Pov's Norah.
Mi sveglio di soprassalto, il cuore che batte ancora forte per il sogno turbolento di ieri.
Le immagini mi tornano in mente: Burak, le sue braccia forti che mi stringono, il suo sguardo intenso.
Ma ora, mentre lo osservo dormire al mio fianco, il suo corpo si distende e si rilassa, sembra così vulnerabile.
La mia mano è appoggiata sulla sua pancia, e il suo respiro profondo e regolare è una melodia che mi calma. Sento il suo odore, una miscela di sapone e qualcosa di più primordiale, e una strana audacia prende il sopravvento.
Senza pensarci, trascino lentamente la mia mano verso il suo petto, sentendo i muscoli tesi sotto le mie dita.
Non so cosa mi stia succedendo ultimamente,il suo corpo è un richiamo silenzioso, e lui non fa nulla per allontanarmi.
Anzi, ogni volta che lo guardo, il suo sorriso e le sue battute pungenti sembrano stuzzicarmi.
E in fondo, so che anche lui è consapevole di questo gioco pericoloso.
Ma io arrossisco, imbarazzata, e cerco di allontanarmi da quei pensieri inopportuni.
È più grande e più esperto di me,chissà cosa potrebbe aspettarsi, e mi chiedo perché ci stia pensando.
Mi muovo rapidamente, cercando di non svegliarlo, e sgattaiolo dal letto. Voglio dare un po' di ordine al nostro piccolo rifugio prima del grande giorno.
Mentre preparo la colazione, il profumo del caffè si diffonde nel caravan, mischiandosi con la dolce fragranza dei pancake che cuociono. Le palpitazioni nel mio petto non si placano.
Nonostante la confusione di ieri, mi sento un misto di ansia e trepidazione.
È surreale pensare che stiamo per sposarci, anche se in un modo così strano e informale.
Dopo un po', il cellulare di Burak vibra sul tavolo,mi avvicino cautamente e vedo il messaggio nella schermata principale.
È di Osman."Arrivate al comune per le undici.
Il sindaco vi aspetta."Un brivido di nervosismo mi attraversa.
Il matrimonio è imminente, e mentre rifletto su quanto sia stato insensato accettare una proposta del genere, mi sento anche un po' eccitata.
È come se stessi per scoprire un nuovo mondo, anche se dentro di me si agita una tempesta di emozioni.
Dopo aver finito di preparare la colazione, Burak si fionda in bagno, prendendosi il suo tempo.
Sento che si sta radendo quel filo di barba che ha fatto capolino sul suo viso negli ultimi giorni.
È una cosa da lui, prendersi cura di sé prima di un giorno così importante. Finisco di rassettare tutto, ma la mia ansia cresce.
Sarà tutto perfetto?
Sarò all'altezza?
So che questo non è un reale matrimonio, e lui è probabilmente interessato solo a ottenere ciò che vuole.
Ma altre volte, in momenti più vulnerabili, sembra davvero affezionato a me.
Finalmente, Burak emerge dalla zona giorno, indossando dei pantaloni blu scuro eleganti da sposo.
Non ha messo la camicia, e il suo fisico scolpito, coperto solo parzialmente dai pantaloni, è quasi troppo per i miei sensi.
I tatuaggi sulla pelle lo rendono ancora più sexy, e sento una fitta di desiderio e impotenza.
Potrei svenire in qualsiasi momento."Sei pronta?"
Mi chiede, con un sorriso malizioso, lanciandomi una battutina.
Non riesco a trattenermi e mi avvicino, sussurrandogli qualcosa all'orecchio, mentre cerco di schivarlo per andare a lavarmi.
Non posso permettermi di distrarmi, ma il suo sguardo penetrante è irresistibile.
Mi sento come se stessi giocando con il fuoco."Ehi, stai attenta a non bruciarti."
Mi avverte, con un sorriso complice mentre si porta il ciuffo all'indietro. Un gesto casuale, e nel farlo, mi schizza qualche gocciolina d'acqua.
Dopo aver sistemato tutto, mi fiondo nel bagno, determinata a dare il meglio di me per questa cerimonia. Prima di tutto, mi lavo accuratamente, lasciando che l'acqua calda mi rilassi.
In un secondo momento, afferro i cosmetici che ho comprato, pensando a come rendere il mio viso luminoso e fresco.
Non posso credere che oggi sia il giorno del nostro "matrimonio".
Mi trucco finemente, cercando di mantenere un aspetto semplice ma elegante.
Scegliendo toni neutri, voglio mettere in risalto la mia bellezza senza esagerare.
Una leggera ombreggiatura sugli occhi, un po' di mascara e un tocco di rossetto.
Quando mi guardo allo specchio, noto un cambiamento nel mio riflesso.
La ragazza che vedo non è più quella impaurita e insicura di prima,ora c'è determinazione nei miei occhi.
Dopo la mia routine di bellezza, indosso il vestito che abbiamo comprato insieme.
È un vestitino da sposa, elegante e raffinato.
La stoffa aderisce perfettamente al mio corpo, evidenziando le curve in modo delicato.
Le spalline sono sottili e il corpetto scende avvolgendosi leggermente in vita,il colletto a cuore esalta la mia figura, mentre la gonna scende graziosamente, giocando con il mio corpo.
Osservandomi, mi sento più sicura, quasi come se il vestito mi conferisse una nuova identità.
Quando esco dal bagno, il cuore mi batte forte nel petto.
Burak è seduto sul divano, e i suoi occhi si illuminano non appena mi vede.
Sembra quasi che stia effettuando un check-up, come se volesse scrutare ogni dettaglio del mio aspetto.
Sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle, e non posso fare a meno di arrossire."Wow, Norah."
Dice, la sua voce bassa e piena di ammirazione.
"Sei... semplicemente stupenda."
"Grazie."
Rispondo, ma la mia voce è un sussurro.
"Tu non sei poi così male."
Si alza, avvicinandosi e accarezzandomi delicatamente una guancia.
"Questo vestito ti sta benissimo.
Ma lo sai che ti preferisco in tutina, vero?"Dice con un sorriso malizioso, strappandomi una risata nervosa.
Sento un brivido percorrermi la schiena.
Le sue parole sono tutt'altro che innocenti, ma cariche di significato."Devi smetterla di stuzzicarmi."
Dico, cercando di mantenere la mia serietà.
"Non posso rischiare di perdermi nelle tue battute."
"Sei già persa, Norah."
Mi risponde, avvicinandosi ulteriormente, quasi come se volesse afferrarmi.
"E non credo che tu voglia farti trovare da me, vero?"
Le sue parole sono come una sfida, e il mio cuore accelera.
Ogni battito è una danza tra desiderio e ragione."Dobbiamo prepararci."
Dico, cercando di distogliere l'attenzione dal mio imbarazzo.
"Dobbiamo essere puntuali al comune."
"Sì, hai ragione."
Concorda, allontanandosi di un passo.
Ma il suo sguardo rimane fisso su di me, come se non riuscisse a distogliere l'attenzione."Ma prima voglio fare una foto. Questo momento è speciale."
Mi guarda con uno sguardo di complicità, e io annuisco.
"D'accordo, facciamo una foto."
Mentre ci sistemiamo insieme, il suo braccio si avvolge intorno alla mia vita, e il mio cuore salta un battito.
La macchina fotografica scatta, e immortala questo momento.
Mi fa sentire una combinazione di gioia e ansia."Al tre...uno...due e tre."
Dice,e mentre il flash si illumina, mi sento viva e vulnerabile.
Dopo la foto, ci dirigiamo verso la porta."Pronti per la grande avventura?"
Chiede con un sorriso che fa brillare i suoi occhi.
Sì, sono pronta, anche se dentro di me si muovono mille emozioni.
Oggi non sarà solo un giorno, ma l'inizio di qualcosa di nuovo. Nonostante le insicurezze e i dubbi, c'è una parte di me che sa di dover affrontare tutto con coraggio. Insieme, possiamo superare ogni ostacolo.
E mentre Burak mi tiene la mano, sento che, in un certo senso, il nostro viaggio è appena iniziato.

STAI LEGGENDO
RESTA
Bí ẩn / Giật gân𝘌 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 '𝒎𝒂𝒊 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊𝒏𝒂' 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰? 𝘓𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘶𝘳𝘦𝘢𝘵𝘢 𝘢 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘵𝘪 𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢...