Pt: 99

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*FEDERICO POV'S*
Chiusi la porta alle mie spalle in modo molto rumoroso, urlai dalla rabbia e dal dolore poi mi lasciai cadere per terra con la schiena che percorse millimetro per millimetro il legno della porta, dove mi appoggiai con i gomiti sulle ginocchia e le mani sul volto.
Che coglione che sono stato. Ho fatto la cazzata del secolo, sapevo che la verità sarebbe salita a galla, sapevo che lei non mi avesse perdonato e sapevo che sarebbe finita così.
Adesso lei dov'è? Starà piangendo? Starà sicuramente soffrendo ed io sono qui tra quattro mura rinchiuso poichè lei ha pienamente ragione, non vuole vedermi, non vuole parlarmi probabilmente mi odia per un mio stupido errore, per una cazzata ed un momento di tentazione. Ho sbagliato, ne sono consapevole e lei ha fatto benissimo a reagire così, l'avrei fatto anch'io e quel mio tentare di giustificarmi è stato così stupido. Lei aveva bisogno di me e si, io ho rischiato, ho rischiato molto per lei e lei l'ha apprezzato ma dovevo anche esserle fedele invece alla prima tentazione ho ceduto.
"Che coglione!" Urlai scattando in piedi.
Presi il telefono di scatto e le scrissi, le iniziai a mandare dei messaggi sia per sapere dove fosse che per dirle che mi dispiaceva, facendo ciò mi sentivo più vicino a lei ma ero consapevole che non avrebbe risposto e forse infondo era anche giusto così, non meritavo risposta ma in cuor mio confidavo nella bontà di Ludovica e speravo che lei potesse rispondermi.
Mi buttai a letto in preda al panico e alla rabbia, avevo fatto tutto ciò che lei mi aveva detto di non fare e con questo non intendo l'atto in se ma intendo l'aver tradito le sue aspettative, la sua fiducia e le speranze che riponeva in me.
Le scrissi ancora ma nessuna risposta. Da lì il panico, l'ansia e la preoccupazione.
Dov'è? Con chi è? Mi starà pensando? Si starà vendicando? E se si con chi? Se lo stesse facendo me lo meriterei, si cazzo avrebbe ragione!
Nicolò la starà consolando? Si starà prendendo cura di lei? Ho tradito anche lui, mi odia anche lui, con Nic avevo creato un rapporto fraterno. Mi aveva affidato la persona più importante di tutta la sua vita e io l'ho ripagato così. Avrebbe fatto bene a spaccarmi la faccia e non avrei reagito, anzi l'avrei capito, perché se avessi visto io dall'esterno tutto ciò che ho combinato probabilmente mi sarei preso a pugni da solo.
Continuai a scriverle ma nessuna risposta.
Uscii in balcone per prendere una boccata d'aria, respirai e urlai. Uscii a torso nudo sul gelido balcone, i riscaldamenti all'intento della stanza erano alle stelle ed io ero troppo nervoso per sentire freddo e l'aria pungente e frizzantina della notte londinese non mi diede alcun fastidio.
Cazzo era la serata perfetta, avevo portato l'Italia in vantaggio, il pubblico ha sognato grazie a me e lei aveva ricordato, sarebbe stato tutto perfetto se solo non l'avessi tradita. Mi sedetti sulla poltrona messa in balcone e pensai, pensai a quella sera con Benedetta se Ludovica non avesse chiamato avrei avuto la forza di smetterla? Credo di sì mi sarebbe venuta in mente ne sono certo.
Guardai il cielo stellato e inizia a pensare a quelle sere sul terrazzo dell'hotel di Coverciano, pensai alla serata del telescopio, li grazie alle stelle ho capito che quella ragazza poteva darmi tanto e così ha fatto e sono certo poteva darmi ancora tanto ma io stesso con le mie mani ho deciso di perderla. Una lacrime mi rigò il viso e strinsi i pugni.
"Ah mi scoppia la testa meglio rientrare" dissi ad alta voce.
Presi per l'ultima volta il cellulare per scriverle sperando una risposta ma nulla.
Poi mi misi a guardare la galleria del cellulare. Non ricordavo di avere così tante foto con Ludo, guardai dettagliatamente i selfie fatti in quella stanza, poi ecco un video.
"Signorina che stai facendo?" Gli chiesi
"Nulla" rispose lei ridendo nascondendo qualcosa dietro la schiena
"Parla Ludovica parla" Risi io
"La vedi questa?" Disse sventolando una mia maglietta
"Si la vedo" Risi
"Beh ora è mia" disse
"No non è tua ma mia" Risi
"No è mia e dato che è mia devo farci una cosa" rise lei
"Cosa?" Chiesi
Ludovica aprí il cassetto del comodino è tirò fuori un pennarello, poi balzò sul letto.
"Ah hai preso una maglietta senza stampa" dissi
"Ovvio sto facendo una cosa" rise
"Vediamo un po" rispose
Ludo aprì la maglia sul letto e poi scrisse.
"Che hai scritto?" Risi
"Indossala" rise lei
"Prendi questo" dissi passandole il telefono
"Ah ma mi stai registrando?" Domandò facendo la finta tonta.
"Come se non lo sapessi" risposi spogliandomi.
Misi la maglia e insieme ci dirigemmo verso il bagno per far specchiare fede.
"Leggi ad alta voce" rise
"Federico Chiesa è mio" Risi
"Tutto mio" disse lei
"Oh si tutto suo" dissi io ridendo, poi la baciai. "Vai un momento di li" le dissi
"Ok" rispose
Presi un po di schiuma da barba e la misi sulla mano, poi mi inquadrai e feci il gesto del silenzio. Tornato in camera trovai Ludovica stessa  a letto con il cellulare.
"Che c'è?" Mi chiese
"Niente" Risi poi le spiaccicai la schiuma sul viso.
"Ti uccido" fu l'ultima cosa che si sentì sul video e la sua risata ovviamente mischiata alla mia.
Continuai a guardare la galleria, tanti video e tante altre foto. Poi il video che più amavo di lei, lei che cantava per me, la canzone in questione era "uno di questi giorni" di Nek e nel video mi cantava il ritornello. Non feci altro che sorridere alla visione di ciò e pensare che tutto questo era finito per mano mia mi distruggeva lentamente e sempre di più. Le scrissi per l'ultima volta ma ovviamente nessuna risposta.
Domattina non potrà evitarmi, domattina parleremo e spero si risolverà tutto. Misi la testa sul cuscino e continuai a pensarla fino a quando non mi addormentai.
La mattina seguente mi sveglia con un gran mal di testa, feci una doccia fredda e mi preparai. Uscii dalla stanza con la speranza di incontrarla tra i corridoi dell'hotel ma non fu così. Entrato in sala colazione la vidi seduta al fianco di Nicolò, aveva una felpa oversize indosso, una felpa che non era sua, una felpa che avevo visto solo indosso a Matteo.
Mi diressi velocemente da lei.
"Possiamo parlare?" Le chiusi
"No sta mangiando" rispose Nico
"Nico per favore sto parlando con Ludo" dissi al ragazzo infuriato con me
"Tranquillo posso farcela" gli sussurrò Ludo. Poi si alzò, mi guardò con disprezzo e disse seria: "Andiamo fuori"

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora