Capitolo 107.

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Pov's Burak.

Il cambiamento di posto sembra aver portato un po' di sollievo, un respiro di leggerezza.
Navigare lontano dai problemi e dalle responsabilità quotidiane ci ha dato una tregua.
Da quando ho deciso di prendere le distanze, sperando che Norah si avvicinasse a me di sua iniziativa, ho percepito un mutamento.
Il silenzio tra noi è carico di tensione, ma sotto la superficie sento un desiderio ardente che cresce sempre di più.
Come un fuoco che divampa e aspetta solo di esplodere.
La cena è stata speciale, un momento di intimità raro.
Ci scambiamo sorrisi e battute, ma nei nostri sguardi c'è molto di più, un'intensità che non si può descrivere a parole.
Norah mi guarda con quegli occhi profondi.
Colmi di un'emozione che mi attraversa l'anima.
E io non riesco a fare a meno di ricambiare, spudoratamente.
C'è una tensione elettrizzante tra noi, un'energia crescente che riempie l'aria mentre ci avviciniamo, inconsapevolmente.
Quando la cena si conclude,Norah si alza per lavare i piatti.
La guardo muoversi con una grazia naturale, e ogni suo gesto, avvolta in quel leggero vestito,mi ipnotizza.
La osservo mentre sistema i piatti, la luce soffusa che danza sulla sua pelle. È incredibilmente bella e io mi sento quasi intimidito dalla sua bellezza.

"Vado a lavarmi."

Dice con un sorriso, lasciandomi in preda all'attesa.
Mentre aspetto il suo ritorno, l'eccitazione cresce, così come la mia voglia di starle vicino, di conoscerla ancora di più.
Dopo alcuni minuti, sento il rumore del phon, e la sua presenza riempie ogni angolo della cabina.
Decido di fare lo stesso,mi rinfresco e sistemo il cerotto sulla ferita ormai rimarginata.
Quando rientro in cabina, la trovo già sdraiata sul letto.
Il suo corpo è avvolto in una delicata veste di raso che scivola lungo le sue forme, lasciando poco all'immaginazione.
Ogni centimetro di lei sembra invitarmi a esplorarla.

"Burak."

Sussurra con voce delicata ed un tono che accende ogni cellula del mio corpo.

"Cosa pensi di questo posto?"

Il modo in cui lo chiede, con quella dolcezza carica di sensualità, mi coglie di sorpresa.
Mi avvicino, rispondendo in un sussurro.

"Penso che sia perfetto, ma solo perché ci sei tu."

I suoi occhi brillano,in quel momento capisco che anche lei sente quello che provo io.
Mi avvicino ancora, mi distendo al suo fianco e colmo il vuoto tra no.
Le nostre mani si sfiorano.
La sua pelle è calda e ogni suo gesto sembra una dichiarazione silenziosa.

"Sei sicura?"

Le chiedo, cercando nei suoi occhi una risposta sincera.
Norah annuisce, e il suo sguardo mi incanta, un misto di timidezza e desiderio che mi colpisce dritto al cuore.
Sento il suo corpo avvicinarsi al mio, il calore che emana mi avvolge, facendomi perdere il controllo.
È un momento che abbiamo aspettato a lungo, e tutto sembra condurci qui, come se fosse il nostro destino.

"Voglio che questa notte sia speciale per te."

Le sussurro, accarezzandole dolcemente il viso.

"Voglio che sia qualcosa che ricorderai sempre."

Le mie parole sono un impegno, una promessa.
Norah mi guarda, sorpresa e toccata dalla mia sincerità, e io mi perdo nel suo sguardo, in quella vulnerabilità che mi permette di vedere.
Mi avvicino lentamente, la bacio con un tocco leggero, quasi timido, che presto si trasforma in una passione travolgente.
Le nostre labbra si fondono in un'unica fiamma, i nostri respiri si intrecciano,ogni bacio è un crescendo di emozioni che non riesco a contenere.
La mia mano scivola lungo il suo corpo, esplorandolo con delicatezza, ogni curva, ogni linea, assaporando il momento.

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