RESTA

Capitolo 104.

Pov's Norah.

Mi sento completamente schiacciata dal fisico di Burak.
Il suo corpo è caldo e pesante sopra di me, e ogni bacio che mi regala è carico di passione, che mi fa perdere il senso del tempo e dello spazio.
La sua pelle contro la mia è un fuoco che brucia e mi rende vulnerabile. Non ho mai provato un piacere così intenso, eppure, in mezzo a tutta questa intensità, c'è un velo di preoccupazione che si insinua nel mio cuore.
Siamo stati solo una facciata, una copertura per sfuggire a una realtà opprimente, e ora mi trovo qui, avvolta in questo momento intimo e confuso.
Burak continua a baciarmi, e le sue mani si muovono sul mio corpo, salendo sul mio seno.
Non riesco a credere che stia facendo questo con una ferita così grave, ma l'adrenalina e la passione sembrano aver preso il sopravvento su di lui, rendendolo insensibile al dolore.

"Burak..."

La sua mano si ferma per un attimo, ma poi riprende il suo movimento.
Le sue labbra si fermano per un attimo contro la mia, e posso sentire la sua esitazione.

"Non voglio fermarmi."

Cerca di dire, ma la sua voce è un sussurro.
L'imbarazzo mi pervade, e non so se sono più eccitata o mortificata.
Il pensiero che lui possa avere avuto relazioni simili con altre donne mi stringe lo stomaco.
Non riesco a immaginarmi in un rapporto con lui, a parte quello che stiamo vivendo adesso.
Sento il cuore battere forte nel petto,combattuta tra il desiderio e la ragione.
Non posso negare ciò che provo, ma ho anche paura di cosa significhi tutto questo.

"Burak..."

Lui mi fissa e in quel momento mi perdo nei suoi occhi,sento una connessione che va oltre le parole.
Ma il mio cervello è ancora in subbuglio, e ho bisogno di chiarezza.

"Io... non posso andare oltre."

Dico, con voce tremante.

"Cosa vuoi dire?"

Risponde, e nel suo sguardo c'è una determinazione che mi spaventa.
Le sue parole mi colpiscono come un fulmine, e per un attimo, il mio cuore balza.
Ma il mio senso di responsabilità prevale.

"Non possiamo farci distrarre da noi stessi."

"Distrarci da noi stessi?"

Chiede, con voce carica di incredulità.
La sua espressione cambia, e vedo il dolore e la frustrazione nel suo sguardo.
Sento il cuore che mi batte forte nel petto, il desiderio che cresce è accompagnato da una sensazione di panico.
Burak si ferma, il suo sguardo si fa intenso, e posso sentire la sua determinazione.

"Sei tutto ciò che voglio."

Il mio cuore batte forte nel petto, e so che non posso ignorare ciò che provo.
Le sue parole mi colpiscono, e mi sento intrappolata tra il desiderio e la ragione.
La sua sincerità mi fa vacillare.

"Ma... io ho paura."

Ammetto, con voce tremante.

"Ho paura di quello che potremmo diventare."

Gli sussurro e lui mi fissa intensamente.

"Ma non voglio più vivere nella paura.
Voglio solo vivere."

Mi risponde.
La sua espressione è carica di determinazione, e sento il mio cuore che si scioglie.
Non posso negare il legame che abbiamo creato, e in quel momento, mi rendo conto che la paura non dovrebbe essere il nostro ostacolo.
Mi avvicino a lui, cercando di trovare la forza dentro di me.
Le sue mani si muovono di nuovo sui miei fianchi, ma questa volta con più dolcezza.
In quel momento, il mondo esterno svanisce.
Mentre Burak continua a baciarmi, sento il mondo esterno svanire.
Le sue labbra sulle mie sono calde e desiderose.
Ma all'improvviso, lui si ferma.
Si alza da sopra di me, e il suo sguardo intenso mi penetra.