Pt: 134

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"Abbiamo vinto!" Urló il mio migliore amico abbracciandomi.
"Si!" Esclami
Federico mi guardò dopo aver sciolto l'abbraccio con Nicolò.
"Ci siamo riusciti" disse attirandomi a se
"Siete stati bravissimi!" Esclamai stringendolo.
La festa dal campo si spostò nello spogliatoio, i ragazzi erano euforici, cantavano, ballavano e bevevano, la felicità era tale che il tempo sembrava essersi fermato e come dei bambini instancabili continuarono a fare baldoria sul pullman. Cantavano le canzoni che faceva passare Lorenzo dalla sua cassa, sia quelle napoletane, che quelle italiane. Quando passò notti magiche non riuscimmo a tenere le urla, Matteo fece delle storie con il telefono, non so cosa ne sia venuto fuori, eravamo un po alticci, lui teneva persino una birra in mano. Eravamo felici, felici per davvero.
Arrivati sull'aereo l'equipaggio fece un lungo applauso ai ragazzi ancora euforici e infine partimmo.
Inutile dire che durante il volo l'entusiasmo si smorzò, erano talmente stanchi che crollarono più o meno tutti, io ero tra Nico e Fede e avevo entrambe le loro teste appoggiate sulle mie spalle, erano in sonno profondo e ne approfittano per fargli dei piccoli abusi, feci delle storie dove gli mettevo in viso dei filtri assurdi. Li amavo, anzi li amo così tanto, sono la parte migliore di me insieme a Marti e non potevo desiderare persone migliori nella vita.
Arrivati in Italia i ragazzi si svegliarono, avevano dormito per tutto il viaggio e adesso erano carichi per fare festa dall'aeroporto all'hotel di Coverciano.
Ennesimi canti la questa volta quella stravolta ero io, mi accoccolai tra le braccia di Fede e cercai di dormire un po.
"Piccola siamo arrivati in hotel" mormorò Federico dolcemente svegliandomi.
"Mhm, di già" mi lamentai
"Eh si" sorrise il ragazzo.
"Mi prendi in braccio?" Gli chiesi con gli occhi chiusi, anche se Federico era fisicamente distrutto non se lo fece ripetere due volte, mi prese come una principessa e mi portò direttamente in camera.
Quando fummo davanti la porta Fede faticò un po a recuperare la chiave, mi guardava e continuava a sorridere.
"Ti amo lo sai?" Gli dissi
"Ti amo anch'io immensamente" rispose lui sorridendo.
Entrati in camera mi adagiò dolcemente sul letto.
"Principessa adesso è pronta per dormire" scherzò dolcemente lui.
"Prima una doccia" sottolineai
"Sai, domani non ci alleneremo solo nel pomeriggio, tuo padre ci ha comunicato ciò sul pullman mentre dormivi" disse Federico.
"Quindi possiamo dormire?" Chiesi con gli occhi pieni di gioia
"Si" rise lui.
"Vado a fare la doccia allora!" Esclamai.
"Va bene" sorrise lui maliziosamente.
Entrai in bagno e tolsi i vestiti che lasciai all'angolo della stanza.
Subito dopo entrai in doccia.
L'acqua calda mi toccava delicatamente la pelle e una sensazione di rilassamento totale mi avvolse.
Chiusi gli occhi e mi lasciai travolgere da quella sensazione, l'aria era diventata umida per via del calore dell'acqua, aprii gli occhi e vidi la maniglia della porta girarsi.
"Si può?" Domandò piano Federico.
"Certo" dissi
"Stavo pensando che volevo fare una doccia anch'io" disse lui togliendosi i vestiti.
"Qui c'è tanto spazio" dissi io con tono malizioso. Federico fu velocissimo a svestirsi e pochi secondi dopo la mia ultima frase entrò in doccia.
Il getto dell'acqua calda iniziò a bagnare anche lui e con le mani umide e calde prese il mio viso bagnato tra le mani e iniziò a baciarmi con passione, l'attrazione tra me e Federico era tanta, fin dal primo giorno ci sentimmo come due calamite, Federico Fede qualche passo avanti e la schiena si appoggiò al muro umido.
"Sei la cosa più bella che potesse capitarmi nella vita" sussurrò al mio orecchio per poi mordicchiare il lobo e scendere verso il collo.
"Sei l'amore della mia vita Federico" risposi seria. Federico mi guardò un instante e sorrise.
Poi mi bació di nuovo con passione.
La situazione cominciava a farsi sempre più eccitante, mi chinai di scatto.
"Che stai facendo?" Domandò Federico anche se sapeva perfettamente cosa stessi per fare.
"Sssh" dissi zittendolo e iniziando.
Alzai gli occhi per vedere la faccia di Fede, inutile dire che aveva gli occhi al contrario e in viso era super rilassato.
"Ti voglio" disse con voce rotta lui.
"E prendimi allora" dissi maliziosamente.
Federico mi appoggiò le mani sulle spalle.
"Non è facile se fai così" disse tra una presa di fiato e un'altra.
Io sorrisi maliziosamente e mi alzai, Fede non mi diede nemmeno il tempo di mettermi dritta che mi voltò velocemente.
"Fede, non abbiamo" dissi ma non terminai la frase perché la sua mano mi tappò la bocca.
"Starò attento" disse con tono dolce e malizioso allo stesso tempo.
Quando Federico usava quel tono di voce mi mandava in tilt. Mi chiami leggermente e iniziammo a fare l'amore, appoggiai una mano al muro e Fede intreccio la sua alla mia.
Era una sensazione stupenda, eravamo pieni di voglia entrambi, era violento in parte ma anche pieno di amore. Quando finimmo Federico prese il bagnoschiuma sulla piccola mensola e se lo mise sulle mani. Iniziò a passarlo sul mio corpo e io feci lo stesso. Finita la vera doccia uscimmo e ci asciugammo, eravamo entrambi parecchio soddisfatti e rilassati.
"Che palle adesso devo asciugare i capelli, li ho tutti bagnati" mi lamentai
"Beh per un amore mille pene no?" Domandò lui ironicamente.
"Beh, peccato che sono quasi le quattro del mattino" commentai.
"Mettiamo il pigiama, laviamo i denti e te li asciugo io" disse lui.
"Davvero?" Domandai sbalordita.
"Fila a mettere il pigiama altrimenti me ne penso" rise lui.
"Ai suoi ordini" Risi, io indossai il pigiama e Fede si limitò ad inossare un pantaloncino grigio.
"Avanti dai" disse lui attaccando la spina alla presa.
Federico iniziò ad asciugarmi i capelli ed io feci una storia.
"Smettila con ste cazzate" rise
"Anti social" mi lamentai alzando gli occhi.
"Gne gne" mi imitò lui.
"Ecco ora devo togliere l'audio" Risi
"Meglio" scherzò lui.
Qualche minuto dopo Federico finì di asciugarmi i capelli e ci fiondammo a letto.
"Che giornata!" Sbuffo Federico
"Bella almeno" precisai
"Si ma ho avuto una paura fottuta di non stare così con te durante la notte e di diverti rincorrere per spiegarti la situazione" disse sincerante Fede.
"Nhaaa" dissi accollandomi a lui.
"Si, nhaa" mi imitò di nuovo lui ridendo
"Ti ho detto che sto cercando mi maturare" puntualizzai.
"E ciò mi rende felice" rispose lui.
"E poi tu non ti libererai mai più di me" dissi chiudendo gli occhi.
"Vale lo stesso piccola Ludo" rispose lui, poi mi bacio sulla testa e abbracciati ci addormentammo.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora