Pt: 27

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"Pronto!" dissi rispondendo al cellulare
"Ti sei dimenticata di me!" Esclamò la ragazza al telefono.
Avevi già capito chi fosse ma per stuzzicarla feci la finta tonta.
"Scusami ma chi sei?" Domandai ironica
"Stai scherzando!" Esclamò lei quasi urlando
"No" dissi seria per farla impazzire.
"Ti sono bastate delle settimane in nazionale per scordati di me?! anzi non in nazionale ma con mio fratello!" Domandò la ragazza
"Ah ma sei Martina!" Feci la finta tonta
"Ludo smettila!" Disse nervosa lei
"Amore mio grande!!" Urlai quasi "ovvio che avevo capito che fossi tu stupida, volevo solo stuzzicarti" ammisi
"Beh sorellona questo è il mio nuovo numero" disse la ragazza
"Ora lo salvo, ma hai chiamato Nico?" Domandai.
Prima le persone importanti" disse ridendo
"Come se tuo fratello non lo fosse!" Esclamai
"Si che lo è ma tu sei anche importante e poi non si sta allenando?" Domandò
"Si è in campo" dissi
"Mi mancate Ludo" disse Martina con voce triste
"Anche tu mi manchi piccola mia e manchi tanto anche a Nicolò" le risposi "appena finiscono gli europei vengo dalla mia abuela in Sardegna" le dissi
"Ovviamente starò con te ogni secondo" disse
"Non desidero altro" aggiunsi
"Allora racconta, come va?" Domandò
"Bene cucciola ma tu piuttosto, come hai fatto a riavere il cellulare?" Le domandai
"Nico ieri ha parlato con mamma e papà" disse
"Hai il fratello migliore del mondo" le dissi
"Lo so" ammise lei "allora raccontami qualcosa sono curiosa!" Disse Martina
"Niente tesoro sono tutti simpatici e gentili" dissi
"Si va bene ma sono belli?" Domandò ridendo
"Molto" ammisi
"E hai fatto breccia nel cuore di qualcuno?" Domandò lei
"Forse" le risposi
"Chi?! Devi dirmi tutto!" Disse euforica "Aspetta non dirmi che è di nuovo Matteo!" Continuò lei
"No stai tranquilla" la rassicurai
"Mi sembrava!" Disse "E allora chi è?" Aggiunse
"Giura che non lo dici a nessuno" le dissi con tono gentile
"Giuro, giuro sulla nostra sorellanza" disse lei
"Federico Chiesa" dissi secca
"'No vabe! Ma è un figo pazzesco!" Esclamò Martina entusiasta
"Lo so" ammisi
"Grande sorella" aggiunse lei
"E cosa c'è tra voi?" Chiese
"Per il momento c'è una mezza frequentazione la storia è parecchio lunga" le dissi
"Beh avrai modo di spiegarmela" disse, poi aggiunse "hai modo di chiamare Nicolò un momento?" Mi chiese
"Aspetta che chiedo a mio padre" le dissi. Corsi verso papà con ancora Marti in linea.
"Papà è Martina al telefono, deve parlare urgentemente con Nicolò, posso fermarlo un momento?" Domandai
"Ludo.." disse lui disturbato
"Papà è urgente, è la sua sorellina" dissi con tono triste
"Cinque minuti" disse
"Grazie" lo ringrazia con un bacio sulla guancia
"Barella!" Urló papà per richiamare l'attenzione di Nico, quest'ultimo alzò lo sguardo dalla palla e venne verso di noi.
"Dimmi tutto mister" disse il ragazzo con il fiatone
"C'è tua sorella al telefono con Ludo deve parlarti, hai cinque minuti, poi di nuovo in campo" disse papà serio.
Mi allontanai da papà con Nico.
"Che vuole Martina?" Mi domandò
"Dice che vuoi?" Domandai alla ragazza
"Mettimi in viva voce" disse lei
"Fatto" le dissi.
"Ciao fratellone" salutó lei Nico
"Ciao sorellina" ricambiò Nicolò
"Innanzi tutto grazie per aver messo una buona parola con mamma e papà" disse lei
"Di nulla, Marti però sbrigati devo tornare ad allenarmi" disse di fretta il ragazzo
"Si" rispose lei "allora, tenetevi forte perché verrò a vedere la prossima partita!" Continuò lei esaltando
"Che bello!" Dissi io, Nicolò sorrise non vedeva la sorellina da un po e conoscendolo questa notizia l'aveva un pizzico emozionato e reso felice.
"Nico sei arrabbiato? Perché non parli?" Chiese la sorella preoccupata al telefono
"No amore mio! Non sono arrabbiato anzi, sono molto felice, però adesso devo andare da tutti i dettagli a Ludo, ti chiamo dopo, salutami mamma e papà" disse infine il ragazzo
"Ti voglio bene e buon allenamento" disse Martina.
Nicolò mi diede un bacio in guancia e correndo tornò in campo.
"Allora quando arrivi?" Domandai felice
"Il giorno stesso della partita, atterro a Roma e poi riparto la sera dopo" disse
"Ma noi la sera stessa tornino a Coverciano" dissi triste
"Ma infatti vengo con voi! Riparto la sera da Firenze" disse la ragazza
"Stai pochissimo" sottolineai
"Lo so ma meglio di niente, non vedo te e Nico da tanto e mi mancate" ammise lei con voce dolce.
"Anche tu ci manchi piccola peste" dissi
"Adesso vado prima che i miei si lamentino, ti voglio bene big sis" disse Marti
"Anch'io lil sis" le dissi e lei chiuse la chiamata
Martina è la sorella minore di Nicolò ed in parte è come se fosse anche la mia sorellina, quando io e Nico ci siamo conosciuti lei aveva soltanto un anno quindi per lei sono diventata la sua "big sis" come mi chiama sempre, insomma ho visto crescere Marti in tutto e per tutto, c'ero la volta che ha imparato ad andare in bici, c'ero quando ha imparato a nuotare, c'ero durante la sua prima insufficienza, insomma c'ero e ci sarò sempre. Nicolò e la sorella sono davvero legati, sono certa che rivederla per lui sarà qualcosa di speciale come lo sarà per me, non le vedo dalla morte di mia mamma e mi manca davvero tanto.
"Sono così felice!" Esclamai entusiasta vicino a papà
"Perché?" Domandò curioso lui facendo poi un sorriso smagliante.
"Marti viene a vedere la prossima partita" risposi felice
"Sono contento tesoro, almeno avrai un'amica con te per un po rispetto a questa mandria di matti" disse papà e poi rise
"Adoro questi matti" sottolineai
"Ho fatto una bella scelta con loro, che dici?" Chiese lui
"Ottima papà, sono speciali dentro e fuori il campo" ammisi io
"Per te poi c'è chi è più speciale di altri" disse
Io arrossii. "E se si stesse riferendo a Federico! E se ci avesse visto!" Pensai in preda al panico.
"In che senso?" Domandai cercando di nascondere l'ansia.
"Nicolò" disse semplicemente lui.
"Ah si! Giusto! Nicolò" dissi sollevata
"Tutto bene Ludo?" Domando Roberto
"Si benissimo" risposi
"Non è che mi nascondi qualcosa?" Chiese lui dolcemente
"No affatto"mentii
"Va bene" chiuse il discorso lui.
L'allenamento dei ragazzi si faceva sempre più intenso ora dopo ora e anche se amavano tutti quanti quello che stavano facendo devo dire che erano molto felici a fine giornata di correre negli spogliatoi.
Arrivati in hotel io e Nicolò salimmo in camera.
"Quindi come siete rimaste tu e Marti?" Domandò Nicolò.
"Mi ha detto che atterra a Roma il giorno della partita, che partirà con noi per Coverciano la sera e il giorno dopo andrà via" dissi a Nico.
"Sta davvero poco" sottolineò il ragazzo
"È quello che gli ho detto anche io" risposi
"Vado un po in balcone a parlare con lei e i miei, tanto c'è ancora un po di tempo prima di preparaci per la cena" disse il ragazzo. Poi uscì.
Presi il cellulare per mandare un messaggio a Fede dato che non era venuto con noi.
*CHAT*
Io: Ei, ma dove sei?
Federico💜: Al bar
Io: E quando sali?
Federico💜: Tra poco
Io: Scendo io?
*FINE CHAT*
Fede non mi aveva più risposto dopo quella domanda.
"Che strano" pensai.
Nel frattempo che Nicolò stava parlando con la sua famiglia andai a truccarmi e preparami per la cena in modo tale da essere già pronta e lasciare il bagno libero ai ragazzi.
Indossava un pantalone fucsia con una camicetta bianca, misi sui capelli un cerchietto di perle bianche ed eccomi pronta.
Uscita dal bagno trovai Nico disteso sul letto che giocava con il cellulare.
"Come stanno i tuoi?" Domandi
"Bene" rispose lui "ti salutano" aggiunse
"Hai ricambiato spero" chiesi speranzosa
"Ovvio, gli ho detto che ti stavi preparando" disse il ragazzo
"Loro non vengono con Marti?" Domandai
"No purtroppo" disse lui
"Senti Nico, che dici se dopo gli europei andiamo due settimane in Sardegna? Così io vedrò abuelita e la tua famiglia e tu i tuoi vecchi amici e i tuoi" dissi speranzosa di un si
"Mi stavo chiedendo quanto ci avresti messo ancora a chiedermelo!" Esclamò
"Martina ha parlato?" Domandai ridendo
"Oh si" rise il ragazzo
"Quindi era un si?" Domandai felice
"Ovvio che è un si, due settimane di relax e poi di nuovo Inter" disse Nico
"E io da settembre di nuovo Accademia" dissi
"Mi prometti una cosa?" Domandai Nico guardandomi negli occhi
"Tutto quello che vuoi" dissi seria
"Che quest'anno ci vedremo di più, siamo stati lontani quasi un anno e mi sei mancata" disse
"Te lo prometto, anche tu mi sei mancato" dissi al ragazzo.
Io e Nico ci scambiammo un sorriso, poi lui aggiunse: "Ma Federico?"
"Non chiedermelo, non lo so, mi ha detto che era al bar e quindi gli avevo chiesto se potessi scendere da lui e mi ha ignorata" spiegai
"Strano ma ci sarà un buon motivo" disse "adesso vado a preparami Fragolina" aggiunse infine, poi il ragazzo si alzò dal letto e si dirise al bagno per prepararsi.
Dato che ero già pronta decisi di stendermi a letto e cercare di nuovo Fede ma sta volta provai a chiamarlo.
Uno squillo, due squilli, tre squilli, al quarto rispose.
"Pronto"disse lui
"Ma dove sei?" Domandai
"Dietro la porta" disse.
Mi alzai di botto per andare verso la porta e lo vidi entrare.
"Possiamo chiudere adesso?" Domandò ridendo.
Io chiusi la chiamata.
"Quando deciderai mi dirai dov'eri" dissi infastidita
"Te l'ho detto ero al bar" disse sereno
"E perché non mi hai risposto più?" Domandai
"È un segreto" disse stuzzicandomi
"Ti odio" dissi io
"Io non credo" mi stuzzicò lui, poi mi prese per la vita e tentò di baciarmi.
"Non te lo meriti" dissi io schivando il bacio.
"Io invece credo di si" disse, poi riprovò a baciarmi e stavolta lo lasciai fare.
"Visto, non puoi resistermi" disse lui con tono da saputello.
"O sei tu che non resisti a me?" Domandai sarcasticamente
"Anche" sorrise Fede, poi mi diede un altro bacio.
"Mi dici che hai combinato?" Chiesi
"Nulla sono stato un po giù con Berna, Ciro, il gallo e Loca, poi hanno chiamato i miei e il tempo è volato per questo non ti ho più risposto" disse
"Va bene ti credo" dissi sorridendo
"Io non ti nasconderò mai nulla puoi stare serena" disse accarezzandomi il viso.
"Nico?" Domandò
"È in bagno, credo stia per finire" dissi "sai per la partita verrà la sua sorellina" continuai entusiasta
"Sono contento almeno conoscerò una tua amica" disse, poi rise e io con lui.
Qualche secondo dopo Nico uscí dal bagno e entrò Fede, quando anche quest'ultimo finì di prepararsi scendemmo a cenare.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora