All'improvviso || Federico Chiesa

Pt:9

"Ludo fermati ti prego" disse Federico afferrandomi un braccio "puoi spiegarmi per favore che succede?" Chiese lui con sguardo triste.
"Niente Fede" mentii.
"E vorresti farmi credere che stai piangendo per niente" disse serio
"Fede non voglio parlarne" dissi
"Ok, allora non parliamo ma ti prego torniamo su, stendiamoci sul telo e se vorrai parlerai oppure staremo tutta la serata in silenzio non importa" disse lui guardandomi negli occhi
"Federico" non ebbi la forza di dire altro, mi prese per mano e mi portò nuovamente in terrazza. Mise i cuscini sul telo, prese la sua giacca e me la poggiò sulle spalle, sembrava tutto perfetto dovevo solo uccidere le sensazioni che provavo per lui e per il bene di tutti e tutto continuare questa serata.
"Ti sei tranquillizzata?" Mi chiese lui, feci semplicemente un cenno con le testa.
"Guarda quella è la Stella Polare e se ci concentriamo bene possiamo vede proprio lì Cassiopea" disse muovendo l'indice verso l'alto.
"Sei proprio appassionato" dissi.
"Se non avessi fatto il calciatore probabilmente avrei intrapreso questa tipologia di studi, gli astri, la matematica mi sono sempre piaciuti" disse guardandomi negli occhi.
"Sei bravo in matematica?!" Chiesi stupita.
"Assolutamente si" sorrise lui imbarazzato
"Io la detesto, ancora uso le dita per fare i conti" sorrisi.
"Ecco è così che voglio vederti, sorridente" disse accarezzandomi la guancia.
"Effettivamente so così poco di te" dissi
"E io di te" rispose lui. Iniziammo a chiaccherare dei nostri interessi, di ciò che avremmo voluto fare nella vita se avessimo preso scelte diverse, di animali, cibo, film.
"Davvero ti piacciono i cinepanettoni?" Rise lui.
"Li adoro!" Affermai.
"Guarda Fede una stella cadente" dissi indicandola.
"Alzati svelta, guardala dal telescopio" disse lui mettendosi in piedi e tendendomi una mano.
È così feci, mi chinai per guardare la stella, le stelle in generale viste in questo modo erano meravigliose, poi sentii la mano di Fede appoggiarsi sul mio fianco, si chinò leggermente in modo tale da avere il suo viso affianco al mio.
"Esprimi un desiderio" mi sussuró all'orecchio lui.
Quel tocco e quel tono di voce mi fecero venire le farfalle allo stomaco, ruotai leggermente il viso verso di lui e ci ritrovammo naso contro naso ad una distanza davvero minima.
I nostri respiri si scontrarono, gli occhi erano intrecciati. Poi pronunciai qualche parola "E se il mio desiderio fosse impossibile".
"Niente è impossibile" sussurò con fiato corto, eravamo sempre più vicini, mancava davvero poco allo sfiorarsi delle labbra.
"Federico" dissi con fiato cortissimo
"Sssh" emise lui "non lo farò se tu non vuoi" aggiunse.
"Non sarebbe giusto nei confronti di lei e ci siamo passati" dissi
"Hai ragione" disse allontanando il suo viso dal mio.
"Sono in una situazione complicata" aggiunse poi.
"Lo so Fede" dissi.
"E non sono stupido, ho capito perché hai pianto" ammise
"Io" riuscii a dire solo questo che Fede mi bloccò.
"Aspetta fammi parlare, se non ci fosse stata Benedetta ammetto che ti avrei baciata senza fare troppi giri di parole, sento la chimica che c'è tra noi, la sento perfettamente, l'attrazione è palese ma" non lo feci terminare
"Ma c'è Benedetta, lo so, capisco ma poco fa mi hai definito la tua migliore amica" dissi mimando le virgolette.
"In cuor mio speravo e sapevo che si sarebbe creata una bella atmosfera e cercavo di evitare tutto ciò. Ma solo dopo aver visto la tua reazione ho capito che non sono pazzo e che questa intesa la senti anche tu" disse serio
"Fede tranquillo non è successo niente, stava per succedere ma non è successo e non succederà nulla fin quando non chiarirai la tua relazione con la tua ragazza" dissi nervosa.
"Lo so Ludo ma almeno adesso le cose sono in chiaro" disse.
Io feci silenzio.
"Direi che è meglio andare" dissi
"Direi di sì, Ludo siamo sempre amici giusto?" Domandò lui
"Certo!" Dissi abbracciandolo
"Chi vivrà vedrà insomma" dissi
"Si esatto" aggiunse
"L'unica cosa che non voglio è che tu non rifletta sulla tua situazione" dissi.
"Ti giuro che tutte le decisioni che prenderò le prenderò con coscienza" rispose lui poi mi diede un bacio sulla testa e sciolse l'abbraccio.
Insieme sistemammo il terrazzo e andammo in camera, Nico non era ancora tornato e mentre io sistemavo i vestiti e misi il pigiama Fede andò a sciacquarsi il viso, poi alternammo la situazione.
Appena anch'io uscii fuori dal bagno vidi Fede seduto a letto che giocava con il cellulare.
"Stavo pensando che ne dici se ci scambiamo i numeri?" Gli chiesi
"Ottima idea, passami il telefono" rispose, io gli diedi il mio e lui mi passó il suo.
Qualche secondo dopo i telefoni tornarono ai rispettivi proprietari.
"Come ti sei salvata?" Domandò
"Cercalo" risposi e così lui fece.
"Ludo con il cuore viola" sorrise "beh guarda come mi sono salvato io" continuò lui, cercai il suo contatto sulla rubrica.
"Federico con il cuore viola" sorrisi
"Abbiamo usato lo stesso cuore" sorrise lui. Subito dopo udimmo il rumore della porta e ci voltammo.
"Ragazzi!" Esclamò Nicolò
"Nico! Com'è andata la serata?" Domandai
"Bene, una normalissima serata, voi?" Chiese Nicolò.
"Nulla siamo stati in stanza a guardare un film" mentì Federico.
"Ho capito ragazzi, vado a fare la doccia" disse Nico andando verso il bagno.
"Perché hai mentito?" Domandai avvicinandomi a Federico
"Che dovevo dirgli scusa? Che stavamo per baciarci?" Domandò a sua volta lui
"È il mio migliore amico Fede, non voglio mentirgli" dissi sedendomi sul suo letto
"Gli dirai tutto quando capirò cosa fare con Benedetta, anche se rischio di essere pestato da Nicolò" sorrise.
"Mhm va bene" dissi.
Non volevo mentire a Nico, due bugie nel giro di poco, non ci siamo mai detti bugie, siamo sempre stati sinceri e così non posso andare avanti, tanto con Fede non ci sarà nulla fino a quando non chiarirà con Benedetta. Dirò tutto a Nico subito dopo, capirà spero.
Mi alzai dal letto e mi distesi sul letto mio e di Nico. Nico uscì dal bagno e si mise a letto.
"Vieni qui" mi disse aprendo le braccia. Mi accoccolai tra le braccia del mio migliore amico e mi addormentai.