Capitolo 132.

111 10 2
                                    

Pov's Norah.

Non riesco ancora a credere di avercela fatta, di essermi davvero specializzata.
Ancora rivedo ogni dettaglio di quei momenti in aula, la tensione che mi accompagnava, eppure il sorriso di Burak ha fatto da ancora costante per tutto il tempo.
In ogni sguardo che gli lanciavo cercavo un appiglio, una conferma, e lui era lì, fiero e attento, quasi come se potesse leggere i miei pensieri e sostenere ogni mia risposta.
È stato il mio sostegno silenzioso, e vederlo vicino alla professoressa, scambiare commenti felici e orgogliosi, ha rafforzato la mia determinazione.
E poi, la commissione... sembravano così colpiti.
Ogni volta che qualcuno faceva un cenno di approvazione o annuiva mentre rispondevo, sentivo crescere la mia sicurezza.
Ho messo tutta me stessa in quelle risposte, in quelle analisi, cercando di mostrare non solo quello che avevo studiato, ma anche la passione che mi muove verso questa professione.
Non è stato facile,ci sono state domande che mi hanno messo alla prova e momenti in cui ho dovuto fermarmi a riflettere, ma ce l'ho fatta. Mi hanno fatto i complimenti, ma dentro di me sapevo che una buona parte del merito era anche di Burak. È stato il mio mentore, il mio modello di medico, e insieme a lui ho imparato tanto.
Ma, soprattutto, è stato un compagno che non mi aspettavo di trovare lungo questo percorso.
Dopo circa mezz'ora di guida, ci fermiamo davanti a un ristorante elegante, immerso nel verde di un giardino illuminato da luci soffuse.
Le fronde degli alberi creano un'atmosfera intima, e l'aria è profumata dai fiori notturni.
Burak scende e mi porge la mano, invitandomi a seguirlo all'interno.
Il posto è raffinato, e il personale ci accoglie con grande cortesia, accompagnandoci a un tavolo appartato, circondato da finestre che offrono una vista panoramica sulla città.

"È perfetto, Burak... ma non dovevi fare tutto questo per me."

Dico, ancora un po' incredula.

"Sì, invece.
Non vedo l'ora di condividere con te i nostri successi, Norah."

Risponde, versando un calice di vino bianco per entrambi.

"E poi, per quanto ti riguarda, non credo che esista qualcosa che non meriti il meglio."

Sorridiamo e iniziamo la nostra cena, conversando di tutto e di niente. Parliamo del futuro, dei nostri sogni e dei progetti che vorremmo realizzare insieme.
Mi racconta delle sue idee, di come vorrebbe espandere il nostro lavoro e creare uno studio privato dove collaborare con ospedali e forze dell'ordine per risolvere casi difficili. È una visione audace, e ascoltarlo parlare con così tanta passione mi fa capire quanto creda in ciò che fa, quanto voglia costruire qualcosa di significativo per noi.

"Quindi, mi stai dicendo che vuoi trasformarmi nella tua partner in affari?"

Chiedo, divertita.

"Non solo in affari."

Replica, con uno sguardo intenso e un sorriso malizioso.

"Voglio che sia qualcosa che facciamo insieme, una vera collaborazione. Saremo una squadra, Norah, nel lavoro come nella vita."

Le sue parole mi riempiono di calore e di speranza.
La cena scorre tra risate, sguardi compiaciuti e discussioni appassionate, e prima che me ne accorga, ci stiamo alzando per tornare in macchina.
Sulla via del ritorno, Burak tiene una mano sulla mia, e in quel semplice gesto trovo tutta la protezione e la sicurezza che ho sempre cercato.
So che ci saranno sfide, momenti difficili, ma con lui al mio fianco sento di poter affrontare qualsiasi cosa.
Quando raggiungiamo casa, ci guardiamo negli occhi, consapevoli di aver condiviso una serata speciale, un nuovo inizio per entrambi.
Entriamo e ci fermiamo all'ingresso, senza parole, ma con i cuori pieni di gratitudine e amore.
Finalmente, dopo tanto tempo, sento di essere dove dovrei essere, accanto a lui, pronta a costruire il nostro futuro.
Entriamo in cucina e la scena che si apre davanti ai nostri occhi è davvero commovente.
L'intera cucina è addobbata con nastri colorati e piccole decorazioni che celebrano la mia specializzazione.
Una bottiglia di champagne è già in bella vista sul tavolo, insieme a dolci e stuzzichini.
Fanny e Osman ci accolgono con sorrisi pieni di orgoglio.
Fanny si avvicina e mi abbraccia, stringendomi come farebbe una madre con la propria figlia.

"Tesoro, non hai idea di quanto siamo fieri di te!
Lo sapevo che avresti raggiunto questo traguardo, eri destinata a farcela."

Sorrido commossa e mi strofino un occhio per scacciare una lacrima.

"Grazie, Fanny.
Davvero, non so cosa dire... sei sempre stata al mio fianco.
Non avrei potuto farcela senza di te."

Osman si schiarisce la gola e si avvicina, sollevando la bottiglia di champagne.

"Beh, allora, che ne dite di un brindisi?
A Norah, che da oggi è ufficialmente un medico legale!"

Alziamo tutti i bicchieri, e Burak mi stringe a se mentre brindiamo.

"Alla mia incredibile moglie."

Aggiunge, guardandomi con affetto.

"Che sia solo l'inizio di una carriera straordinaria."

Gli sorrido e lo guardò con gratitudine.

"Non sarei arrivata qui senza tutto il vostro sostegno."

Dico, rivolta a tutti loro.

"Ognuno di voi è stato parte fondamentale di questo percorso."

Mentre brindiamo e ci scambiamo battute, l'atmosfera diventa ancora più calda e intima.
Fanny parla di aneddoti divertenti di quando ero appena arrivata, descrivendo come mi lanciavo in ogni sfida senza mai tirarmi indietro.

"Ti ricordi quella volta in cui hai insistito per analizzare quella vecchia scatola?"

Dice Fanny ridendo.

"Avevi passato ore a cercare di risolvere quell'enigma, come se fosse il caso più importante del mondo!"

Rido, imbarazzata.

"Era solo un esercizio, ma volevo dimostrare a me stessa di essere capace."

Rispondo, arrossendo.

"Non riuscivo proprio a fermarmi."

Ci scambiamo sguardi e sorrisi, e Burak mi guarda con una tenerezza che non posso nascondere.

"Norah."

Interviene, guardandomi negli occhi.

"Sai bene che anche io non avrei potuto desiderare una partner migliore.
Non solo nella vita, ma anche nella carriera.
È stato incredibile vederti crescere e diventare la persona che sei oggi."

Io lo guardo,commossa, e prendo la sua mano.

"Burak, sei stato una parte fondamentale di tutto questo.
E ora... ora possiamo davvero costruire il nostro futuro."

Osman alza il bicchiere, un sorriso soddisfatto sul volto.

"E io non vedo l'ora di vedere cosa farete insieme.
Due medici legali straordinari, e per di più una coppia perfetta."

Fanny annuisce, commossa.

"Siete davvero fortunati ad avervi l'un l'altro.
Norah, meriti tutto questo amore e questa felicità, e sono sicura che il futuro ti riserverà solo belle sorprese."

La serata prosegue tra chiacchiere, risate e brindisi.
Quando finalmente la stanchezza inizia a farsi sentire, ci ritiriamo nella nostra stanza, ma non prima di aver abbracciato Fanny e Osman.
Il loro supporto è stato sincero e incondizionato, e so di avere una vera famiglia accanto.
Prima di addormentarci, guardo Burak è con dolcezza gli sussurro:

"Grazie, Burak.
Per tutto.
Per starmi sempre accanto e credere in me."

Mi sorride e mi stringo a lui.

"Non smetterò mai di farlo, Norah. Tu sei il mio tutto."

E così, ci addormentiamo, grati per il nostro presente.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora