Pt: 129

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Io e Federico prendemmo un taxi che ci porto dritti da Margherita
"Thank you" disse Federico pagando l'uomo.
Entrammo dentro il negozio di Margherita e lei ci accolse con un caloroso abbraccio, Margherita continuava a guardare la pota, fissava quest'ultima nella speranza che entrasse Nicolò.
"Non è venuto con noi" le dissi
"Immaginavo" rispose lei selezionando alcuni vestiti per me.
"Ma fammi capire una cosa, non vi siete sentiti?" Le chiese Fede con molta gentilezza.
"Non ci sentiamo da un paio di giorni" ammise lei con sguardo triste.
"È una testa di cazzo" dissi seria
"Non dire così" commentò lei
"No lo dico invece! È un coglione!" Dissi nervosa
"Avrà i suoi motivi" disse lei passandomi i vestiti.
"Per ora è un periodo no per lui" commentò Federico.
"Ma lo è anche per me Fede! Come se non sapessi perché sta così, io mi sono innamorata di Nicolò e so che anche lui prova qualcosa per me ma ha questa percezione così drastica della distanza che uccide i suoi sentimenti" disse lei rabbiosa bei confronti del mio migliore amico.
"E tu, saresti disposta a vivere questa cosa a distanza?" Domandò Federico alla ragazza
"Sinceramente si, perché a differenza sua io mi sono innamorata perdutamente" disse lei.
"Adesso basta pelare di quel coniglio ne va a provare i vestiti Ludo, i camerini sono di la" continuò Margherita.
Inizia a cambiare gli abiti in modo molto veloce, nessuno di essi però mi convinceva abbastanza fin quando non provai un vestitino rosa non troppo corto tappezzato di brillanti, era molto elegante ma allo stesso tempo aveva un pizzico di appariscenza.
"Wow" disse Federico vendendomi addosso quel vestito.
"Sapevo che avresti scelto questo!" Esclamò Margherita entusiasta.
"È bellissimo!" Dissi
"E adesso le scarpe, che misura hai il piede?" Mi chiese Marghe
"Trentotto" risposi.
Margherita andò verso la parte scarpe del negozio e qualche istante dopo tornò con una scatola fra le mani.
"Provale!" Mi sollecitò la ragazza e così feci.
"Sei splendida" commentò Federico, lo guardai e sorrisi. Improvvisamente la porta del negozio si aprì.
"Nico!" Esclamò Margherita
"Oh ehm sei in compagnia, non disturbo, anzi sai che c'è vado" disse impacciato il ragazzo.
"No resta" lo supplicò la ragazza.
"Si noi stavamo andando via" disse Federico, poi mi guardò e con gli occhi mi fece cenno di andarmi a cambiare d'abito.
Corsi ai camerini e mi cambiai di fretta e furia per poi avvicinarmi alla cassa con ciò che avevo scelto di prendere.
"Quanto ti devo?" Chiesi a Margherita
"Le scarpe te le regalo io, il vestito" Margherita non finì di parlare che Federico la bloccò.
"Pago io" disse il ragazzo.
"No Fede!" Esclami
"Sta zitta e va di la" continuò imperterrito Federico.
"Va bene" mi arresi "grazie amore" continuai dandogli poi un bacio sulla guancia.
"Quanto siete  carini!" Commentò Margherita "vorrei anch'io una storia bella come la vostra" proseguì lei guardando Nicolò.
Mentre Federico procedeva con il pagamento del vestito io mi avvicinai a Nic.
"Che ci fai qui?" gli chiesi
"Dovevo parlare con lei" rispose
"Che coraggio! Non la cerchi da giorni e poi sbuchi qui a metterle sempre più confusione in testa" dissi ferma
"Fatti i cazzo tuoi Ludo" disse piano Nicolò.
"No, non me li faccio perché lei sta soffrendo, perché tu stai soffrendo e perché cazzo! Se stai male tu, sto male anch'io, sei il mio migliore amico Nicolò e non posso vederti così" ammisi
"Lascia fare a me" disse soltanto.
"Perfetto Marghe, allora noi andiamo grazie mille" la salutò Fede.
"Grazie davvero" le dissi io abbracciandola subito dopo.
"Grazie a voi e a presto" disse infine lei ed io e Fede uscimmo dal negozio.

*NICOLÒ POV'S*
"Finalmente soli" commentai
"Era meglio quando c'erano Ludo  e Fede" rispose fredda lei.
"Ah si?" Domandai avvicinandomi alle sue spalle
"Nicolò togliti" rispose duramente lei
"È questo quello che vuoi?" Le sussurrai all'orecchio.
"No, non è questo quello che voglio assolutamente! Ma sono stufa!" Esclamò lei facendo qualche passo in avanti in modo tale da distanziarsi.
"Non ti capisco" commentai.
"No Nico sono io a non capire te, mi piace cazzo! E so che io piaccio a te ma sono stufa di scopare e basta" disse furiosa.
"Io non la voglia una relazione a distanza" dissi fermo.
"Lo so e allora anche se mi piange il cuore a dirlo, esci dal mio negozio, esci dalla mia vita" Urló lei con le lacrime agli occhi.
"No Marghe aspetta" dissi
"Vattene Nicolò!" Urló lei
"Ti prego troviamo una soluzione" dissi avvicinandomi a lei.
"Che soluzione vuoi trovare! Non ci sono soluzioni!" Urló lei
"Ti prego" dissi avvicinandomi ancora.
"Vattene ho detto!" Urló lei piena di rabbia.
Feci qualche passo indietro e misi le mani sulla maniglia della porta, la aprii.
"Vaffanculo" disse lei piano. Io non risposi uscii semplicemente dal suo negozio.

*LUDOVICA POV'S*
"Pronta" dissi a Federico agitando i capelli
"Wow" disse semplicemente lui
"Sono carina?" Domandai al ragazzo
"Sei splendida" rispose lui prendendomi per i fianchi.
"Esagerato" risposi sorridendo.
"No per niente" disse serio guardandomi negli occhi e successivamente squadrandomi tutta.
"Che c'è?" Domandai sorridendogli
"C'è che non mi va più di uscire" disse lui con voce maliziosa.
"Ah si?" Gli chiesi
"Si" sorrise lui per poi avvinghiarsi sul mio collo. Federico iniziò a baciarlo ed i brividi mi percorsero lungo la schiena.
"Fede dai dobbiamo andare" dissi con voce rotta.
"Cinque minuti" sussurrò lui tra un bacio sul collo e un altro.
"Dai Fede" mormorai
"Ti sta così bene questo vestito che ho così tanta voglia di toglietelo" disse sorridendo maliziosamente.
"Andiamo dai" dissi spingendolo piano e sorridendo.
"Ok andiamo" disse lui alzando gli occhi al cielo.

*NICOLÒ POV'S*
Restai all'angolo della strada circa mezz'ora prima che Margherita percorresse quel tratto.
"Marghe aspetta!" Esclamai bloccandola
"Sei ancora qui? Vattene ti ho detto" disse lei
"No non me ne vado" insistei
"Invece si Nico, levati" disse lei scansandosi.
"All right?" Domandò una donna che stava attraversando la strada.
"Yes" rispose Margherita
"Yes i am her boy-friend. We had a fight" risposi
"Is a friend not boyfriend" disse Margherita ma la signora era già andata via.
"Hai finito di intrattenermi posso andare?" Domandò
"No aspetta" dissi
"Fottiti Nicolò" rispose, iniziò a camminare ed io rimasi impalato, non potevo perderla, non volevo.
"Margherita io ti amo!" Urlai, lei si fermò di colpo.
Iniziai a correre e la raggiunsi.
Quando fui alle sue spalle lei si voltò.
"Peccato che quello che dici e quello che dimostri siano due cose diverse" disse
"Io" dissi semplicemente poi mi fermai
"Tu cosa?" Disse lei nervosa.
"Lo sto per ammettere ad alta voce cazzo" pensai.
"Io ho paura Margherita, una paura fottuta di questa distanza. Mi sono affezionato a te, non voglio perderti, mi hai fatto innamorare di te e pensare che ci conosciamo da quando eravamo due bambini." Dissi ma lei mi bloccò
"In realtà tu mi sei sempre piaciuto ma avevi occhi solo per Ludo" disse.
Io Risi e proseguii: "fammi finire, non voglio chiederti di cambiare vita, perché qui hai i tuoi amici, il tuo lavoro e io ho lo stesso a Milano è una cosa a distanza so che inizierebbe bene e finirebbe male, quindi per questo ti dico che ho fottutamente pura, perché iniziarla vorrebbe dire perderti" dissi
"Nicolò manda a quel paese la paura, troveremo un modo, io ti amo e tu hai detto di amarmi, non stando insieme, non sentendoci, stimo solo peggio, diamo il peggio di noi, quindi perché continuare a fare così, buttiamoci e poi si vedrà, io mi impegnerò a farlo, devi decidere tu adesso" disse lei seria.
Presi un respiro pronto, la guardai negli occhi, quegli stessi occhi che aveva da bambina, pieni di speranze, speranze che riguardavano noi, sorrisi e poi dissi: "ok mi butto"
"Seriamente?" Disse lei scioccata come se si fosse già arresa prima della mia risposta
"Si sono serio, sei la mia ragazza" dissi, lei sorrise ed io infine la baciai. Finalmente ero sereno e adesso sono certo che tutto proseguirà liscio.

*LUDOVICA POV'S*
"Vado a chiedere di farci chiamare un taxi" dissi a Federico.
Avvicinandomi al bancone sentii una ragazza urlare con il receptionist
"Try to solve the problem" disse furiosa la ragazza, più mi avvinavo più lei si faceva chiara, più mi avvicinavo più le mie certezze erano esatte.
"Hi miss Mancini" disse il secondo receptionist
Io non guardai la ragazza ma sapevo che non avrei più retto.
"Hi, would you please call a taxi?" Chiesi gentilmente all'uomo. Improvvisamente la ragazza rise.
A quel punto mi voltai.
"Finalmente ci rincontriamo" disse Benedetta con un sorrisetto beffardo.
"Il piacere è tutto tuo" le risposi   facendo un finto sorriso.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora