Capitolo 76.

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Pov's Norah

E' tutto cosi magnifico e proibito.
Sembra di poter toccare il cielo con un dito,eppure so che sono solo di passaggio.
Almeno sino a quando non prenderò Fanny è la portero qui.
Tutto questo lusso, eleganza e perfezione mi causa parecchie instabilità.
Cosa ho fatto per meritarmi l'aiuto di questa persona che evidentemente ha più soldi di quelli che credo.
Certamente non è da tutti i giorni salire su un Hotel in mivimento,persino con il suo cognome.
Soldi su soldi.
Tra l'altro non lo facevo un tipo alla quale non piace la stabilità di una casa.
E' sempre stato cosi perfettino.

"Scusate, mi dispiace interropervi ma adesso dobbiamo proprio metterci in cammino.
Albert, puoi seguirmi?"

Burak ritorna,ma non con lo stesso entusiasmo di poco prima.
Sembra si sia fatta una dose di incazzatura.
Il viso contratto e le sopracciglia aggrottate mi indicanno la sua irritazione profonda.
Mantiene le spalle irrigidite e i suoi pugni stretti  mi indicano la tensione fisica che è accompagnata dall'irritazione.

"Certo caro.
Norah è stato un piacere goditi il viaggio e tira le orecchie ogni tanto a Burak."

Mi schiaccia l'occhialino e se ne va seguendo Burak.
Non mi ha nemmeno lasciato il tempo di salutarlo e di chiedergli se un giorno potrà realizare per me e Fanny una cosa cosi simile.
Certo come sempre mister occhi verdi penetranti fa passare l'allegria in un nano secondo.

"Norah,vieni partiamo."

Burak richiama la mia attenzione,ha un tono di  voce più alto del normale.
Mi appresto a spostarmi e a sedermi comodamente nel sedile del passeggero.
Sento il tauiller aderirmi più del dovuto.
Cerco di mettermi la cintura con estrema delicatezza.
Perché ho messo questo stupido top?
In auto non mi sentivo cosi a disagio con lui.
O quanto meno non mi sentivo cosi esposta e osservata di sottecchi.
Accende il motore e attende che tutte le spie vadino al proprio posto, dopodichè si appresta ad uscire con destrezza del grande garage.
Da dei piccoli colpetti di clacson e alza la mano ad Albert, io di rimando scuoto anche la mia e sfodero il sorriso più sincero verso questa perla di persona.
E' raro trovare persone come lui.

"Torneremo a trovarlo nuovamente e questa volta conoscerai anche sua moglie Mary.
Ho visto il tuo volto corruciato quando ha pronunciato il suo nome."

Mi giro e lo fulmino con lo sguardo.
Chi crede di essere per potermi leggere nel pensiero?
Comunque sia,per me non ha alcuna importanza.

"Assolutamente,non vedo perché dovrebbe darmi fastidio
Non mi ha dato assolutamente fastidio,non dirlo nemmeno.
Figurati,non sarebbe stata ne la prima e nemmeno l'ultima."

Mannagia,sono stata più acida del previsto.

"Dubito del contrario,però credo a ciò che dici.
Adesso cammineremo per un bel pò, non appena usciremo fuori dal paese, ci fermeremo per fare diversi acquisti.
Resteremo in movimento per un po Norah, voglio essere chiaro."

Resto immobile.
Come farò a trascorrere del tempo con lui, chiusa qui dentro?
Perlopiù senza sapere dove andremo.
Perché stiamo fuggendo?
Se prova a chiamarla diversamente questa fuga, giuro che lo faccio fermare subito.
Per tutto il tragitto in auto, è stato in fermentazzione di notizie da parte di qualcuno da lui fidato.
Quindi o mi rende partecipe di questo fantastico viaggio a ruote, oppure giuro che non so cosa combino.

"Potrei avere la mia famosa spiegazione?
Sbaglio o mi devi una spiegazione?
Mi sento di essere sempre esclusa.
E'stato sgradevole da parte tua persino interrompermi con Albert, senza manco avermi dato il tempo di potergli chiedere una cosa cosi simile, magari in un formato un po meno spazio e sfarzoso di questo per me e Fanny."

La sua espressione facciale severa è ritornata, ha le labbra carsone totalmente serrate,mi lancia sguardi freddi carichi di un'irritazione intensa.

"Sono sicuro che mio padre voglia scatenera il caos, lo sto anticipando.
Stiamo solo faccendo un piccolo viagietto per rammentargli che vado e torno quando voglio.
Ci ho pensato affondo e ho preso questa decisione.
Era da tanto che non mi mettevo più in viaggio, almeno non con il caravan, ho dilettato la mia passione anche in altro.
Viaggi in moto, soprattutto con gli aerei.
Per il nostro lavoro, se sei richesto riesci a prenderne anche tanti, forse troppi.
Avevo accantonato questa passione,tempo fa mi si è presentata l'oppurtinità di poter creare e personalizzare di vari passo il mio caravan,è ad oggi mi è tornato utlie aver creato con persone come Albert,questa meraviglia.
Siamo stati i primi a salire su questo gioiello."

Si sta aprendo, forse il fatto che non possa scappare da nessuna parte lo aiuta ad aprirsi ed uscire al naturale.
Continuiamo a muoverci,nel frattempo Burak si accende una sigarette con destrezza ed inzia a fumare.

"Il reale motivo perché sei qui,è per ovvi motivi.
Non ti avrei lasciata in balia di Sanchez, di mio padre e della tua famiglia in mia assenza,anche solo permettendoti di star sola sino al matrimonio.
Il mio sesto senso mi dice che mio padre sta ricontattando in mia insaputa questo matrimonio,altrimenti non avrebbe accettato l'incontro con il circolo.
Quindi, andandome gli metterò paura.
So che abbasserà la testa e al nostro rientro sarà lui stesso ad annunciare l'ingresso delle nostre nozze."

Forma delle piccole nuvolette di fumo, probabilmente attende una mia risposta o meglio ancora una domanda.

"E se non dovesse abbassare la testa come dici tu.
Che ne sarà di tutto questo?"

Anche se sono mentalmente pronta e preparata a dovermi separare dal mio compagno di squadra,mi fa lo stesso male il pensiero di non dover sopportare tutte le sue sfuriate, la sua parlantina e quell'aria perennemente provocatoria e maliziosa.
Lui per tutta risposta stringe il volante con una mano e con l'altra continua a fumare.
Mi lancia occhiate e sta solo contando sino a dieci prima di parlare.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora