*FEDERICO POV'S*
<<Dormigliona svegliati>> sollecitai Ludovica.
<<ancora cinque minuti Nic>> rispose lei con gli occhi serrati.
<<Intanto non sono Nic ma sono Fede>> Risi <<E poi manca pochissimo a casa dei miei, non vorrai presentarti con il mascara sbavato>> la presi in giro. Odiava farsi vedere in disordine tranne da me e Nicolò, mi aveva chiamato con il nomignolo del suo migliore amico, le deve mancare molto e quando Nicolò ha chiamato per dirle che non ci saremmo più visti a Milano c'è rimasta molto male. Inoltre si era anche fermata la frequentazione tra lui e Marghe e aveva rivisto Federica, Ludovica non vedeva l'ora di vederlo e stargli vicino ma gli allentamenti con l'Inter iniziati prima del previsto hanno evitato ciò.
Ma lei non sapeva che ben presto l'avrebbe rivisto, tengono troppo l'uno all'altra e non potevo non fare venire Nicolò qui a breve, anche solo per qualche ora.
<<Non sia mai>> aprì di scatto gli occhi la dolce ragazza.
<<Ehi buongiorno>> sorrisi
<<Ciao>> sorrise lei a sua volta. <<Quanto ho dormito?>> chiese aprendo lo specchietto per sistemarsi il trucco.
<<Un bel po>> Risi. <<Sai mi hai chiamato Nic poco fa>> continuai.
<<Davvero? Scusami amore>> rispose
<<Piccola, non scusarti so quanto ti manca Nicolò>> le dissi dolcemente.
<<Mi sta venendo l'ansia>> mormorò tirando fuori un cosmetico dalla sua borsa.
<<Amore! Sta tranquilla ti adoreranno e poi c'è Ari che ti adora già>> sorrisi.
<<Mhm>> mormorò lei.
Alzai la musica per scacciare via i pensieri negativi, avevo paura anch'io, non era spaventata soltanto lei, sapevo benissimo che l'ostacolo più grande fosse mio fratello e questa cosa mi distruggeva dentro perché è sempre stato la mia spalla in tutto.
<<Arrivati>> dissi accostando l'auto.
Scesi dalla macchina Ludo mi chiese delle valigie, le risposi che per ora potevamo lasciarle nel portabagagli e mano nella mano andammo verso il citofono.
La casa al mare dei miei era grandissima, ricordo le estati li da ragazzino, le prime feste durante i loro viaggi e le prime prove da fratello maggiore da solo con Lorenzo e Arianna, ricordo anche le piccole Mela e Mora che scorrazzavano per il giardino e spero soltanto che mia mamma abbia tolto le foto con Benedetta.
<<Si?>> rispose mia mamma
<<Siamo noi>> dissi.
<<Arriviamo subito>>.
Il cancelletto di ferro si aprì sul giardino e a piccoli passi io e Ludovica entrammo.
Quando la porta di casa si aprì la prima ad uscire fu mia mamma.
<<Amore di mamma!>> esclamò abbracciandomi, dovetti lasciare la mano di Ludo ma non distaccai un secondo lo sguardo da lei, sembrava impaurita.
Subito dopo ecco Arianna, tirai un respiro di sollievo quando la vidi correre verso Ludovica.
<<Come stai?>> le chiese dandole due baci.*LUDOVICA POV'S*
<<Tutto bene, tu?>> ricambia il saluto della ragazza.
<<Bene, un po incasinata perché tra poco mi laureo>> sorrise
<<Davvero! Wow!>> risposi
<<E io so già chi può renderti ancora più bella sorellina. Anche se sarà difficile sei troppo bella così>> le disse amorevolmente il fratello.
<<Proprio oggi sono orrenda>> rispose a tono la ragazza.
La mamma di Federico mi stava osservando, volevo sotterrarmi, non riuscivo a parlare, il cuore mi andava a mille.
<<Mamma, lei è>> Federico non finì di parlare che la donna lo interruppe. Venne verso di me senza smettere di fissarmi.
<<È un piacere conoscerti Ludovica>>
<<Il piacere è tutto mii signora>> risposi nervosa.
<<Non azzardarti a darmi del tu! Io sono Francesca>> sorrise lei. Quando la donna sorrise l'ansia svanì. La mamma di Federico aveva un sorriso molto dolce.
<<Avanti entriamo, vi offro qualcosa dal bere fa caldissimo>> sollecitò la donna.
Entrati in casa vidi la gioia negli occhi di Federico, la casa era stupenda, curata in ogni minimo dettaglio. Piena di foto dei tre fratelli Chiesa, profumava di lavanda, si vedeva proprio che era un'ambiente felice.
La mamma di Federico ci fece accomodare sul divano, poi andò in cucina accompagnata dalla figlia e nel giro di pochi secondi tornarono con un vassoio con quattro bicchieri e una caraffa piena di ghiaccio e suppongo del te.
<<Papà e Lorenzo?>> chiese Federico.
<<Sono al mare>> sorrise la sorella
<<E come mai voi a casa?>> domandó il ragazzo.
<<Che domande aspettavamo voi>> sorrise la donna.
<<Io in realtà aspettavo Ludo e poi dovevo studiare>> scherzò la sorella.
<<Ah si? Aspettavi Ludo! Va bene Ari mi hai ferito>> fece finta di piagnucolare Federico, facendo ridere tutti.
<<Ludovica prendi il te>> la madre di Federico mi porse il bicchiere.
<<Allora parlami un po di te>> continuò la donna.
<<Mamma!>> la richiamò Federico
<<Oh Fede tranquillo, mi fa piacere>> ammisi. Sorseggia un goccio del freddo te.
<<Non c'è molto da dire, ho la stessa età di suo>> la madre di Federico mi guardò in cagnesco appena le diedi del lei.
<<Scusami, tuo figlio>> Risi imbarazzata. <<Sono una truccatrice, insegnavo in un'Accademia a Roma, sono per metà latina>> Arianna mi interruppe.
<<Bellissimo>> disse
<<Non sai che figo sognare in un'altra lingua>> Risi.
<<Quindi parli lo spagnolo?>> mi chiese Francesca.
<<Si, me l'ha insegnato mia nonna e l'ha insegnato anche al mio migliore amico>> dissi.
<<Oh giusto, Nicolò barella no?>> domandó Arianna.
<<Si esatto>> ammisi.
<<E com'è avere Roberto Mancini come padre?>> chiese dolcemente Francesca.
<<Credo un po come avere Enrico Chiesa come marito>> scherzai e la donna rise.
<<Immagino, ma non gli assomigli per niente, devi aver preso tutto da tua mamma lei che fa nella vita?>> domandó incosciente di tutto.
Guardai Federico, lui con sguardo gelido si rivolse alla madre.
<<Mamma!>> esclamò ma io lo fermai.
<<Beh, non assomiglio a Roberto perché in realtà non sono sua figlia>> ammisi. Francesca spalancò gli occhi.
<<Non devi dire tutto alla mia famiglia se non vuoi>> disse
<<Tranquillo>> sussurrai.
<<Beh è risaputo che non sono realmente sua figlia anche se metà Italia lo dimentica spesso, dato che sono cresciuta con lui. Non so chi sia mio padre e non mi è mai interessato saperlo. Fortunatamente assomiglio tutta quanta a mia mamma e questa cosa mi lusinga perché mia è morta poco dopo il mio diploma, tumore.>> sbottai.
<<Oh! Ludovica noi non sapevamo>> disse la madre mortificata.
<<Federico non ci aveva detto nulla>> continuò la sorella con la voce tremante.
Sorrisi alle due donne.
<<State tranquille! Sto bene, ho sempre avuto Roberto con me, è il miglior padre che la vita potesse donarmi e mia mamma è stata meravigliosa fino al suo ultimo respiro e poi ho avuto la mia abuelita>> sorrisi
<<Sua nonna è una forza della natura>>rise Federico. Ad un tratto mentre l'argomento principale non fui più io ma conversazioni di pura conoscenza la voce di un ragazzo attiró l'attenzione di tutti.
<<Mamma sono a casa>> Urló.
Qualche istante dopo Lorenzo, fratello di Federico arrivò in soggiorno, i suoi occhi azzurri mi fissarono gelidi e pieni di rabbia, erano pieni di giudizi non positivi, tutto ciò gli si leggeva chiaramente in faccia, aveva assunto un'espressione di disprezzo.
<<Che c'è? Non saluti il tuo fratellone?>> pronunciò con tono di sfida Federico alzandosi dal divano.
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All'improvviso || Federico Chiesa
Fanfiction"Eppure è successo, lo so non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore? Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi.. ti prego." Dissi tristemente "Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e la tua f...