Capitolo 105.

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Pov's Burak.

Il sole splende alto nel cielo mentre Norah ed io siamo seduti su una piccola tavola all'aperto dello yacht, il profumo dei pancake alloggia nell'aria.
Sento un mix di tensione e desiderio mentre i nostri occhi si incrociano, consapevoli delle parole che devono ancora venire.

"Burak, non capisci?
Non riesco a lasciami andare del tutto.
Il pensiero che tu sia più grande e che hai avuto a che fare con donne esperte,mi rende nervosa."

Dice Norah, con il tono della voce teso e determinato.
La sua frustrazione è palpabile, e anche se mi fa male sentirla così, so che è fondamentale affrontare queste emozioni.

"Non è solo carne, Norah."

Ribatto,la passione scorre nel mio sangue.

"C'è qualcosa di più profondo tra di noi.
Lo sento.
È vero che stiamo cercando di ottenere ciò che vogliamo, ma perché non possiamo anche permetterci di conoscerci?
Non deve essere tutto così complicato."

Le sue labbra si piegano in una smorfia di dubbio.

"Ma come possiamo fidarci l'uno dell'altra?
Siamo in una situazione così precaria, Burak.
Non possiamo abbandonarci completamente."

"Capisco il tuo timore."

Le dico, cercando di mantenere la calma.
Deduco che lei non è come tutte le altre donne.
Preferisce non scopare se non c'è un briciolo di interesse.
Si concede solo se ama la persona con cui si lascia andare.

"Ma non possiamo costringerci a non sentirci.
Non possiamo ignorare la chimica tra di noi.
Quando ti parlo, non vedo solo un corpo, vedo una persona che desidero davvero conoscere.
Non voglio che tutto questo finisca così, solo perché ci sentiamo in guerra con il mondo esterno."

Norah si morde il labbro, e sento che il suo cuore è diviso tra il desiderio di proteggersi e la voglia di lasciarsi andare.

"E se tutto questo fosse solo un'illusione?"

Chiede, il suo sguardo perso nel vuoto.

"E se quando tutto questo finirà, tu non avrai più bisogno di me?"

"Non dirlo."

La interrompo, avvicinandomi a lei.

"Quando riporterò Fanny con te,voglio che tu rimanga con me.
Mi hai già catturato in modi che non posso spiegare."

Le parole fluiscono tra noi, creando un ponte che ci avvicina.
C'è una verità in quello che dico, e il mio cuore si stringe all'idea di perderla.
Ma Norah è ancora scettica.

"Allora dimostrami che non è solo un gioco, Burak.
Che c'è qualcosa di reale in tutto questo."

Dice, con voce tremante ma ferma.
Sento il peso delle sue parole, e in quel momento, decido che dobbiamo mettere da parte le nostre paure e andare avanti.

"Facciamolo, Norah.
Facciamo questo viaggio insieme. Lasciati andare.
Dobbiamo affrontare la realtà insieme e trovare la nostra strada in mezzo a tutto questo caos."

Norah annuisce lentamente, e il suo sguardo si fa più sereno.
Dopo aver terminato di mangiare, ci alziamo, e con un gesto deciso, sbarazziamo e ci dirigiamo verso la cabina di pilotaggio.

"Dove andremo ora?"

Chiede, guardandomi con curiosità.

"Ho in mente un'altra isola."

Dico, sorridendo mentre prendo i comandi dello yacht.

"Una piccola gemma nascosta, lontano da tutto e da tutti.
Sarà il nostro rifugio per un po'."

Accendo i motori e lo yacht inizia a muoversi dolcemente sull'acqua.
Mentre ci allontaniamo dalla costa, sento la tensione nell'aria sciogliersi leggermente.
Il suono delle onde che si infrangono contro lo scafo è rilassante, e il sole splendente rende l'atmosfera magica.
La navigazione verso l'isola è serena. La brezza marina ci accarezza mentre il paesaggio si trasforma intorno a noi.
I colori dell'acqua passano dal blu profondo al turchese scintillante, e le piccole onde si infrangono con grazia contro la prua.
Mentre ci avviciniamo, vedo la silhouette dell'isola apparire all'orizzonte, avvolta da una fitta vegetazione.

"Guarda."

Dico, indicando l'isola che si avvicina.

"È perfetta."

Le sue palpebre si sollevano e il suo sguardo si illumina mentre nota la sabbia bianca che si estende lungo la riva.
Le palme ondeggiano dolcemente nel vento, creando un'immagine da cartolina.
L'isola sembra abbandonata, un luogo dove possiamo rifugiarci e trovare un po' di pace.
Mentre ormeggio lo yacht, Norah scende prima di me, i piedi nudi che toccano la sabbia calda.
La sensazione di libertà è immediata, e un sorriso spunta sul suo viso.

"È bellissima."

Dice, girandosi verso di me con gli occhi brillanti.

"Non avrei mai immaginato di trovare un posto del genere."

"È un luogo dove possiamo rilassarci e riflettere."

Rispondo, sentendo un senso di sollievo.
Mentre ci inoltriamo nell'isola, la vegetazione si fa più fitta, e il canto degli uccelli riempie l'aria.

"Potremmo esplorare un po', scoprire cosa c'è qui."

Suggerisce Norah, l'entusiasmo nei suoi occhi.

"Certo, ma non allontanarti troppo."

L'avverto.

"Vogliamo restare al sicuro."

Ci muoviamo insieme lungo un sentiero nascosto, addentrandoci nella fitta vegetazione.
I suoni del mondo esterno svaniscono, sostituiti dal fruscio delle foglie e dal canto melodico degli uccelli.
Scopriamo un piccolo ruscello che scorre tra le rocce, l'acqua cristallina che scintilla al sole.
Norah si ferma e si china per toccare l'acqua, ridendo mentre spruzza un po' di liquido fresco sul mio viso.

"Hey!"

Esclamo, sorridendo mentre le gocce d'acqua mi bagnano.
Ma in un attimo, il suo sorriso svanisce e la vedo diventare seria.

"Burak, possiamo davvero fare questo?
Possiamo davvero affrontare tutto quello che ci aspetta?"

Chiede, il suo tono riflessivo.

"Non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo viverlo un giorno alla volta."

Rispondo, avvicinandomi a lei.
Le prendo la mano, e mentre la conduco lungo il sentiero, sento che siamo entrambi pronti a affrontare le sfide che ci attendono.
Questa isola è solo una pausa, un rifugio temporaneo dove possiamo costruire qualcosa di reale e duraturo, anche se tutto intorno a noi sta crollando.
Mentre ci allontaniamo dal ruscello, il sole inizia a calare, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa.
È un momento magico, e mentre lo osserviamo insieme, sento una nuova connessione formarsi tra di noi.
La paura di ciò che potrebbe accadere non è sparita, ma in questo istante, mentre la natura ci circonda, siamo solo io e Norah.
E questo è tutto ciò che conta.

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