Pt:1

6K 65 1
                                    

Ore 06:15
Una leggera luce colpì delicatamente il mio viso ma non mi svegliai anzi mi girai dall'altro lato per evitare che il fioco bagliore mi colpisse ancora quando improvvisamente udii una voce, una voce dolce, parecchio familiare
"Fragolina di bosco svegliati" disse la voce
Ancora il mio cervello non connetteva granché allora risposi soltanto "No Nicolò" con voce assonnata. Subito dopo aver pronunciato quelle due semplici parole collegai. Nicolò, Nicoló era qui "Nicoló!!" urlai scattando dal letto. "Che ci fai qui?! Mi avevi detto che ci saremmo visti direttamente nell'hotel di Coverciano!" Dissi mentre mi dirigevo verso di lui per poi continuare e terminare la frase durante il nostro abbraccio.
"Lo so fragolina ma ho un valido motivo" disse lui staccandosi dal caloroso abbraccio.
"Sarebbe?" Domandai per poi sbadigliare.
"Fragolina! Che domande sono. Sono il tuo migliore amico e non ti facevo fare due palle da sola con tuo padre" rispose sorridendo alla mia domanda. Prima che potessi rispondere la porta della mia stanza si aprì rumorosamente "Due palle con tuo padre. Caro Nicoló questa frase ti ha fatto giocare il posto da titolare"  disse mio padre ridendo entrando in camera "Mister lo sa che ho ragione" continuó lui ridendo
"Si papà lo sai che è così" mi intromisi "ma non giustifica il fatto che hai preso un volo da Cagliari in piena notte per arrivare qui alle sei del mattino" continuai
"Tesoro, ho chiesto io a Nicoló di venire prima. Non vi vedete da più di un anno almeno parlerete un po prima di arrivare a Coverciano perché poi lì, in campo e durante l'allenamento non accetto distrazioni" disse lui guardandoci  negli occhi e poi muoversi verso Nico per stringergli le spalle.
"Sei il migliore Robi" lo abbracciai "adesso vado a lavarmi ci vediamo tra poco" continuai.
Andai in bagno per fare una doccia, subito dopo mi truccai leggermente e mi vestii. Roberto è proprio un brav'uomo non è davvero mio papà, io quello lì non l'ho mai conosciuto ma è come se lo fosse, si è preso cura di me e mamma dal primo momento. Loro due si sono conosciuti quando avevo quattro anni, in spiaggia in Sardegna e da lì non si sono più lasciati, fino a quando un anno e mezzo fa mamma non è venuta a mancare. È stato terribile, tumore al seno inizialmente sconfitto, poi metastasi al pancreas e al fegato. Sapevamo sarebbe successo ma è stato comunque terribile. Quando mamma è morta mi sono trasferita con Roberto a Roma e ho dovuto salutare il mio più caro amico, Nicoló ed io ci siamo conosciuti in prima elementare la nostra amicizia non è nata nel migliore dei modi, da piccola mamma mi faceva sempre due codini e lui un giorno ha ben deciso di appiccicarmi la sua gomma da masticare alla fragola (proprio per questo mi chiama Fragolina) su un codino per attirare la mia attenzione, l'ho odiato anche perché ho dovuto tagliare i capelli super corti per colpa sua. Il giorno che sono arrivata a scuola con quel taglio alla Nino D'Angelo per farsi perdonare mi ha portato un cioccolatino e un tulipano del giardino dei suoni nonni, peccato che io sono allergica ai tulipani e sono diventata una palla ma ho apprezzato il gesto e da quel momento non ci siamo più lascati, l'ho seguito nel suo percorso calcistico sempre e lui è stato sempre al mio fianco per ogni piccolo sogno o progetto. Poi nel 2019 ha firmato con l'Inter e dovette trasferirsi a Milano. Mamma stava già male e lui è andato via per continuare il suo sogno ma mi è stato sempre vicino, quando mamma è morta poco dopo la sua partenza ha preso il primo volo che c'era per Cagliari ed è venuto subito da me, siamo stati tutta la notte in silenzio, abbracciati, non avevo bisogno di altro. Nicoló è l'unico che da sempre è in grado di capirmi. Dopo i funerali è dovuto tornare a Milano e qualche tempo prima di trasferirmi a Roma con Roberto, sono andata a trovarlo da quel momento  non ci siamo  più visti di presenza tra i suoi impegni calcistici e i miei impegni in Accademia, poi c'è stata la pandemia e finalmente adesso stiamo tornando leggermente a vivere, domattina iniziano gli allenamenti della nazionale italiana a Coverciano per gli europei e non vedo l'ora di vivere questa esperienza con il mio papà e il mio migliore amico. Della squadra conosco più o meno tutti e sono davvero simpatici e gentili. Chissà come andrà.
"Eccomi sono pronta" dissi correndo in salone dove papà e Nico mi stavano aspettando
"Ti aiuto con le valige tesoro" disse Roberto.
Scendemmo giù e impostammo le valige in auto per poi partire.
"Allora che mi racconti?" Domandai a Nico
"Nulla di nuovo o comunque nulla che non ti abbia detto ogni giorno in videochiamata" disse e poi sorrise
"Dai non ci credo!" Esclamai schiaffeggiandolo sulle braccia.
"Okay okay, ma stai calma, ho rotto con Federica" mormorò.
"Come?! E me lo dici solo ora? Quando? Come? Perché?" Iniziai a fargli domande a raffica.
"Qualche settimana fa perché andavamo più d'accordo" rispose semplicemente.
"E mi rispondi così, non solo non me lo dici subito ma non mi dai i dettagli" dissi infastidita
"Fragolina..." sospiró lui.
"Ok, ok, ho capito non ne vuoi parlare" gli strinsi la mano.
"Grazie" rispose secco "Fragolina" stava per dire qualcosa ma lo interruppe lo squillare del cellulare. Nico rispose.
"Ei Ciro"
"Ciro!" Esclamai per farmi sentire.
"Ti saluta" mi disse Nico.
"Si siamo partiti... oh ok... va bene, si lo dico al mister. Va bene Ciruzzo a dopo" Nico concluse la chiamata e si rivolse verso mio padre."Roberto, mi ha detto Ciro di comunicarti che lui, Lollo e Verratti sono arrivati, Giorgio e Leo sono quasi arrivati e Federico è appena partito"
"Perfetto Nico" rispose papà.
"Federico? Federico Berna?" Domandai .
"No, Federico Chiesa" rispose Nicoló
"Ah! Il nuovo attaccante della Juve, è in nazionale?" Chiesi a Roberto.
"Si è molto forte, quest'anno la squadra ci condurrà alla vittoria" disse fiero.
"Ne siamo certi" rispondemmo io e Nico in coro.
Il viaggio per Coverciano era ancora lungo e mentre Nico si era appisolato aprii Instagram.
Notai una notifica: fedexchiesa ha iniziato a seguirti. Aprii il suo profilo e guardai il suo profilo. "È davvero un bel ragazzo" pensai e ricambiai il follower.
Dopodiché mi arrivo un messaggio su whatsapp.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora