Pt: 34

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"Allora andiamo a ballare?" Domandò entusiasta Martina
"Qualcuno ha detto ballare?" Parlò alle nostre spalle Lorenzo
"Ora che c'è il mio compagno di bevute possiamo andare" dissi prendendo quest'ultimo sottobraccio.
"Go lady go" rispose lui
"Già sei carico, ti adoro" dissi.
Arrivati in discoteca prendemmo il solito prive per stare più comodi.
"Ragazzi ordiniamo da bere!" Urló Ciro per via della forte musica
"Io propongo una cosa, capitan Chellini offre" Urló Giggio
"Ma perché sempre io" rise Giorgio
"Perché è il peso di essere capitano" rispose Jorginho e Leo rise
"Io non riderei se fossi in te, tu sei il vice capitano e offri il secondo giro" sottolineò Giggio
"Seguite la scala gerarchica?" Domandò Giorgio
"Si" rise Giggio
"Ottimo, mi sa che i primi due giri toccano si vecchietti" disse Leo battendo le mani sulle spalle di Giorgio.
I due si allontanarono per ordinare da bere per tutti e appena tornarono iniziammo a ballare.
"Ho bisogno di un po di alcol" dissi a Nico
"Eccolo che arriva" disse indicando al cameriere. Tutti prendemmo un bicchiere in mano e Giorgio fece un breve discorso.
"Brindiamo a questo nuovo incontro che ci aspetta, spacchiamo ragazzi, verso la coppa"Urló
"Verso la coppa" rispondemmo tutti in coro.
La serata dopo il Brindisi prese il verso giusto, iniziammo tutti a ballare, bere, ridere e scherzare. Io e Lorenzo eravamo suppongo i più brilli a forza di tequila, con Lorenzo mi divertivo tantissimo, era il compagno perfetto per divertirsi.
"Ho voglia di ballare con te" dissi all'orecchio a Fede
"E balliamo" mi incitò lui maliziosamente, iniziammo a ballare fino a quando il ballo non si fece più spinto.
"Ei signorina calmiamoci" disse maliziosamente lui
"Non mi va di calmarmi" gli risposi
"Poi non lamentarti se qualcuno ci guarda" mi rimproverò lui
"Sai che c'è, non mi importa" ammisi, Federico mi prese la mano e mi mise faccia a faccia con lui.
"È l'alcol che parla al posto tuo" disse
"No Federico" risposi
"Io dico di sì" mi stuzzicò.
"Ei Ei Ei cosa succede qui?" Chiesa Jorginho arrivando.
"Niente stavamo solo parlando" si giustificò Federico
"Mhm sarò anche ubriaco ma c'è chimica nell'aria" disse sorridendo il ragazzo, io e Fede non rispondemmo restammo semplicemente in silenzio.
"Uh! Idea! Potremmo fare un gioco" disse entusiasta Jorginho
"Che gioco?" Domandai
"Obbligo, verità o bevi" disse
"Ci sto" dissi ridendo
"Anch'io" rispose Fede.
"Perfetto andatevi a sedere sul divanetto che recluto un po di gente" disse infine il ragazzo.
Stavo per indirizzarmi verso il divanetto del prive ma Fede mi fermò tirandomi il braccio
"E se ci obbligano a fare qualcosa insieme?" Domandò
"Puoi sempre bere" risposi secca
"E se mi obbligano a fare qualcosa con Martina o a te con qualcun altro?" Domandò ancora
"Puoi sempre bere" risposi ancora
"Ok" disse infastidito
"Se mi proporranno di fare qualcosa con te io la faccio" dissi maliziosamente
"Buono a sapersi" sorrise il ragazzo.
Io e Fede andammo verso i divanetto e qualche secondo dopo arrivarono Jorginho seguito da Ciro, Lorenzo, Martina, Nicolò, Giggio, Giorgio, Leo, Teo, Manuel e Ale.
"Gli altri?" Domandò Fede
"Alcuni tra poco tornano" rispose Giorgio
"Ah va bene" disse Federico, i ragazzi si accomodarono sui vari divanetti intorno al tavolino che Jorginho stava accuratamente riempiendo di bicchierini di shots da riempire con una bottiglia presente dentro il secchiello porta ghiaccio con tanto di luci.
"Iniziamo, ma prima facciamo che sarà la sorte a decidere chi fa l'obbligo e chi lo decide" disse Jorginho prendendo una bottiglia d'acqua vuota, mise la bottiglia nell'unico angolo rimasto vuoto del tavolino e la fece girare.
"Ok Giggio decide per" disse facendo girare di nuovo la bottiglia.
"Martina!" Esclamò il ragazzo
"Mhm.. pensi che qualcuno che sta giocando sia carino?" Domandò Giggio
"Si" ammise la ragazza, Nicolò la fulminò subito con lo sguardo.
"Mio fratello ovvio" proseguì lei
"Così non vale" si lamentò il ragazzo.
"Andiamo avanti" disse Jorginho.
Il gioco andava continuando tra chi diceva verità, chi veniva obbligato a fare qualcosa di stupido e chi beveva.
"Ale a Federico" disse Jorginho
"Perché è finita tra te e Benedetta?" Domandò il ragazzo.
"Bevo, non mi sembra la sede giusta per parlarne" ammise semplicemente Federico
"Cosa ti offro" rise Jorginho
"Mhm, tequila sale e limone" rispose il ragazzo
"Pepiamo un po la cosa" sorrise Jorginho Poi continuò a parlare "Dato che ormai caro mio se single, metti limone e sale sul collo di una delle due ragazze" disse ridendo
"Ok" disse Fede lanciandomi un'occhiata, poi allungò le braccia e prese ciò che gli serviva.
"Avanti Ludo sposta i capelli" disse lui
"Io l'avevo detto che c'era chimica" disse soddisfatto Jorginho.
Io spostai i capelli dal collo e Federico delicatamente sfregò la fettina di limone sul mio collo, poi con il dito appiccicò i granelli di sale e infine prese lo shot in mano.
Federico bevve subito lo shot e poi mi ritrovai la sua lingua sul collo, in quel momento mi mancò il respiro per un millisecondo e mi vennero i brividi.
"Ludo tutto a posto?" Domandò Ale
"Si, benissimo" mentii con ancora i brividi lungo la schiena, Federico mi guardò e sorrise maliziosamente.
"Ok adesso tocca a.." disse Jorginho manipolando ancora la bottiglia che questa volta indicò Martina e poi me.
"Ludo! Allora cosa scegli"disse Marti
"Obbligo" dissi fiera
"Ti obbligo a baciare la persona che più ti piace in questa stanza, ovviamente per chi è sposato o fidanzato vale la guancia" sottolineò la ragazza. Gli sguardi di tutti erano puntanti su di me, guardai Federico alla mia sinistra e lo baciai.
Tutti i ragazzi emisero un grosso boato.
"Io l'avevo detto!!" Esclamò Jorginho,
"No vabe! Guardali" disse Leo
"È proprio sentito questo bacio" disse Giorgio
"Weeeee" disse Lorenzo urlando.
In quel momento ne io ne Federico ascoltavamo realmente i commenti dei ragazzi intorno a noi, era così bello poter vivere un momento del genere davanti a tutti, alla luce del sole, senza preoccuparsi di nulla.
"Ei ragazzi però ora staccatevi" disse Ciro ridendo.
"Ragazzi!" Continuò Manuel
"Li abbiamo persi mi sa" rise Jorginho.
Dopo quelle parole mi staccai da Fede e continuammo a giocare.
"Ludo non mi sento molto bene" disse Nicolò bianco in viso
"Che hai Nico?" Gli domandai
"Devo vomitare!" Disse il ragazzo balzando in piedi.
Nico corse verso il bagno e io mi alzai per andare da lui.
"Dove vai?" Domandò Federico preoccupato
"Nico sta male" risposi preoccupata io
"Andiamo" disse prendendomi la mano.
Io e Fede arrivammo al bagno stranamente vuoto, le porte erano tutte spalancate tranne una, io e Fede ci accostammo a quella porta da dove provenivano suoni di conati e appena sentii lo scarico bussai.
"Nico sono io apri" dissi con voce bassa, Nicolò aprì la porta e con voce dolce domandò guardando me e Fede "che ci fate qui?"
"Eravamo preoccupati per te brò" rispose Federico alla domanda
"Sto bene, grazie" disse lui sorridendo, io lo abbracciai e guardando i ragazzi suggerii di tornare in hotel.
Tornammo al prive dove i ragazzi stavano ancora giocando.
"Ragazzi noi andiamo" disse Nicolò
"Va bene noi stiamo ancora un po'" disse Lorenzo
"Marti dai andiamo!" Le ordinò quasi Nicolò
"Ma non mi va di andare adesso" rispose lei
"Dai Marti, Nico non sta tanto bene" le dissi, a quelle parole la ragazza balzò in piedi e si avvicinò al fratello.
"Che hai?" Domandò preoccupata
"Nulla, lo stomaco sottosopra, ho appena vomitato in bagno" spiegò il ragazzo alla sorella
"Si è il momento di andare" disse lei con tono preoccupato.
Arrivati in hotel ci salutammo all'interno del l'ascensore poichè le stanze si trovavano in piano diversi.
"Buona notte" gli augurammo io e Fede in coro
"Notte" risposero i due.
Io e Fede ci dirigemmo in camera mano nella mano, ed entrando in camera mi diede un delicato bacio.
"Finalmente soli" disse lui dolcemente

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora