Pt:26

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"Svegliatevi" urlò Nicolò
"Altri cinque minuti" dissi con gli occhi chiusi ancora abbracciata a Fede.
"Mhm!" Si lamento invece il ragazzo.
"Forza in piedi!" Urló di nuovo Nico.
"Ma che ti urli" dissi staccandomi da Federico
"Infatti bró fai piano" concordò con me Fede.
"È tardi, a lavarvi!" Disse serio il biondo.
"Vado io per primo" disse Fede alzandosi poi mi guardò e dopo avermi dato un piccolo, dolce bacio disse: "buongiorno"
"Buongiorno" risposi
"Meno smancerie e più velocità" disse Nico con tono cameratesco.
Federico andò a lavarsi e io feci cenno a Nicolò di sedersi accanto a me.
"Che ti prende?" Domandai
"Niente" disse secco
"Oh! Parlami" insistetti
"Niente Ludo" continuò lui
"Dai Nico, sei nervoso si vede" risposi io
"Ludo io voglio la tua felicità ma mettiti nei miei panni, mi da fastidio vederti dormire con lui" disse secco.
"Hai ragione" sussurrai io "non voglio che tu stia male" aggiunsi
"Ma non ci sto male, ora mica vado a piangere, semplicemente mi rode un po'" disse infine il ragazzo.
"Nico scusa davvero, sto così bene quando sto con lui che non ci penso a come potresti stare tu e adesso mi sento una merda per questo" sottolineai
"Non sei una merda, sono felice che lui ti faccia stare così bene" disse alzando le spalle Nicolò
"Mi perdoni?" Domandai
"Non c'è nulla da perdonare" disse il ragazzo e poi mi abbracciò.
"Non avete scopato vero?" Domando Nicolò sciogliendo l'abbraccio
"No ovviamente" dissi
"Menomale" fece un respiro di sollievo "ovviamente dovrò essere il primo a saperlo" aggiunse.
"Basta che non mi fai una sfuriata" precisai
"Prometto" disse infine.
"Allora va bene" risposi
"Che avete fatto ieri sera alla fine?" Domandò curioso Nicolò.
Io sbadigliai e poi risposi.
"Siamo andati a Forte dei Marmi" dissi con la voce impastata
"Wow" esclamò Nicolò
"Infatti siamo tornati tardissimo" sottolineai.
"Ragazzi io ho finito" disse Fede uscendo dal bagno con il completino già indosso.
"Vado e torno" dissi ai due.
Presi un pantaloncino di jeans e una semplice maglietta a maniche corte e andai a lavarmi.
Quando finii andai con i due ragazzi a fare colazione.
"Ho una fame!" Esclamai davanti a tutto quel ben di Dio.
Presi una fetta di torta al cioccolato, delle fette biscottate per farle con la marmellata e una tazza di cappuccino e andai a sedermi al solito tavolo.
"Buongiorno" dissi ai ragazzi presenti
"Buongiorno" risposero in coro loro
"Come ti senti?" Domandò Giggio preoccupato
"Sto bene perchè?" Domandai a mia volta.
"Nico ieri ci ha detto che hai vomitato e ti ha rispedita in hotel" disse il ragazzo, nel frattempo mi arrivo un calcio sotto al tavolo da parte di Nicolò.
"Oh già! Si è vero, ieri sono stata parecchio male. Ma una bella vomitata, una buona dormita ed eccomi come nuova" dissi
"Come nuova, insomma, hai due occhiaie" disse Lorenzo
"Post sbornia" cercai di giustificarmi.
Finita la colazione ci dirigemmo verso il pullman ma io fui letteralmente sollevata dale braccia da Ciro e Lorenzo.
"Che volete?" Dissi tondendo mentre i due mo tenevano sospesa in aria. Qualche istante dopo mi ritrovai nuovamente nella sala della colazione con i piedi per terra.
"Ragazzi dobbiamo andare!" Esclamai
"Lo sappiamo" dissero i due guardandosi e poi sorridendo
"Ma a noi non la dai a bere" disse Lorenzo
"Appunto davvero credevi che io e Lollo cascavamo alla bugia della sbornia?" Domandò sarcasticamente Ciro
"Allora sputa il rospo, che avete fatto te e Federico ieri sera?" Domandò Lorenzo curioso
"Magicamente eravate spariti entrambi" sottolineò Ciro
"Ok! Ok! Mi ha portata sul mare a Forte" dissi con sguardo sognante
"Wow!" Esclamò Lorenzo
"Serata romantica?" Domandò Ciro
"Molto ma abbiamo riso anche tanto , abbiamo fatto anche discorso seri e abbiamo dormito insieme abbracciati" dissi ai due curiosoni
"Ma quindi state insieme?" Domandò di nuovo Ciro
"Non ancora" risposi
"Ludo, tu lo ami?" Domandò secco Lorenzo
"Amare è una parola grossa" dissi "ma siamo sulla giusta strada" aggiunsi
"Che carini!" Esclamò Ciro
"Ok adesso che sappiamo di corsa al pullman o ci uccideranno" disse Lorenzo.
Ci mettemmo a correre tutti e tre e davanti le porte del pullman vidi Roberto nervoso.
"Si può sapere dov'eravate voi tre?" Disse serio papà
"Ci scusi mister" dissero i due in coro salendo di corsa sul pullman
"Scusa pà" dissi io
"Sali" disse lui alzando gli occhi al cielo e così feci seguita da lui.
Il pullman partì e ancora dovevo arrivare al posto dove solitamente mi sedevo con Nico, mi muovevo adagio per via dei barcollamenti del pullman, poi l'autista frenò di botto facendomi cadere addosso a Teo.
"Oh no!" Dissi alzandomi di scattò. Lui mi sorrise.
"Almeno sei atterrata sul morbido, meglio del pavimento del pullman" sottolineò il ragazzo
"Si dai" dissi andando verso il mio posto.
Appena mi sedetti accanto a Nicolò gli porsi subito una domanda.
"Se ne sara accorto?"
"Si me ne sono accorto" disse Federico facendo sbucare la sua testa dal sedile dietro il mio
"Cazzo" risposi.
Nicolò scoppiò a ridere rumorosamente.
"Sei uno scemo" dissi al biondo dandogli un leggero schiaffo sul braccio, poi mi voltai verso Federico.
"Sei arrabbiato?" Domandai
"Ovvio che no! Mica l'hai fatto a posto" sorrise il ragazzo
"Non credi che Berna ci stia sentendo?" Domandai
"Ha le cuffie tranquilla" disse lui indicandomelo
"Va bene" conclusi poi mi girai.
Arrivammo poco dopo in campo e papà spedì subito tutti i ragazzi in campo a riscaldarsi. Mancava davvero poco alla prossima partita, eravamo tutti così emozionati, Roberto  poi più di tutti.
"Ei Rob" dissi avvisandomi a lui
"Non mi chiamavi Rob da quando avevi 16 anni e dal Roby di Hanna Montana sono diventano Il papà Rob in piena adolescenza" disse lui
"Già" sorrisi io
"Come sei cresciuta Ludo" disse lui abbracciandomi
"E tu stai invecchiando" dissi io
"Il tempo vola" sottolineò lui
"Lo so" dissi terminando l'abbraccio.
"Cosa posso fare per te oggi?" Domandai
"Nulla stai solo qui con me e valuta, vorrei anche dei tuoi consigli per la prossima partita" disse
"Davvero?" Domandai incredula ed entusiasta
"Si certo" disse papà
"Adoro!" Esclamai.
Iniziai a guardare più da vicino i ragazzi, valutavo le loro prestazioni insieme a papà ma i miei occhi erano rivolti per lo più ad uno di loro.
Innamorarsi è davvero una grande cosa, non credo di essere già innamorata di Federico ma manca davvero così poco. Sono davvero cotta, questo ragazzo all'improvviso mi ha sconvolto la vita.
"Guarda che passaggio!" Disse papà euforico
"Si" esclamai. Poi la vibrazione del cellulare mi fece distogliere l'attenzione dai ragazzi.
"Papà mi allontano un momento, mi stanno chiamando" dissi a Ribeto
"Va bene tesoro" rispose lui sorridendo dolcemente

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora