Pt: 152

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Letteralmente trascinai Federico con me in doccia, inutile dire quello che è successo, se continuo a fare così prima o poi arriverà davvero qualche sorpresa di qualche pargoletto ma non ci voglio pensare. Sono pazza di lui. Mi sono così tanto innamorata che credo non sia un problema, nel senso, non sarei pronta ma so che con Federico potrei tranquillamente fare di tutto, anche crescere un figlio.
"Sei una cattiva persona lo sai vero?" Scherzò lui buttandosi sul letto con l'asciugamano  avvolta solo in vita.
"Perché mai?" Risi io stringendo il turbante che avevo fatto ai capelli.
"Lo sai" disse accennando un sorriso malizioso
"Potevi dirmi di no" Risi
"Non credo che questa opzione accadrà mai" scherzò
"Allora non sono una cattiva persona" sorrisi e poi gli feci una linguaccia.
"Vatti ad asciugare i capelli altrimenti facciamo il secondo round" disse lui serio
"Beeh! Non mi dispiacerebbe" dissi
"No signorina  poi fai tardi e non sarebbe giusto far aspettare Nico, Ciro e sua moglie" disse Federico.
Sapeva essere così razionale ed irrazionale nello stesso tempo e questo suo essere così fermo mi faceva impazzire.
"Vado vado" mi limitai a dire.

FEDERICO POV'S
Appena Ludo uscì dalla stanza mi asciugai e mi vestii, dovevo solo sistemare i capelli. Mi stesi sul letto e chiudendo gli occhi iniziai a pensare.

*QUALCHE TEMPO PRIMA*
"Tu sei un pazzo Fede" disse con voce acuta Arianna
"Perché mai?" Risi
"Come perché mai? Potresti metterla in imbarazzo!" Esclamò lei con voce robotica per via della cattiva ricreazione del cellulare
"Fidati di me non sarà così" ammisi
"Io approvo ma spero che tutto vada secondo i tuoi piani" mormorò dubbiosa
"Adesso vado Ari, devo tornare ad allenarmi" conclusi
"Buon allenamento, ti voglio bene fratellone. Oh, ehm, salutami ovviamente Ludo" disse lei felice
"Certo" conclusi per poi chiudere la chiamata.
Tornai in campo con mille pensieri per la testa, Nicolò già sapeva e aveva capito tutto, la guardavo, guardavo lei prima di vita con quel berretto nero che scherzava con Matteo e Manuel, si facevano delle foto buffe e cazzo, lei era così bella.

*PRESENTE*
"Capelli fatti" disse Ludovica irrompendo nella stanza
"Fatti, beh ne dubito" scherzai osservando i capelli scompigliati e gonfi della mia ragazza.
"Devo ancora fare la piastra" si giustificò
"Sei bella ugualmente" dissi semplicemente
"E tu sei ceco" scherzò lei, ironizzando sul fatto che non si piacesse in quell'istante. Ludovica non aveva grossi problemi di autostima ma non ne aveva nemmeno tantissima, si piaceva certi giorni e altri meno ma in generale è una ragazza che sta bene con se stessa.
"Ti squilla il telefono" disse facendomi tornare alla realtà.
"È Manuel!" esclamai
"Salutamelo" sorrise e poi si defetta davanti la sua postazione ed iniziò a truccarsi.
"Pronto Manu" dissi
"Ci siamo" disse euforico
"Serio?" esultai
"Si! A breve salirò a Torino per firmare" disse lui
"Cazzo! Sono contentissimo" dissi sorridendo
"Che succede?" Chiese Ludo
"Poi ti dico" le dissi
"Thessa che dice?" Mi riferii a Manuel
"È contenta, sa che è il mio sogno sin da bambino, ed è felice all'idea di seguirmi e poi sono certo che sì troverá bene, c'è Ludo" disse
"Si e anche Alice è un amore" dissi
"Alice?" Chiese Ludovica alzando un sopracciglio ed io Risi
"La moglie di Alvaro?" Chiese Manu
"Si" risposi
"Tu ci sarai quando verrò ?" Chiese Manuel
"Cercherò di esserci" risposi
"Anche perché devo cercare casa" rise il ragazzo
"Tranquillo Manu ti aiuterò io, adesso però vado che devo calmare Ludovica prima che mi uccida" Risi
"Che hai fatto?" Rise Manuel
"Niente non riflette sulle cose" scherzò
"Ora le prendi" Urló lei ridendo buttandosi su di me.
"Salutamela, ciao ragazzi" concluse Manuel chiudendo la chiamata.
"Ludo" urlai quando si gettò su di me
"Ora sei morto" rise tirando fuori la mano da dietro la schedina. Aveva un fondotinta tra le mani.
"Usalo e sei fu quella morta" risi
"Non ho paura delle tue minacce" disse seria avvicinando la prometta al mio viso
"Dai tregua siamo puliti e poi si fa tardi" cercai di calmare la situazione
"Beh e tu dimmi chi è Alice" disse lei
"Alice Campello, la moglie di Alvaro" risi
"Oh" mormorò lei
"Stupidina" scherzai
"E perché parlavi della moglie di Morata con Manuel?" Domandó
"Perché Manuel verrà alla Juventus e gli ho detto che Thessa si troverà molto bene perché ci sarai tu e Alice appunto è un amore di ragazza" precisai
"Cosa?!" Urlò lei dalla gioia
"Davvero?" Proseguì incredula
"Si amore" dissi
"Ecco perché sia lui che Thessa mi dicevano di star tranquilla perché ci saremmo visti presto! Sono così felice" Urló
"Lo vedo" Risi
"Devi chiamare Thessa!" Esclamò
"Calma, domattina la chiami, siamo in ritardo per la cena, preparati forza!" dissi
"Va bene" sbuffo Ludo

LUDOVICA POV'S
"Ciro!" Esclamai vedendo il biondo
"Tesoro" disse lui
I ragazzi si salutarono ed io andai subito da Jessica.
"Piccina" disse lei vedendomi irrompere in cucina
"Come posso aiutarti?" Le chiesi subito
"Innanzi tutto abbracciami" sorrise gentilmente lei ed io così feci.
"I piccoli" già di sopra a letto
"Ah, volevo vederli" dissi dispiaciuta
"Potrebbero svegliarsi però" sorrise lei
"Dai allora come posso aiutarti?" Chiesi ancora
"In nessun modo, anzi siediti che mentre le cose finiscono di cuocere in forno chiacchieriamo un po" disse lei
"Va bene" risposi.
"Allora, Federico chiesa eh?" Domandó lei accomodandosi sulla sedia
"Già" Risi
"Ti ha fatto proprio perdere la testa, per andare a vivere già con lui sarai cotta" rise
"Ciro e la sua bocca larga" commentai
"Mio marito con me non ha segreti" disse
"Ma volevo dirtelo io" precisai e Jessica rise.
"È uguale" commentò
"Insomma" Risi
"Come ti senti a dover lasciare tutto?" Chiese
"Ancora non lo so, sono emozionata, voglio stare con Federico e sono certa che non sto facendo una cazzata, domani vado a parlare in accademia con Melissa e vedremo cosa accadrà" dissi
"Caspita! Adesso sono senza truccatrice" scherzò
"Basta che mi chiami e prendo un treno per venire da te lo sai" dissi sorridendo
"Lo so piccolina" sorrise lei
"Mamma" sentii una vocina provenire dalla porta
"Che ci fai sveglia principessa dovresti essere a letto" disse Jessica alla bambina
"C'era casino. Papà e i suoi amici urlano e ridono" disse sfregandosi il viso la bambina.
"Aiaiai questo papà" alzò gli occhi al cielo Jessica
"Ciao Ludo" poi disse la bimba abbracciandomi
"Mi hai portato il lucida labbra che mi piace tanto?" Chiese sbadigliando
"Michela" la rimproverò la mamma
"Tranquilla Jess e certo che te l'ho portato e l'ho portato anche a Gió" dissi
"E a Matti?" chiese la dolce bimba
"A Matti ho portato un supereroe però sh" dissi piano al suo orecchio.
"Adesso va a salutare gli amici di papà che Ludo prende il gloss e poi di nuovo a letto" disse Jessica alla bambina
"Ma non ho più sonno" mormorò lei
"Falla restare" insistetti
"Eh va bene" disse Jessica alzando e andando verso il forno.
Io e Michele andammo mano nella mano in soggiorno
"Principessa ti sei svegliata" disse Ciro vendendo la figlia
"Sei stato tu urlando" disse lei saltando  in braccio al padre
"Lui è Nicolò" disse Ciro
"Ciao" disse Michele imbarazzata
"Ciao piccola" le sorrise Nico
"Ecco a te Michi" porsi il gloss alla bimba
"Ei! Sei troppo piccola per truccarti" scherzò Ciro
"È per giocare" rispose la bambina
"Ma Fede?" chiesi
"È in giardino, l'ha chiamato la sorella, vai pure" mi incitò Ciro ed io sorrisi.
Uscii in giardino e sentii Fede parlare.
"Si Ari tranquilla, penso la prossima settimana, cercate di calmare Lorenzo" disse
"Che succede?" chiesi arrivando alla sue spalle.
Federico diventò bianco in volto e spalancò gli occhi.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora