Pt: 148

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Che ansia che si respirava nell'aria, sia i tifosi dell'Inghilterra che quelli dell'Italia avevano tutti il fiato sospeso, Federico e il resto della squadra non toglievano gli occhi dal campo, era tutto racchiuso in quell'ultima parata di Giggio.
Ed ecco il fischio dell'arbitro, il giocatore dell'Inghilterra parte, calcia il pallone ed il tempo sembrava come se si stesse bloccando, andava tutto a rallentatore nella mia testa, Giggio con gli occhi seguì la direzione della palla, sentivo da qui la pressione che aveva addosso e la grinta e voglia di vincere che aveva ed eccolo che con fermezza si lancia su quella sfera rotante e la prende. Poi un boato, la gioia, i ragazzi che scappavano verso il campo e quelli in campo che correvano verso Giggio, era strano, sembrava non avesse capito, ma quando vide i ragazzi attaccarsi alla sua schiena penso che capì tutto e fece un urlo liberatorio. Non potevo crederci eravamo i campioni d'Europa.
I ragazzi urlavano, si abbracciavano, piangevano dalla gioia, lo stesso io.
"Abbiamo vinto cazzo!" Urló Martina abbracciandomi
"Non ci posso credere!" Urlai stringendola.
Vendevo da lì mio padre in campo con i ragazzi, urlavano tutti quanti gioivano, erano così felici e pieni di gioia.
Durante il momento della premiazione gli inglesi si tolsero con rabbia e delusione le medaglie che gli stavano mettendo al collo, mentre il primo di noi a salire sul palco con le sue stampelle e con gioia e fierezza fu proprio Spina, che gioia vederlo in quel momento e pian piano tutti di fila dietro a lui.
Florenzi salutò la mamma in telecamera, sorridevano tutti. Federico teneva sulle spalle la bandiera italiana e baciò persino la coppa. Ed infine tutti quanti insieme sollevarono la tanto desiderata, voluta, sperata e sognata coppa.
Dopo quel momento le telecamere si spensero e corsi sul campo per festeggiare con i miei amici.
"Andiamo!" Urlai prendendo Martina per mano e portandola con me.
La prima persona che trovai davanti a me era Matteo, a torso nudo con un pezzo di rete della porta fra le mani.
"Ricordino?" Gli chiesi
"Oh si" rise lui abbracciandomi.
"Sono così fiera di voi" gli dissi
"Grazie piccolina" disse Matteo prendendomi in braccio e facendomi fare un giro.
"Vai adesso corri dal tuo Fede" disse Matteo urlando dalla gioia, Marti nel frattempo andò ad abbracciare Ale.
Raggiunsi Fede, mi dava le spalle e con gioia urlava a Siri "Chiama mamma" lo abbracciai forte e lui si voltò dandomi un bacio super appassionato, poi si staccò.
"Mamma" disse io sentii urlare la mamma di Federico dal cellulare lui si allontanò un momento per parlare con sua mamma e mi fece cenno con il dito.
"Ludo!" sentii papà alle mie spalle
"Te l'avevo detto che ne uscivamo vincitori!" Urlai abbracciandolo, durante l'abbraccio con papà guardavo gli altri saltare, urlare, piangere dalla gioia e parlare con i loro affetto. Manuel ad esempio era letteralmente disteso sul verde campo e stava facendo una videochiamata con Thessa.
"Sono fiera di voi" dissi a papà
"Sono così felice" rispose lui
"Mister posso rubargliela un attimo?" Chiese Nico a mio padre.
"Certo" sorrise papà lasciandomi ed abbracciai il mio migliore amico.
"Sei felice?" Gli chiesi
"Felice? Felice? Sono al settimo cielo! Abbiamo vinto" urlò
"Ed io non potrei esserne più fiera" dissi
"Ci hai portato bene" disse Nic
"Ma dai non sono stata mica io! Avete fatto tutto voi! Siete stati fantastici" dissi ancora tra le braccia di Nico.
"Grazie Fragolina ma senza di te questa esperienza non sarebbe stata la stessa" mi bació in fronte il mio migliore amico.
"Posso adesso io?" chiese Federico venendo verso di noi.
"Amore!" Urlai e gli saltai letteralmente in braccio.
Federico mi strinse e mi bació, poi sorrise, poi mi bació ancora.
"Ti amo!" Urló lui
"Anch'io" risposi sorridendo
"Abbiamo vinto cazzo!" Esclamò Federico
"Siete stati bravissimi amore sono così felice" dissi. Non avevo mai visto Federico così entusiasta, gli occhi gli brillavano e non smetteva di sorridere.
Poi Fede mi appoggiò a terra e prendendomi per mano mi tirò con se ed iniziammo a correre.
"Dove andiamo?" Gli chiesi
"Corri e basta" rispose lui con la medaglia che gli balzava sul petto.
Ci fermammo in uno degli innumerevoli corridoio all'interno dello stadio. Mi bloccò al muro e mi bació appassionatamente.
"Ti amo Ludo, ti amo, ti amo" disse pieno di gioia
"Anch'io ti amo" risposi sorridendo
"Sei tutto per me tutto!" Disse guardandomi negli occhi.
"Così mi fai arrossire" dissi
"Ancora? Abituati perché non ti libererai mai di me, ti amo!" Urló lui. Federico era davvero euforico.
"Piccioncini a festeggiare!" Urlarono Bonucci e Chellini passando a fianco a noi.
"Arriviamo" rispose Federico.
Federico mi bació ancora e mi prese come una sposa portandomi poi negli spogliatoi.
I ragazzi urlavano, cantavano e bevevano birra.
Nicolò e Matteo fecero persino un video divertente.
"Ma Perché non hanno vinto loro?"   Disse Matteo
"Perché sono gelosi!" disse Nico
"Perché sono gelosi, invidiosi!" Dissero in coro ridendo.
Stavo vivendo una delle notti più belle della mia vita insieme alle persone che più preferivo al mondo. Questo per me però voleva dire far anche i conti con la mia nuova vita, con ciò che mi aspettava, non vedere questi pazzi ogni giorno sarà difficile ma so che ci saranno sempre me.
Partimmo da Londra in direzione Coverciano quella sarebbe stato la nostra ultima notte in hotel perché domani andremo diretti a Roma.
Nicolò indossava i suoi occhiali da sole sull'aereo, tutti ridevano, io mi tenevo stretta a Fede. Purtroppo salutammo Martina e la sua famiglia subito dopo lo stadio poichè trascorrevano la notte a Londra per ripartire domattina per la Sardegna e la cosa mi rattristava ma presto l'avrei rivista e ciò mi consolava.
Atterrati a andammo diretti in hotel. Era molto tardi quindi dopo un abbraccio generale e le ultime urla di gioia andammo tutti rispettivamente nelle nostre stanze.
"Ultima notte qui" dissi a Federico chiudendomi la porta alle spalle.
"Quante cose sono successe in questa stanza" disse lui
"Tante" risposi, Federico si avvicinò a me si tolse la medaglia che aveva ancora al collo e la mise al mio.
"Ti amo" sussurrò "e questa è anche tua" sorrise lui poi ed io baciai quel magnifico sorriso

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora