Usciti dal ristorante Federico chiamò un taxi.
"Non ti ho ancora ringraziato" gli dissi guardandolo negli occhi.
"Per cosa?" Disse lui mettendomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
"Per quello che hai fatto per me, per come mi hai difesa a spada tratta" dissi ancora io
"Non devi ringraziarmi" rispose lui continuando a giocherellare con i miei capelli
"Si invece, non eri tenuto a farlo" ammisi
"Infatti non ero tenuto a farlo ma l'ho fatto ugualmente perché sentivo che era giusto, perché sentivo che quella donna stava mancando di rispetto alla mia e che qualcuno doveva farle chiudere quella boccaccia" rispose lui serio
"Ti amo Federico" dissi dandogli subito dopo un bacio.
"Ti amo anch'io piccola Ludo" rispose lui dopo il bacio.
"Io davvero non riesco a capire cosa ci trovi papà in quella vipera!" Esclamai.
"Guarda neanch'io amore, conosco tuo padre e quella donna non fa per lui" rispose Federico
"Mia mamma era totalmente l'opposto, lei era buona e gentile con tutti anche con chi gli faceva dei torti" dissi malinconica
"Ei non rattristarti" disse dolcemente lui "sono certo che una ragazza meravigliosa come te abbia avuto un esempio meraviglioso tanto quanto lo sei tu. Tuo padre capirà che quella è una stronza vedrai" disse infirme Federico, lo abbracciai forte e durante l'abbraccio le luci dei fari del taxi ci colpirono.
"Andiamo dai" disse lui aprendomi la portiera.
Salirò sul taxi l'uomo si rivolse a Federico.
"Dove vi porto?" Domandò il tassista.
In quel momento non feci caso a cosa stessero dicendo i due ero talmente arrabbiata che avrei urlato al mondo interno quanto in quel momento papà mi desse fastidio, quanta rabbia provavo per quella donna. Presi il telefono e scrissi di getto a Nicolò.*CHAT*
Io: La detesto, è una donna orribile! Io e Federico siamo andati via, appena torno in hotel veniamo subito da te...
Nico✨: Mantieni la calma, appena arrivi mi racconti, io sono con Ciro e Lorenzo nella loro stanza, raggiungeteci lì
*FINE CHAT*"Tra quanto arriviamo in hotel?" Domandai a Federico
"Non stiamo andando in hotel" rispose lui
"E dove stiamo andando?" Domandai
"Ti sto portando in un bel posto" sorrise lui
"Mhm va bene" sorrisi a mia volta.
Il taxi qualche minuto dopo si fermò e scendemmo, ci ritrovammo all'ingresso di un ristorante, l'esterno era molto elegante e l'interno non era da meno. Un cameriere ci accompagnò in terrazza dove vi erano dei tavoli vuoti e ci accomodammo in un tavolo.
Appena ci sedemmo ci raggiunse un uomo ben vestito.
"Signor Chiesa è un piacere rivederla" disse gentilmente l'uomo
"Grazie Marco, lei è Ludovica la mia ragazza" disse Federico
"Molto lieto signorina" disse gentilmente l'uomo
"Piacere mio" risposi facendo un sorriso
"Va bene, vi lascio scegliere tranquillamente cosa ordinare, vi auguro una buona serata" disse infine Marco ed andò via.
"Che bel posto!" Dissi a Federico
"È uno dei miei ristornati preferiti qui a Firenze" disse Federico
"Come lo conosci?" Chiesi
"Sono cresciuto nella Fiorentina quindi conosco bene molti posti nei dintorni" ammise lui
"Giusto hai giocata qui per anni" risposi
"E quindi sei Juventina?" Rise Federico
"Perché ridi?" Domandai
"Perché mi aspettavo tifassi ovunque giocasse Nicolò" ammise
"No, la mia mamma lo era e abuela lo è tuttora" dissi
"Questa fantastica abuela voglio conoscerla" sorrise
"Non puoi capire cosa è successo quando Nicolò è andato all'Inter, il suo dispiacere era immenso" Risi io
"Davvero?" Sorrise lui
"Si, si è messa a pregare in spagnolo per ore di fila affinché Nicolò non firmasse" Risi io
"Particolare tua nonna" rise lui
"Parecchio" ammisi.
"Chissà cosa dirà quando saprà che il tuo ragazzo gioca nella sua squadra del cuore" disse Federico
"Probabilmente mi farà una statua d'oro, lei ama la Juventus, quando ero piccola mi divertivo un sacco a guardare il calcio con lei, mi divertiva sentirla parlare in spagnolo anzi imprecare, poi crescendo abbiamo iniziato a farlo insieme" Risi
"Dimmi qualcosa in spagnolo" disse lui
"Mi vergogno" ammisi
"Dai!" Insistette lui
"Federico creo que nunca he amado a nadie comparando con lo mucho que te amo" dissi
"Credo di aver capito" disse
"E che ho detto?" Domandai
"Che non hai mai amato nessuno quanto me" sorrise lui
"Sei un talento" ammisi ridendo
"Non è difficile" rise lui
"Allora ordiniamo?" Domandai prendendo il menú tra le mani.
"Si, ho una fame" ammise Fede.
La cena proseguì nel migliore dei modi, il cibo era ottimo, l'atmosfera calma e tranquilla e poi c'era Fede che era così dolce e gentile, finalmente ero riuscita a tranquillizzarmi è tutto grazie a lui.
Finita la cena riprendemmo un taxi che ci lasciò direttamente in hotel.
Prima di entrare però chiamai Nicolò.
"Ei" rispose
"Sono rientrata ora, dove sei?" Chiesi
"Sempre da me con i ragazzi" rispose Nicolò
"Arriviamo" dissi
"A dopo" chiuse la chiamata Nicolò.
Entrammo in hotel e quando ci dirigemmo agli ascensori chiesi a Fede se gli andasse di andare da Nico.
"Certo andiamo" rispose lui gentilmente.
Arrivati davanti la camera aprì la porta Ciro.
"Buona sera piccioncini" disse lui ironico
"Ei" rispondemmo io e Fede entrando.
Appena vidi Nicolò mi fiondai verso si lui e lo strinsi forte.
"Mi aspettavo di trovarti più devastata" ammise
"Grazie a Federico" risposi
"Che è successo?" Domandò Nicolò
Sciolse l'abbraccio, tolsi le scarpe e mi misi sul letto.
Io e Fede iniziammo a raccontare tutto e i ragazzi ascoltarono attentamente.
"Che stronza" commentò Lorenzo
"Proprio vipera" commentò Ciro
"Grazie per averla difesa" si rivolse Nico a Fede
"La difenderò sempre" disse il ragazzo
"E il mister che fine a fatto?" Domandò Lorenzo
"Sai che non lo so" ammisi "sarà rimasto a consolare quella befana" ammisi
"Sono sicuro che domani ti cercherà per parlare" disse Nico
"Quello era ovvio ma per me può stare dov'è, non voglio avere a che fare con lei" dissi dura
"Ma poi con quale coraggio offende tua madre" disse Ciro
"Ah guarda ho mantenuto fin troppo la calma!" Esclamai
"Tu che mantieni la calma!" Rise Nicolò
"Già" segui la sua risata
"C'è stato un momento che ho pensato che le avresti tirato un bicchiere di vino addosso" rise Fede
"Mancava davvero tanto così" Risi io facendo il gesto con la mano.
"Comunque devo dire che hai fatto un buon lavoro con lei bró" disse Nicolò a Federico
"In che senso?" Chiesi al mio migliore amico
"Nel senso che se Federico non fosse stato con te saresti arrivata qui piena di rabbia, distrutta e avresti pianto un sacco, invece lui ha saputo calmarti e farti tranquillizzare talmente tanto che ci stai anche ridendo su" ammise Nicolò.
"Hai ragione" sorrisi a Nicolò
"Va bene ragazzi, io vado che sono ko, Ludo se vuoi tu rimani tranquilla" si rivolse Federico prima a tutti quanti poi solo a me
"No vengo con te" dissi infine, diedi un bacio sulla guancia a tutti e tre i ragazzi e tornammo in camera nostra.
"Sai Fede, Nico ha ragione, se non ci fossi stato tu sarei arrivata distrutta da lui" gli dissi togliendo il vestito davanti a lui
"Però così mi fai passare la stanchezza" sorrise maliziosamente lui.
"Beh era questo il piano" dissi avvicinandomi a lui.
La situazione si surriscaldò e facemmo l'amore. Finito l'atto ci abbracciamo e Federico si addormentò. Mi misi a guardalo e iniziai a pensare che Federico era tutto quello che desideravo, era il ragazzo perfetto per me è come gli avevo detto in spagnolo la sera stessa non ho mai amato nessuno quanto amo lui.
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All'improvviso || Federico Chiesa
Fanfiction"Eppure è successo, lo so non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore? Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi.. ti prego." Dissi tristemente "Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e la tua f...