Capitolo 103.

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Pov's Burak.

La luce del mattino filtra attraverso la piccola finestra dello yacht, avvolgendo la cabina in un caldo abbraccio dorato.
Sento il profumo di Norah, una fragranza delicata e rassicurante che riempie l'aria intorno a noi.
Il suo corpo è avvolto nel mio, la schiena attaccata al mio torace.
La sensazione del suo calore contro la mia pelle è un invito irresistibile, e il mio corpo reagisce in modo istintivo.
Mentre si muove, la sua curva si adagia perfettamente su di me, e la mia virilità si risveglia, premendo tra le sue natiche.
La sua camicina da notte è risalita più del dovuto, e una parte di me vorrebbe strapparla via, rivelando la sua pelle morbida e calda.
Annuso il suo profumo, un misto di sapone e un leggero sentore di mare, e non posso fare a meno di desiderarla.
Cerco di rimanere immobile, fingendo di dormire, ma la mia mente è in preda a un turbinio di pensieri e desideri.
Ogni movimento di Norah è una fiamma che accende il fuoco dentro di me.
Mi accoccolo intorno a lei, e quando si sveglia, sento il suo panico crescere.
Si gira e cerca di scappare, ma con un gesto rapido la blocco.

"Norah."

Susurro con una voce roca, carica di provocazione.

"Non andare via."

Sento il suo respiro affannoso, e mentre i suoi occhi si fissano nei miei, mi rendo conto di quanto sia vulnerabile in questo momento.
È incredibilmente bella, anche con il panico che le offusca lo sguardo.

"Non puoi scappare da me."

Le dico, la mia voce bassa e seducente.

"Sei già qui."

"Burak, non posso."

Risponde, cercando di allontanarsi. La sua voce tremante è un mix di ansia e desiderio, e il suo sguardo si abbassa, incerto.

"Dovremmo alzarci."

"No."

Insisto, avvicinandomi di più, sentendo il calore che emana il suo corpo.

"Ho bisogno di te.
Non voglio che questo momento finisca."

La sento ansimare, e il suo respiro si fa irregolare.
La tensione tra noi è palpabile, un'energia che non posso ignorare.
Provo a toccarla, a scivolare le dita lungo il suo braccio, ma lei si ritrae, mordendosi il labbro.

"Non è giusto, Burak."

Dice, ma il suo tono è incerto, e il suo corpo tradisce il suo desiderio.

"Tutto è giusto,se ci rende vivi."

Le dico, e sento il bisogno che mi brucia dentro.

"Siamo in fuga, lontani da tutto e da tutti.
Dobbiamo goderci questi momenti."

La guardo, cercando di leggere nei suoi occhi la sua vera volontà.
La sua espressione è confusa, e un momento di silenzio si insinua tra di noi.

"Non posso farlo."

Ripete, ma la sua voce è più debole, e io lo so.

"Cosa succede se non ci diamo la possibilità di sentirci vivi?"

Le chiedo, cercando di avvicinarla a me.

"Ciò che è tra di noi è reale, Norah. Non posso ignorarlo.
E nemmeno tu."

I nostri volti sono così vicini che posso sentire il suo respiro caldo contro la mia pelle.
Mi sposto leggermente, e la sento più vicina, la sua esitazione che si dissolve un po'.

"Burak, sei malato."

Dice, ma le sue parole sono sempre più flebili.

"Non sono così malato da non sapere ciò che voglio."

Rispondo, e nel mio tono c'è una certa determinazione.

"E ciò che voglio sei tu."

"Stai delirando per la febbre."

Dice, ma il suo sguardo tradisce un mix di eccitazione e paura.

"È un momento sbagliato."

"Non esiste un momento giusto o sbagliato in questa vita."

Le dico, avvicinandomi ancora di più. La sua resistenza si sta affievolendo, e vedo i suoi occhi scintillare di desiderio.

"Dobbiamo affrontare tutto insieme, anche questo."

"Ma... non possiamo."

Mormora, e la sua voce è un sussurro tremante.
Ma nel suo tono c'è un accenno di vulnerabilità che non posso ignorare.
La prendo per un polso, tirandola verso di me.

"Non ho mai voluto qualcosa così tanto."

Dico, lasciando trasparire la mia frustrazione e il mio desiderio.

"Perché non possiamo semplicemente lasciare che accada?"

"Perché ci sono cose più importanti di questo."

Dice, ma la sua voce è più incerta, e i suoi occhi cercano i miei, come se stessero cercando una risposta.
La vedo lottare con le sue emozioni, e in quel momento, non voglio che pensi a nulla se non a noi due.

"Guarda."

Dico, mantenendo il contatto visivo.

"Questa è una situazione insostenibile.
Siamo in pericolo, e il mondo là fuori è un caos.
Non possiamo controllare ciò che accadrà, ma possiamo controllare come ci sentiamo in questo momento."

La sento tremare, ma non è solo per il freddo.
La sua mente è combattuta, e voglio aiutarla a liberarsi da tutte le paure.

"Voglio solo che tu sappia che sono qui."

Le dico, mentre le sfioro la guancia con la mano.

"E voglio che tu sia qui con me, completamente."

In quel momento, la sua resistenza sembra vacillare.

"Burak, io..."

Ma non riesce a finire la frase.
La sua bocca si muove verso la mia, e in un battito di ciglia, il nostro spazio si dissolve.
Le nostre labbra si incontrano, e il mondo esterno scompare.
Il bacio è dolce ma carico di desiderio.
Sento il suo corpo cedere, e il calore che ci circonda diventa quasi opprimente.
La sua lingua sfiora la mia, e in quel momento tutto il dolore e la paura svaniscono, lasciando solo l'eccitazione di essere insieme.

"Non posso credere che stia accadendo."

Mormora, e il suo respiro è ansioso. Ma non voglio ascoltare le sue paure. Voglio solo godermi questo momento.
La bacio più intensamente, avvolgendola con le braccia mentre ci perdiamo l'uno nell'altro.
Ogni tocco, ogni movimento è un modo per farle capire che ci tengo a lei.
Voglio che sappia che non è sola.

"Non avere paura."

Sussurro, mentre ci allontaniamo leggermente, i nostri volti ancora vicini.

"Ti proteggerò."

La sua espressione è un misto di paura e desiderio, e io voglio solo rassicurarla.

"Voglio che tu sappia che ti voglio qui, ora.
Non posso pensare a nulla di più importante."

Il nostro respiro si fa sempre più affannato, e il mondo esterno sembra svanire, lasciando solo noi due.
La tensione tra di noi è palpabile, e non posso fare a meno di volerla vicino a me.

"Burak..."

Inizia a dire, ma io non la lascio continuare.
Le poso un dito sulle labbra, silenziando le sue paure.

"Non pensare a nulla, Norah.
Solo a noi."

La sua espressione si ammorbidisce, e per un momento, dimentica tutto.
I nostri corpi si avvicinano di nuovo, e il bacio che segue è un'esplosione di passione, un modo per affrontare tutto ciò che ci circonda.
In quel momento, il mondo può attendere.
La paura, il dolore, tutto svanisce mentre continuiamo a baciarci.

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