Capitolo 109.

171 12 2
                                    

Pov's Burak.

Mi sveglio avvolto nel calore del corpo nudo di Norah,sento un'ondata di pace e appagamento che mi pervade.
I nostri corpi sono ancora intrecciati in un abbraccio perfetto, e il suo profumo, dolce e fresco, riempie l'aria.
Mi ritrovo a respirare profondamente, come se volessi assaporare ogni istante, imprimere nella memoria questo momento irripetibile.
Guardo il suo viso sereno mentre dorme, e i miei pensieri si affollano, pieni di emozione per quello che abbiamo vissuto ieri notte.
È stata una notte che non dimenticherò mai, un momento che abbiamo condiviso solo noi due. Essere il primo per lei è un'esperienza indescrivibile, una responsabilità che accolgo con orgoglio.
Mi alzo piano, cercando di non svegliarla, e decido di prepararle qualcosa di speciale.
Voglio farle una sorpresa.
Mi dirigo verso la cucina dello yacht, ancora con l'adrenalina che scorre nelle vene.
La luce del mattino filtra attraverso le finestre, illuminando la cucina in modo caldo e accogliente.
Inizio a preparare dei muffin, pensando a come sarebbe vederla sorridere appena sveglia.
Mentre mescolo gli ingredienti, decido di chiamare Osman.
Voglio pianificare il nostro rientro tra una settimana.
So che ci saranno difficoltà, ma voglio che Norah senta che, qualunque cosa accada, sono pronto a costruire una vita con lei.
Appena Osman risponde, percepisco la sua solita calma, ma anche una nota di fastidio nella voce.

"Burak, sei sicuro di voler tornare ora?
La situazione è tesa."

Dice, preoccupato.

"Lo so, Osman.
Ma non possiamo rimanere qui per sempre.
Devo fare dei piani per il nostro futuro.
Sto pensando di costruire una villa in periferia, un posto solo per noi, lontano da tutto il caos."

Sento Osman sbuffare dall'altra parte del telefono.

"Burak, vuoi davvero far preoccupare tuo padre?
Dopo che hai sposato Norah senza dirgli niente, lui è infuriato.
È stato umiliato davanti al circolo. Non farà finta di niente."

"Non intendo tornare indietro, Osman.
Ho preso la mia decisione e non mi importa delle aspettative della mia famiglia.
Norah è la mia priorità."

"Va bene, va bene."

Sospira.

"Fai come vuoi, ma non mi rovinerò la giornata ascoltando il tuo discorso da innamorato."

Sento una risata soffocata nella sua voce, e non posso fare a meno di sorridere.

"Innamorato io?
Nah, non esagerare."

Rispondo scherzando, sapendo benissimo che Osman mi ha già capito.

"Dai, risparmiami i dettagli."

Continua lui.

"Ma davvero... non rovinartelo tu questo, Burak.
La felicità non è roba che si trova tutti i giorni.
Non fare il solito testardo."

Scoppio a ridere, pensando che ha ragione.

"Non ti preoccupare, Osman.
Questa volta ho intenzione di fare le cose come si deve."

Chiudo la chiamata e torno ai muffin, sorridendo tra me e me.
Qualche minuto dopo, il profumo dei muffin si diffonde per tutto lo yacht. Finalmente pronti, li dispongo su un piatto e decido di portarglieli a letto, come sorpresa.
Entro nella cabina in punta di piedi e vedo Norah ancora addormentata, con i capelli sparsi sul cuscino, una visione perfetta.
Mi avvicino e la sveglio con un bacio leggero sulla fronte.

"Buongiorno, bella addormentata."

Sussurro, cercando di trattenere un sorriso mentre lei si stiracchia e apre gli occhi lentamente.
Per un istante, sembra confusa.
Poi, il suo sguardo si illumina quando nota i muffin.

"Oh, wow... hai preparato la colazione?"

Chiede, con voce ancora assonnata.

"Solo il meglio per te."

Rispondo, porgendole un muffin.

"Hai dormito bene?"

Norah sorride, un leggero rossore le colora le guance.

"Sì, credo... è stata una notte... particolare."

La sua timidezza mi fa sorridere, e non posso fare a meno di prenderla un po' in giro.

"Particolare, eh?
Ero convinto che sarebbe stato indimenticabile, ma se dici 'particolare'..."

Alzo un sopracciglio, fingendo di offendermi.
Lei scoppia a ridere e mi dà una leggera spinta sulla spalla.

"Smettila!"

Dice ridendo.

"Sai benissimo cosa intendo!"

La sua risata è contagiosa, e mi rendo conto di quanto la sua presenza mi riempia di gioia.
È come se con lei tutto fosse più leggero, più vero.
La guardo mentre assaggia il muffin e il suo viso si illumina.

"Sono fantastici!
Non sapevo che sapessi fare dei muffin così buoni."

"Beh, c'è molto di me che non conosci ancora."

Le dico, avvicinandomi per rubarle un bacio.

"E spero che tu abbia intenzione di scoprirlo piano piano."

Norah sorride, e nei suoi occhi vedo una luce che non avevo mai visto prima.

"Mi sa che dovrò rimanere in tua compagnia ancora un po', allora."

La mattina prosegue tra battute e sorrisi, e finiamo per decidere di esplorare insieme l'isola.
Mi preparo, e mi accorgo che, con Norah al mio fianco, ogni cosa sembra più semplice, come se il mondo intero fosse un po' meno complicato.
Prima di partire, mi prendo un momento per mandare un messaggio a Osman:

-Non preoccuparti, Osman, questa volta ho intenzione di non sbagliare.-

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora