Capitolo 61

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Pov's Burak

È davvero insopportabile.
Proprio vero il detto bella senza cervello.
Un angelo sprecato.
La sua bellezza però è davvero disarmante.
Ho azzeccato i giusti colori che si addicono a lei.

"Che c'è?
Non parli più?"

Fastidiosa, tanto fastidiosa.
Parla lei che si diletta a tenermi il muso per giorni e giorni.

"Non sei tu quella che mantiene solitamente il silenzio?"

È irrequieta, non riesce a stare ferma sul sedile.

"Non c'è la faccio.
Ho paura per Fanny."

Ci risiamo con Fanny,l'amica misteriosa che è saltata dal nulla.
Ho pensato a tutto, tranne al più realistico dei pensieri.
Se fosse una trappola per fuggire e allontanarsi solo per rinunciare al matrimonio?
Non lo farebbe, sembrava sincera.
Cazzo.
Sto esaurendo.

"La tireremo fuori di lì."

Taglio corto e sfreccio a più non posso.
Norah, tiene gli occhi chiusi e ispira ed ispira con tranquillità. 
Non so cosa si nasconde dietro tutto questo, ma lo scopriremo.
Sono stanco di correre dietro a tutti quanti.

"Dove stiamo andando?"

No.
Non ci riesce proprio a tenere la bocca chiusa, non riesce proprio a non irritarmi.

"Non sono affari tuoi."

Si gira di botto e quasi mi salta addosso.
I suoi occhi penetranti mi fissano con tutta la rabbia che possiede.

"Fammi scendere."

Accelero ancor di più, cerco di non dargli ascolto e lei continua a dirmi di fermarmi.

"Smettila, non puoi scappare.
I problemi si affrontano."

Il problema è che se anche ne parlassimo, deciderei lo stesso io.
La costringerò a sposarsi se solo osa cambiare idea di nuovo,basta.

"Si affrontano quando da entrambi le parti si ascolta."

Credule ma sincera, sa che non sto a sentirla quando parla.

"Vorrei farlo,ma parli troppo.
Smettila di fare leva ai miei nervi.
Puoi semplicemente limitarti a non fare domande, mi irritano."

Cerco di essere più dolce possibile, ma evidentemente non è così.
Sembra che mi sia nutrito solo di yogurt acidi.

"Quanto pensi saremo credibili se non riusciamo nemmeno a sopportarci?
Non ti conoscono,non vorrei farlo però dobbiamo dire come ci siamo conosciuti, come siamo giunti alla pazza follia del matrimonio.
Ho troppa ansia,se non ci crederanno non potrò tirare Fanny,fuori di lì."

È un esplosione di parole.
C'è un bottone per spegnerla?
È davvero pessimista.
Non sa ancora che a quei pezzi di merda, non interessa la nostra felicità.

"Sul non sopportarci sono d'accordo.
Tranquilla per il resto,la donna deve solo portare rispetto al marito.
Dopodiché non gli importa se è un vero matrimonio o semplicemente uno combinato.
Basta il minimo e indispensabile."

Sembra contrariata, sta pensando prima di parla quindi la cazzata sarà più potente.
Quando si impegna sa essere davvero pessima.

"Mentre tu girerai con gli uomini, guardando altre donne con abiti succinti,io sarò assalita dalle loro mogli.
Vorranno sapere ogni dettaglio."

Perché le donne sono così?
Annoianti.

"Norah, non oggi."

Finalmente si zittisce e si rilassa sul sedile.
Mi irrita ma sono tranquillo quando l'ho sott'occhio.
So che è al sicuro.
Sono riuscito ad insinuarmi in gran parte nelle sue fragilità.
Davvero tosta.

"Sei sempre così intrattabile."

Non ho mai detto fossi il contrario.
So di essere troppo duro con me stesso.

"Fortunatamente non devo rientrare nei tuoi canoni."

Sa di star peggiorando la situazione, ogni volta che dice qualcosa ho sempre la risposta giusta per farla ammutolire.
Deve capire che se non ho voglia di parlare, non lo faremo.
Sono troppo incazzato ed esausto.
Voglio solo riprendermi la mia vita in mano e lasciarmi tutto alle spalle.

"Patetico."

Sussurra a bassissima voce ma riesco comunque a sentirla.
La patetica è lei.
Crede ancora nelle favole.
Cammino e tra non molto arriveremo, ci sono volute due ore.
Norah si è appisolata.
Il suo corpo rilassato e la bocca chiusa mi hanno dato la conferma.
Non l'avrei sopportata per tutto l'intero tragitto.

"Norah, svegliati.
Siamo arrivati."

Per il restante tragitto mi sono sentito seguito, mi sono guardato attorno ma è stata semplicemente una mia impressione.
L'ansia mi sta assorbendo tutte l'energie.
Non sono un tipo che teme la paura, quella la lascio ai deboli ma il fatto che il padre di Norah la stia facendo cercare da tutte le parti,rende il tutto al quanto difficile.

"Wow, che spettacolo.
Che posto è questo?"

Sono contento che almeno abbia apprezzato i miei duri sforzi.
Per progettare questa casa, ci ho impiegato svariato tempo, ne è valsa la pena.
La Villa prorompente predomina la grande estensione di terreno.
È stata realizzata tutta in stile moderno.
I grossi cancelli automatici si chiudono alle nostre spalle e lei si appresta a scendere.

"È grandissima questa casa."

Osserva alla velocità della luce tutto il perimetro della casa, l'estensione del terreno e la cosa che le piace di più.
Ho appurato che gli piace il verde, la rende tranquilla.

"Sono solo 250 mq, compreso il terreno.
Abbastanza capiente per noi."

Alla parola "noi" sussulta.
Fa strano anche a me, però sarà un abitudine che dovrò prendere sino a quando le nostre strade non si divideranno.

"Fanny potrà venire anche qui?"

La smetterà di parlare di questa Fanny?
Chi mi dice che non la manderà suo padre ad infiltrarsi a casa mia?
Prima di tirarla fuori da quella casa, dovrò far fare delle ricerche a Osman.

"Quando sarà il momento, verrà anche lei.
Adesso,se vuoi ti mostro l'interno.
Dobbiamo scegliere i colori delle pareti e l'arredamento.
Il matrimonio si avvicina, e vorrei che la casa fosse già pronta prima di quel giorno."

Non oserò mettere piede in casa di mio padre con Norah.
Quel porco viscido sicuramente starà pensando già il momento in cui, acconsentirò di abusare di lei.
Adesso è diverso, non avverrà.
Deciderò io.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora