Pov's Burak.
La rabbia pulsa ancora sotto la pelle mentre ci dirigiamo verso casa, ma una soddisfazione pungente si fa spazio tra i pensieri agitati.
Ho fronteggiato mio padre come volevo, senza cedergli troppo.
La sua pretesa su un erede è stata chiara, ma io non mi lascerò incastrare così facilmente.
So bene che fino a quando non sentirà che Norah è incinta non sarà mai del tutto soddisfatto, ma per ora ho bisogno del suo supporto per farlo agire contro il padre di Norah e ottenere la revoca della taglia sulla sua testa.
Il padre di Norah, si sa, è un uomo pieno di orgoglio e d'onore, o quantomeno di una visione distorta di entrambe le cose.
Non accetterà mai che sua figlia sia diventata mia moglie, soprattutto dopo averla promessa a qualcun altro.
Ma tutto questo ora mi scivola addosso.
È Norah che ho accanto, e averla con me vale ogni guerra.
Ci fermiamo al semaforo e mi giro a guardarla.
Lei mi osserva curiosa, come se sapesse che ho in mente qualcosa. Sorrido per rassicurarla, ma dentro sto pensando a come poter riportare Fanny a casa con noi.
La sua domestica ci aspetta ancora nella villa degli Evans, sotto la custodia di quel padre che ora è diventato il nostro nemico.
Sistemare questo è il passo successivo, e per questo mi serve Osman.
Quando Norah si allontanerà un momento, gli farò una telefonata.
Finalmente arriviamo a casa e, appena entrati, respiro a fondo, cercando di scacciare i pensieri più cupi e di rilassarmi almeno per un attimo.
Il profumo di Norah riempie l'aria mentre si toglie il soprabito, e la mia mano scivola automaticamente sulla sua schiena per attirarla a me.
Lei si lascia andare al mio abbraccio, sollevando il viso per guardarmi con quella luce che mi è diventata indispensabile."Sei stata perfetta oggi."
Le mormoro.
"Non era facile, ma hai gestito tutto come una vera Aslan."
La vedo sorridere lievemente, forse un po' sorpresa.
Io continuo, più serio."Ora voglio solo assicurarci una vita stabile e lontana dai pericoli che ci hanno inseguito finora."
Norah mi stringe la mano e mi guarda con una determinazione che non mi aspettavo di trovare nei suoi occhi.
"E io voglio far parte di tutto questo, Burak."
Dice, con una sicurezza che mi colpisce.
"Non importa quanto sarà difficile."
Annuisco, lasciando che un piccolo sorriso compaia sul mio viso.
Le sue parole mi danno la forza che mi serve, quella certezza che a volte mi sfugge nei momenti di stanchezza."Sei più coraggiosa di quanto pensassi, Norah."
Ci sediamo insieme per uno spuntino rapido.
La tensione dell'incontro ci ha svuotati, ma la determinazione di Norah e la mia volontà di risolvere tutto non ci lasciano tregua.
Mentre lei si allontana un attimo, afferro il telefono e chiamo Osman."Vieni a casa nel tardo pomeriggio."
Gli dico appena risponde.
"Dobbiamo discutere del piano per prendere Fanny dalla villa degli Evans e farci revocare quella taglia. Sarà un'operazione complessa e bisogna valutare tutte le possibili conseguenze."
"Capito, Burak.
Ci vediamo più tardi."Risponde Osman con tono serio.
Con lui, non ho bisogno di fare molte spiegazioni,sa già cosa voglio e come agire per ottenerlo.
Quando Norah torna, sembra rilassata.
Io le lancio uno sguardo complice e la invito a sedersi accanto a me."Stasera voglio prepararti una cena speciale."
Le dico, accarezzandole il viso.
Lei sorride, incuriosita, e accetta senza fare domande.
Gli do un piccolo bacio e mi sposto nel mio ufficio.
Mi metto seduto,incomincio a vagare su diversi documenti.
Il pensiero di Norah non mi lascia concentrare del tutto.
Con lei al mio fianco, ogni piano sembra possibile.
Mi dà una calma che non avevo mai sperimentato, e la mia determinazione cresce.
Ho ottenuto ciò che volevo sposandola, ora devo garantirle una vita sicura, una vita che sia nostra, senza minacce esterne.
La guerra con i nostri padri sarà lunga e non facile, ma Norah è mia, e farò tutto ciò che serve per proteggere questa promessa.
I miei pensieri vengono catturati da un colpo alla porta.
Eccolo.
Osman si siede di fronte a me, e mentre ci versiamo un bicchiere di whisky ciascuno, ascolta con attenzione il resoconto del mio incontro con mio padre.
Appena finisco, lui scuote la testa,
perplesso."Mi sembra impossibile che abbia accettato tutto questo così facilmente, Burak.
È un uomo testardo come pochi.
Ma le sue condizioni..."Si interrompe, e vedo nei suoi occhi la stessa perplessità che ho sentito anch'io.
"Sicuramente non sarà una battaglia semplice."
"Lo so, Osman."
Rispondo.
"Ma per ora la priorità è riportare Norah e Fanny insieme.
Il resto, l'erede e le pressioni di mio padre, lo affronterò quando sarà il momento.
Norah sta completando il suo percorso di specializzazione in medicina legale e tra non molto potrà lavorare con me ufficialmente come dottoressa."Osman annuisce, comprendendo perfettamente la situazione.
"Allora... Fanny è davvero importante per lei, eh?
Come una madre, diresti?"Inspiro profondamente.
"Sì, lo è.
Fanny ha rappresentato tutto per Norah, l'unica figura di stabilità nella sua vita.
Anche se non ho mai incontrato questa donna, è come se la conoscessi.
Sono certo che riaverla accanto significherà tutto per Norah."Osman ascolta in silenzio, riflettendo, poi finalmente espone il suo piano con calma e precisione.
"Bene, allora ho preparato un piano per estrarla da quella casa.
Norah dovrà contattare Fanny e suggerirle di scrivere una lettera di dimissioni.
Nella lettera, dovrà dire di essere esausta e di voler abbandonare il posto di lavoro.
Una volta pronta, dovrà tentare di scappare furtivamente.
Non appena sarà fuori dal palazzo, saremo lì ad attenderla per portarla qui, lontana da tutto.
Ah, e per sicurezza, ho già preparato dei documenti falsi per Fanny, nel caso le forze dell'ordine decidano di cercarla."Mentre ascolto le parole di Osman, sento un senso di sollievo mescolato all'ansia.
Immaginare Norah riunirsi con Fanny mi rende felice, ma al contempo nutro una sottile paura che mi attanaglia."È un piano perfetto, Osman.
La felicità di Norah sarà incontenibile quando riabbraccerà Fanny.
Solo..."Esito, con lo sguardo fisso al mio bicchiere.
"C'è una parte di me che teme che una volta riunita con lei, Norah possa decidere di allontanarsi da me.
Fanny è stata la sua famiglia, l'unica a cui era legata.
E se decidesse di andarsene con lei?"Osman mi osserva, e un sorriso enigmatico increspa le sue labbra.
"Burak, se c'è una cosa che ho imparato sul conto di Norah è che è più legata a te di quanto pensi.
Certo, Fanny è importante per lei, ma non credo che abbandonerebbe tutto quello che avete costruito insieme. Hai affrontato tutto per stare con lei, e Norah lo sa."Rimango in silenzio, assorbendo le sue parole e cercando di convincermi che siano vere.
Norah ha accettato questa vita al mio fianco, in modo spontaneo e inaspettato.
Ma non posso fare a meno di temere che, alla fine, possa scegliere un'altra strada."Osman, dobbiamo agire con cautela. Il padre di Norah ha ancora occhi dappertutto, e non vorrei che ci fossero intoppi."
"Burak, mi fido delle mie risorse.
La famiglia Evans non si aspetta questa mossa e abbiamo coperture sufficienti per garantire che tutto avvenga senza incidenti."Sospiro, cercando di allentare la tensione che sento addosso.
Poi, alzandomi dalla sedia, mi avvicino alla finestra.
La luce del tramonto colora il paesaggio e mi fa ripensare a tutto quello che ho affrontato per arrivare a questo momento."Osman, grazie.
Inizieremo subito a preparare tutto.
E quando Fanny sarà qui, non ci sarà più nulla a cui Norah dovrà rinunciare per stare al sicuro."Osman annuisce e si alza, allungandomi la mano in segno di intesa.
"Contaci, Burak.
Avremo Fanny qui prima di quanto pensi.
Norah non è l'unica a cui sei importante."Mentre mi preparo a salutarlo, una nuova determinazione prende forma dentro di me.
Farò tutto ciò che è necessario, non solo per la sicurezza di Norah, ma per dare alla nostra vita la serenità e la stabilità che meritano.
E se mai dovessi affrontare mio padre o la famiglia di lei per difendere tutto questo, non esiterò un solo istante.

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Mistero / Thriller𝘌 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 '𝒎𝒂𝒊 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊𝒏𝒂' 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰? 𝘓𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘶𝘳𝘦𝘢𝘵𝘢 𝘢 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘵𝘪 𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢...