Capitolo 88

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Pov's Norah

Mentre la luna illumina il cielo, rimango a riflettere sulle parole di Burak.
L'idea di un matrimonio fittizio è stata lanciata come una soluzione a tutti i nostri problemi, eppure la sua proposta pesa su di me.
Potrebbe davvero funzionare?
Potrei davvero essere la signora Aslan?
La vita che sogno per me e Fanny sembra più vicina, ma al contempo l'idea di legarmi a Burak in un modo così profondo e complicato mi fa tremare.
Burak ha ragione su un punto,sposarsi potrebbe mettere fine a tutte le pressioni e le minacce del mio passato.
Ma cosa succederebbe dopo?
Siamo entrambi feriti, e l'idea di costruire qualcosa di duraturo su una base così fragile è spaventosa.
Cosa succede quando i confini che abbiamo tracciato iniziano a sfumare?

"Burak."

Inizio, cercando di trovare le parole giuste.

"Hai detto che sposarci potrebbe proteggere entrambi, ma che tipo di vita avremmo davvero?
Cosa accadrà quando tutto questo sarà finito?"

Lui mi guarda, i suoi occhi verdi che riflettono la luce della luna.
So già di avergli già chiesto cosa ne sarà di noi,ma tento di nuovo.
Voglio essere certa che resti al mio fianco nonostante tutte le avversità.

"Non lo so, Norah.
Ma è l'unica strada che vedo per liberarci dai nostri rispettivi padroni. Ti darò la libertà che desideri."

Il suo tono è serio, e non posso ignorare la determinazione nelle sue parole.
Ma il mio cuore è in conflitto.
La libertà è ciò che voglio,ma cosa succede se in questo percorso per ottenere il mio sogno perdo una parte di me stessa?

"Non posso scappare da un altro uomo, Burak."

Dico con voce tremante.

"Non posso sposarti solo per sfuggire alla mia vita attuale.
Dobbiamo fare di più."

"E cosa vuoi fare, Norah?
Stare a guardare mentre tuo padre continua a farti del male?
Non posso lasciare che questo accada. La vita è breve, e non possiamo sprecare tempo."

Risponde.
Il suo sguardo si è intensificato.
La sua passione è contagiosa, e per un attimo, mi sento sopraffatta dall'emozione.
Ma poi il pensiero della mia libertà, di Fanny e del futuro che desidero per noi due, torna a prendere piede.
L'atmosfera si fa tesa, e non posso fare a meno di notare quanto ci stiamo avvicinando, non solo fisicamente ma anche emotivamente.

"Burak,sono così confusa."

Non so più cosa sto facendo.
È questo quello che voglio?

"Allora perché non ci prendiamo una pausa?
Dormiamo alla taverna."

Propone Burak, la sua voce ora è più morbida.

"Dovresti riposare."

"No."

Rispondo, determinata.

"Voglio restare qui, nel caravan.
Non possiamo abbassare la guardia. Se dobbiamo scappare, voglio essere pronta."

Burak sembra indeciso, ma alla fine annuisce.

"Va bene, come vuoi."

Dice, ma posso vedere la preoccupazione nei suoi occhi.
Il profumo dell'aria fresca della notte ci avvolge mentre ci prepariamo per la notte.
Laviamo il viso e ci cambiamo, entrambi silenziosi, persi nei nostri pensieri.
Quando finalmente ci sdraiamo, il contatto delle nostre spalle è elettrico. La tensione tra noi è palpabile, e la distanza che prima ci separava ora sembra essersi ridotta a un soffio.
I nostri respiri si mescolano, e per un momento il mondo esterno svanisce.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora