Pt: 58

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Alessandro aprì la porta e ci guardò con sguardo serio.
"Buongiorno" disse semplicemente.
"Facci entrare!" Esclamò Nicolò
"No ragazzi, dobbiamo scendere che è tardi" rispose il ragazzo
"Alessandro, ho detto facci entrare e non voglio ripeterlo" insistette Nicolò
"E io ho già detto di no" rispose a tono Ale
"Calma, calma, calma" mi intromisi "Ale possiamo entrare per favore solo cinque minuti" continuai cercando di far regnare la calma.
"So già cosa dovete dirmi" sottolineò lui
"Perfetto, puoi anche saperlo ma il motivo per cui siamo qui è sapere il perchè" dissi
"Mi promettere che manterrete la calma?" Chiese lui
"Si" risposi
"Certo" rispose Fede
"Non te lo prometto" commentò Nico.
Alessandro alzò gli occhi al cielo e ci fece passare dalla porta, l'ultimo dei tre ad entrare fu Federico che la chiuse e avvicinandosi a noi si appoggiò al muro della camera da letto di Jorginho e Ale mentre io e Nicolò ci sedemmo sul bordo del letto con Alessandro davanti a noi in piedi.
"Allora, perché hai lasciato mia sorella dopo ventiquattr'ore?" Domandò Nicolò.
"Penso che Martina vi abbia già dato tutte le spiegazioni del caso" sottolineò il ragazzo parecchio agitato.
"Non proprio" dissi
"Era troppo impegnata a prenderti a parolacce" commentò Nicolò.
"Ecco lo sapevo, mi odia!" Rispose il ragazzo mettendosi le mani sul viso.
"Beh mi sembra il minimo" disse Nicolò
"Ale, lei ci ha detto che è stato per Camilla, ma io e te abbiamo parlato molto di Marti so che da parte tua c'è un sentimento sincero, perché l'hai lasciata?" Domandai con tono calmo
"Perché..." disse il ragazzo, poi fece una pausa e cambiò l'impostazione della frase.
"A Martina non ho detto tutta la verità" disse lui
"Non è una cosa buona da dire davanti a suo fratello" sottolineò Nicolò
"E quale sarebbe la verità?" Domandò Federico
"È vero, mi sono risentito con Camilla, mi ha scritto ieri mattina all'alba" disse il ragazzo
"All'alba, non dorme?" Commentò Nicolò.
"Smettila bró dai, fallo parlare" gli disse Federico.
"Grazie" si rivolse Ale a Federico "mi ha scritto perché doveva dormi una cosa importante, parecchio importante" continuò Ale
"Cioè?" Domandai
"Ragazzi, non so come dirlo, non ci posso credere neanche io ma Cami è incita" disse Ale sorridendo
"Cosa? Incinta?!" Esclamammo tutto in coro
"Ecco perché ieri agli allenamenti eri così assente ieri" commentò Federico
"Aspetta e tu non hai detto a mia sorella che la tua ex è incita! E poi sei sicuro che è tuo?" Domandò Nicolò nervoso
"Sono più che sicuro, qualche giorno dopo che ci siamo lasciati ci siamo visti e l'abbiamo fatto, non ci siamo lasciati chissà quanto tempo due mesi appena" spiegò Alessandro
"Riformulo la domanda, tu quindi non hai detto a mia sorella che la tua ex è incinta Ale?" Domandò Nicolò alzando il tono di voce
"No le ho detto soltanto che io e Camilla ci siamo risentiti, dovevo metabolizzare la cosa" ammise Ale
"E perché l'hai lasciata?" Domandò Nicolò
"Perché io voglio dare una famiglia a questo bambino o a questa bambina che verrà" rispose a tono Ale
"Ma tu e Camilla non vi amate più" commentai
"Ludo, io credo di sì invece" disse Ale
"Come credi di si Ale, ma se dicevi di amare Martina!" Disse Federico
"Si io la amo ma amo anche Camilla, risentirla mi ha fatto ribattere il cuore e scoprire che aspetta mio figlio o mia figlia mia ha scombussolato, io amerò sempre Martina ma come la mia migliore amica se lei mi vorrà ancora nella sua vita ovviamente" disse Ale
"Conosco mia sorella e hai sbagliato con lei non nel lasciarla ma non dicendole tutto subito, avrebbe capito, noi siamo così mettiamo davanti a noi la felicità delle persone che amiamo anche se ci fa soffrire" disse Nicolò ed io mi sentii chiamata in causa
"Quindi tu e Camilla siete tornati insieme?" Domandai
"Ci stiamo riprovando" ammise Ale
"Beh allora auguri Ale" disse Fede
"Grazie Fede" lo ringraziò il ragazzo
"Devi parlare con Martina" dissi fredda "dovevi essere onesto con lei subito" aggiunsi
"Scusatemi" disse lui dispiaciuto
"Non devi dire scusa a noi" commentai infine
"Chiamala adesso" lo incitò Nicolò.
"Lo farò" rispose il ragazzo
"Va bene" disse Nico
"Capisco che siete scossi, Martina è vostra sorella ma sappiate che io a lei ci tengo davvero tanto e anche a voi due, Ludo tu sei un'amica fantastica e anche tu Nico, inoltre siamo compagni di squadra anche al di fuori della nazionale voglio continuare ad avere il bel rapporto che abbiamo" disse Ale in modo sincero
"Ale io ti voglio bene a prescindere dalla notizia ma sappi che al momento penso al benessere di Marti, non ti odio anzi sono fiera del fatto che hai preso questa gravidanza bene e che vuoi essere un padre presente ma dall'altra parte c'è Martina" dissi
"Ha già detto tutto lei" concordò con me Nicolò
"Vi capisco" concluse il ragazzo.
Io e Nico ci guardammo e ci alzammo in piedi, ed infine seguiti da Federico uscimmo dalla stanza di Ale

*ALESSANDRO POV'S*
I ragazzi uscirono dalla mia stanza, queste giornate sembravano assurde, non potevo credere che nel giro di qualche mese sarei diventato padre.
Io e Camilla siamo stati insieme tanti anni, negli ultimi mesi per via del troppo lavoro di entrambi la discordia si è messa tra di noi ma l'attrazione era i due era tale che anche avevamo preso la decisione di lasciarci fino all'ultima volta che ci siamo visti facemmo l'amore ed è li che il frutto di questa storia d'amore prese vita.
Io e Martina siamo molto amici da quando Nico ed io siamo compagni di squadra, c'è sempre stato qualcosa di Marti che mi ha sempre attratto, è stata la mia miglior confidente e amica e nell'ultimo periodo ho capito di provare qualcosa per lei, qualcosa di bello e vero, io non volevo illuderla pensavo di aver superato la storia con Cami ma quando mi scrisse iniziai a ripensare tutto e quando mi ha chiamato per dirmi della gravidanza il mio cuore è esploso di gioia, io voglio bene a Martina e non voglio che soffra anche se so che sto per farle tanto male ma so che più avanti capirà, voglio dare a questo nascituro una famiglia unita ed è quello che avrà.
Presi il cellulare e chiamai Martina.
"Pronto" disse lei con la voce rotta
"Ei" risposi
"Dimmi Alessandro, cosa vuoi?" Domandò
"Marti devo dirti la verità, anche se so che mi odierai" dissi
"Quale verità?" Domandò lei
"Non ti ho lasciato semplicemente perché Cami è tornata nella mia vita" dissi
"E per cosa?" Domandò lei
"Marti" feci una pausa "Cami aspetta un figlio, mio figlio" dissi
In quel momento Martina non rispose, dopo qualche attimo di silenzio le dissi: "ci sei?"
"Si, scusa ma è stata una botta"ammise lei
"Lo capisco, lo è stato anche per me" dissi
"Perché non mi hai detto nulla subito?" Domandò lei
"Perché non ne ho avuto il coraggio" ammisi
"E adesso ti è venuto tutto insieme?" Chiese lei
"Mi hanno aiutato a riflettere" lei mi bloccò
"Immagino chi, Ludo e Nico" disse
"E anche Federico" ammisi
"Ale" disse lei
"Marti non avrei voluto che finisse così" ammisi
"Lo so e capisco che vuoi dare una famiglia a questo bambino o a questa bambina" disse lei
"Esattamente" dissi
"Ma non puoi aspettarti che io sia felice" rispose lei
"Lo so" ammisi
"Grazie per essere stato sincero, ciao Ale" disse lei chiudendo la chiamata senza farmi finire di parlare.

*LUDOVICA POV'S*
"Non posso credere che Camilla sia incinta" disse Nico cliccando sul pulsante per fare arrivare l'ascensore
"È una cosa bellissima ma mi dispiace per Marti" ammisi
"Le passerà, la conosciamo" commentò Nicolò
"Lo so" dissi
"Infondo nemmeno hanno iniziata a stare insieme lei non si è nemmeno innamorata, certo era invaghita ma meglio adesso che tra qualche mese" disse Nicolò
"Io concordo con te bró" si aggiunse Federico.
Salimmo in ascensore e arrivammo in hall dove tutti i ragazzi tranne Ale erano presenti.
"Dove siete stati?" Domandò Manuel venendo verso di noi insieme a Thessa
"In camera" mentì Nicolò
"Beh non sapete la novità allora, il mister ci ha dato il pomeriggio libero" disse Manu
"Allora si dorme!" Esultò Nicolò
"Ludo ti va un po di shopping tra ragazze?" Domandò Thessa
"Ovvio che mi va" ammisi
"Fede tu ti unisci al torneo di Ping pong?" Domandò Manuel ridendo
"Ci sto" rise Fede
"Nico?" Chiese Manuel
"Mhm no io dormo" rise Nicolò
"Oh certo che siete fissati tu con il ping-pong e tu sei talmente pigro che sei fissato con il letto" presi in giro Nico e Manuel e ci incamminammo verso il pullman.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora