madre si metta ad urlare per l'immensa villa.
Mio fratello mi guarda stupito ma con aria soddisfatta, finalmente qualcuno che decida per se stesso.

"Non esiste proprio, io e tuo padre abbiamo lavorato giorno e notte per darvi un futuro, proveniamo da famiglie povere e se abbiamo tutto questo oggi è solo grazie alle nostre spalle.
Non ti allontanerai da Londra, qui ci sono le migliori strutture, qui si esce già medici con un certo bagaglio, vedi tuo fratello, vedi noi."

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora