Capitolo 118.

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Pov's Norah.

Mentre il pomeriggio si avvicina, l'ansia e l'eccitazione si mescolano nel mio stomaco come un cocktail frizzante.
Ho passato la mattinata a studiare, ma non riesco a concentrarmi più di tanto.
La paura che mio padre possa fare qualche pazzia quando si renderà conto dell'assenza della mia seconda madre,mi destabilizza.
Spero riescano a scappare senza fargliene accorgere.
Anche se basterà poco, per scoprirlo.
Ogni tanto, la mia mente vaga verso Fanny e il nostro imminente incontro.
È stata una presenza costante nella mia vita, e ora, dopo tutto ciò che abbiamo passato, la sua presenza diventa ancor più significativa.
Non so come esprimerle quanto le voglia bene.
È stata più di una governante per me,è stata una madre, una confidente e una fonte di sostegno in tanti momenti difficili.
E ora, dopo tutto questo tempo lontana, la mia mente si riempie di ricordi,le sue risate, le sue carezze affettuose e i suoi consigli saggi.
Non posso fare a meno di emozionarmi al pensiero di rivederla.
Intanto, Burak è nel suo studio, immerso nel lavoro.
Lo sento muoversi, il rumore della tastiera che clatta in sottofondo.
Ogni tanto, alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo assorto, il suo volto concentrato e determinato.
È incredibile come riesca a bilanciare il lavoro con la nostra vita personale.
Finalmente, nel tardo pomeriggio, riceviamo un messaggio da Osman.

"Siamo in arrivo."

Scrive.
Il mio cuore inizia a battere più forte. Fanny è quasi qui.
Mi alzo immediatamente e inizio a sistemare la stanza per accoglierla. Voglio che si senta a casa, come se non fosse mai andata via.
Ho già preparato una tisana, perché so quanto le piaccia, e ho messo dei fiori freschi in un vaso sul tavolo.
Quando la porta si apre, non riesco a trattenere un urlo di gioia.
Fanny entra con Osman e il suo viso si illumina non appena mi vede.

"Norah!"

Esclama, e in un attimo siamo l'una nelle braccia dell'altra.
Le lacrime mi scorrono sul viso, e la mia gioia esplode in un pianto di felicità.

"Non posso credere che sei qui!
Dopo tutto questo tempo..."

Dico, singhiozzando.
Fanny mi stringe forte e io sento il suo calore, la sua energia positiva che mi avvolge come un abbraccio.

"Mi sei mancata così tanto."

Osman si allontana un momento per darci spazio, lasciandoci in un'atmosfera di pura commozione. Fanny mi guarda negli occhi, le sue labbra tremano mentre cerca di trattenere le lacrime.

"Sei diventata una donna così forte."

Dice con voce tremante.

"Non riesco a credere a quanto sei cresciuta."

"È tutto grazie a te."

Rispondo sinceramente.

"Mi hai insegnato così tanto e sei stata il mio faro in momenti di buio."

Quando finalmente ci stacchiamo, Fanny si guarda intorno, ammirando la casa.

"Che posto meraviglioso."

Dice.

"Sei riuscita a realizzare i tuoi sogni."

"Grazie, ma questo non sarebbe stato possibile senza Burak."

Rispondo, cercando di farle capire quanto lui abbia fatto per noi.
Proprio in quel momento, Burak entra nella stanza.
Fanny lo guarda con gli occhi spalancati, incredula.

"Burak?"

Lui si avvicina per stringerle la mano

"È un piacere incontrarti, Fanny."

Dice Burak, e il suo tono è genuinamente affettuoso.
Fanny sorride, ma non riesce a trattenere le lacrime di gioia.

"Grazie per esserti preso cura di Norah e per averle dato una vita migliore."

Dice, la voce rotta dall'emozione.

"Noi ci prendiamo cura l'uno dell'altra."

Risponde Burak, e mentre ci guardiamo, so che entrambi ci rendiamo conto di quanto sia preziosa questa famiglia che stiamo costruendo insieme.
Dopo un breve momento di commozione, Fanny si siede e inizia a raccontarci delle sue avventure.
La sua vita è stata piena di sfide sotto il tetto di mio padre,ha affrontato tutto con il suo inconfondibile spirito.

"Non posso credere che tu sia finalmente qui."

Dico, cercando di asciugare le lacrime.
Ora che è lontana dalla mia famiglia,mi sento felice.
Non ci avrei scommesso che dopo una lunga tempesta,Burak mi avrebbe dato ciò che ci eravamo promessi all'inizio.

"Adesso possiamo tornare a essere la famiglia che eravamo."

"Sei la mia Norah."

Dice Fanny, prendendomi la mano.

"Sei sempre stata una figlia per me. Non avrei mai smesso di prenderti a cuore."

L'emozione è palpabile e mi sento sopraffatta.
La mia vita è cambiata in modo così drammatico, e ora, con Burak e Fanny al mio fianco, mi sento finalmente al sicuro.
Burak si alza e va a preparare un tè per tutti noi, mentre io mi dedico a chiacchierare con Fanny.
Le chiedo delle sue esperienze, e mi racconta di come si è adattata alla vita senza di me.
È incredibile sentire le sue parole,ogni volta che apre bocca, sento un calore avvolgente.

"Ho sempre sperato che tu trovassi la tua strada."

Dice Fanny.

"E vedere te e Burak insieme mi riempie di gioia.
È come se avessi toccato il paradiso dopo tanto tempo."

Le sue parole mi colpiscono profondamente.

"E tu sei la mia guida, Fanny.
Non sarei mai riuscita a farcela senza di te."

Burak torna con il tè e ci uniamo, creando un momento di pura intimità.
Ridiamo, raccontiamo storie e ci prendiamo il tempo per recuperare tutto ciò che abbiamo perso.
La stanza è piena di amore e risate, e mentre guardo Fanny e Burak, mi rendo conto che siamo una famiglia, una vera e propria unità.
Con il passare delle ore, le risate si fanno più calme, e ci troviamo tutti seduti in cerchio, godendoci la reciproca compagnia.
Fanny è tornata, e io non potrei essere più felice.
La vita ci ha messo alla prova, ma ora abbiamo la possibilità di ricostruire tutto ciò che abbiamo perso.
Sento che questo è solo l'inizio di una nuova avventura, una nuova vita piena di amore, sfide e trionfi. Insieme, siamo invincibili ma so bene che la cattiveria di mio padre è dietro l'angolo.
Sa Fanny quanto è fondamentale per me.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora