Pt: 118

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La nonna di Ludo avevo ammirazione nello sguardo ma nello stesso tempo vedevo della rabbia.
Spero quanto lei avesse fede calcistica per la mia attuale squadra e quanta ammirazione provava per me ma nello stesso tempo vedevo lo sguardo di una nonna arrabbiata perché stavo facendo soffrire la nipote.
La donna rientrò un momento dentro e aprì il cancello.
"Venga" disse in spagnolo facendomi il gesto con la mano di entrare, io senza fiatare accolsi subito l'invito, aprii il piccolo cancello di ferro e la seguii in una piccola aria del giardino con un grosso albero che faceva proprio ombra su un tavolino e delle sedie.
"Siéntate" disse con tono freddo la donna e così feci.
"Qué estàs haciendo aquí?" Chiese la donna
"Sono venuto per riprendermi sua nipote" risposi serio.
"Mhm mhm" mormorò la donna
"Signora Lidia posso chiederle una cortesia, potrebbe parlare in italiano da adesso in poi? Per capirla meglio tutto qui" chiesi gentilmente alla donna.
"Mi sombrina no te enseno nada de espanol, mal muy mal" disse la donna
"Come?" Chiesi accennando una mezza risata
"Scusami, è che quando sono nervosa iniziò a parlare in spagnolo" disse
"Ora so da chi ha preso Ludovica per questa cosa" risposi
"No! Perché lo spagnolo è la mia lingua madre, lei preferisce l'italiano" rispose la donna sconsolata.
"Le assicuro che parla più di quanto lei creda in spagnolo" cerai di rincuorarla.
"Ma non è questo il punto! Federico perché sei qui in casa mia?" Domandò gentilmente la donna
"Gliel'ho già detto, devo riconquistare sua nipote" risposi.
"Sarò sincera con te, dovete riconquistarvi entrambi" ammise la donna.
"Sono d'accordo ma per ultimo ho sbagliato io, probabilmente se non le avessi lasciato quel biglietto ieri mattina, lei non sarebbe qui, io non sarei qui e saremmo già tornati insieme" ammisi.
"Può darsi, ma anche Ludovica ha sbagliato con te, come si dice" disse la donna facendo una pausa. "Testa capra!" Esclamò, io sorrisi e la corressi: "Testa calda"
"Oh si giusto" rise lei.
"Mi odia?" Le chiesi
"Chi Ludo? No! Non potrebbe mai, ti ama molto" ammise la donna.
"Anch'io la amo molto" risposi
"Lo so, lo vedo dai tuoi occhi" disse gentilmente prendendomi poi la mano e sorridendomi.
"Dove si trova Ludo adesso?" Chiesi
"Al mare con Martina, ma chi ti ha dato il mio indirizzo?" Rispose e chiese la donna.
"Sa dove? Comunque Nicolò" risposi
"Quel ragazzo sa sempre la mossa giusta da fare" disse sognante la nonna di Ludo.
"Ama molto Nicolò noto dal suo sguardo" precisai.
"Moltissimo! Lui è il nipote maschio che non ho mai avuto, sai mio marito desiderava così tanto avere un nipote,ha vissuto così poco della vita di Ludo e gli ho promesso che se Ludo avesse trovato l'amico giusto, quello del cuore, l'avrei trattato esattamente come lei e Nicolò è il migliore amico che Ludovica potesse incontrare" disse la donna sorridendo.
"Lo so, sarebbero la vita l'uno per l'altra" confermai il discorso di abuela.
"Mi manca vederli piccoli sai Fede? Sempre insieme a giocare" disse malinconica.
"Immagino" commentai.
"Ma non parliamo di me" rise la donna
"Lidia sa dirmi dove si trova Ludovica?" Chiesi ancora.
"No, abbiamo così tante spiagge qui, però ho un'idea migliore" disse la nonna con una luce particolare negli occhi.
"Mi dica tutto" dissi incuriosito.
"Questa sera ho invitato i Barella e Ludo qui a cena, falle una sorpresa, sbuca all'improvviso" disse sorridendo.
"Però io devo ripartire questa sera!" Precisai
"Allora farò venire Ludo prima, così avrete modo di parlare, poi mangi qualcosa e andrai via, Roberto ti aspetterà sicuramente sei oro XI me giocatore" disse lusingandomi 
"Mi sembra perfetto! E grazie per i complimenti" Esclamai
"Benissimo, adesso andiamo a cucinare" disse la donna scattando in piedi.
"Cucinare?" Chiesi
"Hai di meglio da fare?" Domandò con il suo  accento buffo.
"No" Risi
"Perfetto allora andiamo" rispose la donna.
"Va bene Lidia" dissi alzando gli occhi al cielo e ridendo poi.
"Chiamami abuela" concluse prima che entrassimo all'interno della casa.

*LUDOVICA POV'S*
"Che meraviglia!" Dissi stendendolo sul telo.
"Già" rispose Marti
"Mi mancava il mio bel mare" dissi asciugandomi il viso con il telo bagnato per via del bagno appena fatto.
"Lui è sempre qui, sei sempre tu che te ne vai" disse Martina.
"E questa frecciatina?" Domandai guardandola
"Non è una frecciatina, è essere obiettivi, tu te ne sei andata, Nicolò se ne è andato, sono rimasta solo io" disse.
"Ma non sei da sola Marti, hai i tuoi amici e la tua famiglia" ammisi.
"Si ma una parte della mia famiglia non c'è, non c'è par tante cose, quella parte di famiglia che vorrei avere qui per ogni gioia e ogni timore" disse guardando le onde infrangersi tra la battigia.
"Vieni qui" dissi alzandomi e l'abbracciai.
"Io e Nicolò ci siamo sempre per te lo sai" dissi stringendola.
"Lo so ma a volte vorrei avervi più spesso qui" disse.
"Lo so piccolina" risposi capendola.
"Dai adesso basta tenere il muso. Rilassiamoci" concluse la ragazza sorridendo.
Passarono un paio d'ore e tra un bagno e l'altro sentii il telefono trillare, lo presi tra le mani e vidi dei messaggi di Abuelita.
"Chi è Fede?" Chiese Marti
"Mhm no, in realtà non lo sento da ieri sera dopo la chiamata" ammisi
"Ah!" Esclamò Marti
"E Nico?" Chiese
"L'ho sentito davvero poco, solo per il buongiorno, il che è strano, comunque è abuela" dissi.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora