Pov's Norah.
L'ansia mi attanaglia mentre finisco di sistemarmi in bagno, il cuore che batte un po' troppo forte nel petto.
Il comportamento di Burak durante la cena è stato stranamente distante, come se ci fosse qualcosa di più che non riesce a dirmi.
L'idea mi tormenta, e più ci penso, più mi sembra di essere sul punto di scoprire qualcosa di importante, anche se non so se sia qualcosa di cui essere felice o temere.
Esco dalla doccia e mi avvolgo rapidamente nell'asciugamano, asciugando le gocce d'acqua dal collo e respirando a fondo.
In quell'istante, sento la porta aprirsi di scatto.
Burak entra con passo deciso, la mascella serrata e uno sguardo che non lascia spazio a fraintendimenti."Non fare domande.
Seguimi."Dice con un tono che è una via di mezzo tra il comando e la richiesta, gli occhi che brillano di determinazione.
Non faccio in tempo a rispondere che mi afferra per mano, trascinandomi con sé, e non posso fare a meno di notare la tensione dei suoi muscoli, la sicurezza nei suoi gesti.
La sua bellezza è pericolosa e disarmante, tanto quanto il suo carattere ostinato.
Mi guida nel suo studio, e noto subito che c'è un'energia diversa, qualcosa di misterioso.
Quando ci fermiamo di fronte alla parete dietro la scrivania, lo vedo fare un gesto che non mi aspettavo.
Con un clic discreto, la parete si apre, rivelando una porta di metallo dall'aspetto massiccio."Burak, cos'è...?"
Riesco a dire, ma lui si limita a lanciare un sorriso malizioso, digitando rapidamente un codice che non riesco a memorizzare.
La porta si apre lentamente, e davanti a noi appare una stanza avvolta in toni rossi e neri, ricca di un fascino lussuoso e decadente.
Le luci soffuse riflettono sull'acqua di una piscina idromassaggio, mentre, nell'angolo opposto, un letto oversize è coperto da tessuti scuri che sembrano invitare alla tentazione. Poltrone, cuscini di velluto, specchi decorati,ogni dettaglio è perfetto, pensato per una privacy assoluta.
Burak si volta verso di me, l'ombra di un sorriso sugli occhi."Questa è la nostra stanza segreta.
Un posto solo per noi, dove possiamo lasciarci tutto alle spalle e vivere qualcosa di diverso."Non riesco a trattenere una risata imbarazzata, ma il fascino del momento prende il sopravvento.
"Hai davvero pensato a tutto, Burak."
"Ho pensato a te, Norah."
Dice, e in quel momento tutto si ferma.
Mi prende per mano e ci avviciniamo all'idromassagio."Lascia che sia io a toglierti ogni preoccupazione."
Mormora, con una nota di dolcezza che quasi non sembra sua.
Si abbassa, togliendomi delicatamente l'asciugamano dalle spalle.
In pochi attimi siamo entrambi immersi, le bolle dell'acqua che ci avvolgono mentre Burak mi stringe a sé.
Sento ogni sua carezza, ogni tocco che sembra disegnare sulla mia pelle i contorni di un mondo che conosco appena.
Mi abbandono al momento, alla sensazione di appartenere completamente a questa nuova dimensione che ha creato per noi.
Tra sussurri e risate, ci lasciamo andare, dimenticando tutto ciò che ci circonda.
Dopo qualche minuto, ci sistemiamo sul bordo della vasca, e lo vedo fissarmi con uno sguardo serio, come se fosse sul punto di dirmi qualcosa di importante."Norah."
Inizia, con un tono che subito cattura la mia attenzione.
"Sto facendo tutto il possibile per riportare Fanny da te.
Osman e io abbiamo studiato un piano,lei fingerà di lasciare il lavoro, scriverà una lettera di dimissioni e proverà a uscire senza farsi notare. Una volta fuori, sarà al sicuro con noi."Mi sento esplodere di gioia, l'idea di riavere Fanny è come una luce che si accende nel buio.
Senza pensare, gli salto addosso, stringendolo con tutta la forza che ho."Non sai quanto questo significhi per me, Burak.
Non credevo avresti fatto così tanto solo per..."Si interrompe, guardandomi con un sorriso che ha qualcosa di dolce e misterioso.
E improvvisamente, mi rendo conto di essere ancora completamente nuda, con lui che mi osserva in silenzio.
L'imbarazzo mi invade, ma prima che possa dire qualcosa, mi solleva e mi porta con sé verso il letto, posandomi delicatamente sulle lenzuola scure.
Non si preoccupa minimamente di star bagnando tutto.
Mi guarda intensamente, come se volesse rassicurarmi e, in quello sguardo, sento che tutto ciò che è accaduto tra noi ha un significato. Burak mi sta dando una vita che non avrei mai immaginato, e non solo a parole.
Mentre siamo ancora avvolti nella quiete della nostra nuova stanza segreta, Burak mi accarezza dolcemente il viso, con uno sguardo attento e intenso negli occhi, come se volesse sondare ogni mio pensiero.
La sua mano scivola delicatamente lungo il mio braccio, creando una sensazione di pace e intimità che solo lui riesce a donarmi.
Rimaniamo così per un po', con i nostri corpi vicini e rilassati, lasciando che il tempo si fermi.
Dopo qualche minuto, lo sento sussurrare vicino al mio orecchio, con una punta di curiosità e provocazione nella voce."Ti piace... tutto quello che abbiamo condiviso, Norah?
Ti fa sentire a tuo agio, in questo mondo solo nostro?"Sento le guance che mi si riscaldano, ma il suo sorriso mi invita a lasciarmi andare.
"Sì, mi piace, Burak."
Rispondo sinceramente, guardandolo negli occhi.
"Mi fai sentire viva, e ogni cosa con te è... diversa.
È come se scoprissi una parte di me stessa che non conoscevo."Burak sorride, divertito dalla mia timidezza, ma continua a esplorare con la sua domanda, spingendosi un po' oltre.
"E c'è qualcosa che desidereresti provare, qualcosa che senti di non aver mai esplorato?"
La sua voce è bassa e intensa, quasi ipnotica, e percepisco il suo desiderio sincero di conoscere davvero ciò che provo e ciò che voglio.
Esito, un po' insicura su come rispondere.
Non sono abituata a parlare così apertamente di queste cose, eppure con lui mi sento più libera.
Gli sguardi che mi dà, le sue attenzioni, mi fanno capire che posso fidarmi, che posso lasciarmi andare senza timore."Non so."
Rispondo in un sussurro, stringendomi un po' a lui.
"Penso di non aver mai immaginato davvero cosa significhi lasciarsi andare completamente con qualcuno... e credo di stare ancora scoprendo cosa significa con te."
Burak mi accarezza delicatamente la spalla e, per un attimo, sento tutta la sua pazienza e comprensione.
"Sai, Norah."
Dice piano, avvicinandosi per piantare un bacio leggero sul mio collo.
"Per me è importante che tu ti senta libera di esplorare ciò che desideri, anche se è una scoperta nuova.
Voglio che tutto sia come tu lo immagini, e che ogni cosa che condividiamo sia una scelta che facciamo insieme."La sua sincerità mi tocca profondamente, e in quel momento mi sento grata di essere accanto a qualcuno che ha a cuore il mio benessere e i miei sentimenti.
Sorrido timidamente, un po' imbarazzata dalla profondità della conversazione, ma anche rassicurata dalla sua presenza.

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Mystery / Thriller𝘌 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 '𝒎𝒂𝒊 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊𝒏𝒂' 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰? 𝘓𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘶𝘳𝘦𝘢𝘵𝘢 𝘢 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘵𝘪 𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢...