Pt: 78

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"Ma cosa!" Riuscii a pronunciare stupita.
Vidi tutti quanti difronte a me super eleganti e sorridenti.
"Siete dei pazzi" dissi emozionata.
"Tanti auguri amore mio!" Disse Nicolò venendomi ad abbracciare, ed io lo strinsi forte a me.
"Sono senza parole" sussurrai all'orecchio di Nicolò.
"L'obiettivo era quello" ammise sciogliendo l'abbraccio.
Sentii poi abbracciarmi da dietro, guardai le mani che mi cingevano la vita e riconobbi Federico.
"Tu lo sapevi?" Chiesi
"Ogni minima cosa ed ogni minimo dettaglio" ammise
"Allora mi avete mentito" Risi
"Una bugia a fin di bene" precisò Nicolò
"Esatto" gli diede corda Federico
"Fatemi capire quindi Ciro non sta male?" Chiesi
"No sto benissimo" disse il biondo intromettendosi.
"Mi hanno fatto spaventare questi due" dissi colpendo la mano di Federico.
"Tranquilla va tutto bene, auguri tesoro" disse Ciro dandomi poi un bacio in guancia mentre ero ancora avvolta dalle braccia di Fede.
"Quindi avete organizzato tutto voi due?" Chiesi
"Assolutamente si" ammise Federico
"Con qualche piccolo aiuto" precisò Nicolò
"Aiuto di chi?" Domandai
"Beh i ragazzi, Marti e" Nicolò venne interrotto da una voce molto familiare.
"Me ovviamente" disse Thessa alle mie spalle.
Federico mi lasciò ed io mi voltai di scatto.
"Non ci credo!" Esclamai correndo ad abbracciarla.
"Che ci fai tu qui?" Domandai
"In realtà non sono mai partita" disse lei ridendo
"Ma come?" Chiesi
"Mi hanno reclusa in camera tutto il giorno" rise
"Ecco perché non ti sei fatta sentire" supposi
"Dovevo fingere di essere impegnata, mentre il mio unico impegno era dormire, mangiare e guardare le serie tv, sono state ore interminabili ma ne è valsa la pena" disse Thessa gentilmente.
"Ti voglio troppo bene" ammisi
"Anch'io tesoro" rispose.
"E tu sei complice!" Urlai a Manuel mentre si avvicinava a noi due.
"Colpevole" rise Manuel.
"Grazie ragazzi" dissi
"Per te questo ed altro" rispose Thessa.
"E al tuo dj non lo dai un abbraccio?" Chiese Lorenzo alle mie spalle.
"Ovviamente" dissi
"Credo che il tuo ragazzo e il tuo migliore amico debbano pagarmi dopo due serate in console" scherzò Lorenzo
"Concordo" Risi
"Auguri piccola" aggiunse infine Lollo
"Grazie Lore" risposi
"Devo dire che il vestito ti sta da Dio!" Disse Thessa appena Lorenzo andò via
"È stupendo ragazzi! Grazie davvero" mi rivolsi a Manuel e Thessa
"Non guardare me, ha fatto tutto lei" disse Manuel sfoggiando un grosso sorriso e dando poi un bacio sulla guancia alla sua fidanzata.
"Qui sei messa che calcoli tutti e non calcoli me" disse Martina arrivando alle mie spalle.
"Ma scherzi! Vieni qui scema" dissi tirandola per un braccio ed abbracciandola
"Sto scherzando, però sono gelosa" disse lei
"Non ne hai motivo" precisai
"E dimmi un po resti ancora?" Mi rivolsi a Thessa
"Purtroppo no, domani sarà il momento dei reali saluti" disse
"Ah perfetto domani tornerò l'unica donna in questa giungla di uomini" dissi
"Ei offensiva!" Commentò Manuel scherzando
"Che palle! Mi mancherete troppo" ammisi
"Dai non pensarci adesso, godiamoci questa serata insieme" disse Thessa, subito dopo la frase della ragazza Lorenzo iniziò a mettere la musica.
"Direi che non poteva scegliere momento migliore" disse Marti
"Ragazze a ballare!" Esclamò Thessa.
Iniziammo a ballare tutti insieme e dopo la alcune canzoni mi accorsi che Federico era sparito da un pezzo.

*MATTEO POV'S*
"Posso ballare con te?" Chiesi all'orecchio di Ludo.
"Sarebbe meglio di no" rispose
"Dai, solo una giravolta" insistetti
"E va bene" disse sconfitta. Le presi la mano e la feci girare.
"Ok adesso basta" disse lei
"Vieni con me un momento" le dissi
"Teo" disse lei
"Dai non se ne accorgerà nessuno" insistetti
"Ok" disse nuovamente sconfitta lei.
Mi allontanai qualche istante prima di Ludo e voltandomi vidi che mi stava seguendo.
"Dove vai?" Sentii Martina che la bloccò
"In bagno" mentì lei
"Vengo con te?" Le chiese la ragazza
"No tranquilla, dopo vado a cercare Fede che sembra sparito nel nulla" le rispose. Io continuai a camminare e Ludo mi seguì.
Ci ritrovammo poi all'ingresso dell'hotel dove solitamente prendiamo il pullman.
"Allora che c'è?" Domando lei scocciata
"Buon compleanno" dissi uscendo dalla tasca un biglietto.
"L'hai conservato?" Domandò lei stupita.
"Si" sorrisi.
Ludovica mi prese il bigliettino dalle mani e lo strinse fra le sue.
"Questo vuol dire che per il tuo compleanno dobbiamo essere insieme?" Domandò
"Vediamo cosa vorrà il destino" le dissi. Il bigliettino in questione era un semplice foglietto bianco, non c'era nulla scritto all'interno ma ogni anno quando arrivava il mio compleanno o quello di Ludo dovevamo passarcelo in modo tale che questo foglietto spoglio ricordasse all'altro che per ogni compleanno dovevamo essere insieme e ripassarcelo in modo tale da continuare la tradizione.
"Beh Teo grazie del foglietto, adesso vado" disse lei
"No aspetta!" Esclamai per bloccarla
"Che altro c'è?" Domandò lei con un sorriso smagliante
"Devi darti il tuo regalo" dissi
"Non è insieme a quelli lì dentro?" Chiese
"No, aspettami un attimo" dissi allontanandomi correndo.
Entrai all'interno della reception e chiesi al receptionist di passarmi la busta che gli avevo consegnato ore prima.
"Eccomi" dissi correndo verso di lei. Ludo sorrise.
"Ancora buon compleanno Bubi" dissi
"Non dovevi" disse lei gentilmente.
"È solo un piccolo pensiero" dissi mentre apriva la busta.
"Matteo! Ma è stupendo" disse lei uscendo fuori dalla busta il pupazzo di Chicco la tazzina della Disney che tanto voleva mentre stavamo insieme.
"Aprilo" dissi indicando la zip del pupazzo.
Ludo così fece abbasso la cerniera del pupazzetto e notò la scatola.
Aprendo sorride.
"Matteo!" Esclamò.
"Te l'ho detto che era un pensierino" dissi
"Non è un pensierino, sono stupendi, voglio metterli subito" disse lei ammirando gli orecchini. Li avevo fatti fare a posta per lei erano un piccolo bocciolo di rosa e un girasole, rigorosamente a bottone poichè Ludo non indossa i pendenti, sapevo che gli sarebbero piaciuti sono i suoi fiori preferiti, tanto che li ha persino tatuati.
"Grazie Teo!" Esclamò lei dopo averli messi e mi abbracciò.
"Non mi aspettavo un abbraccio" dissi sincerante stringendola a me
"Perché mi hai voluto dare i regali in privato?" Chiesi
"Perché mi andava così" ammisi
"Ok" disse lei "ti batte forte il cuore" continuò
"Sono felice" confessai. Io e Ludo ci guardammo negli occhi per qualche secondo, poi avvicinai il mio viso al suo e i nostri nasi si sfiorarono.
"È meglio che vada" disse lei allontanandosi, "grazie ancora dei regali Teddy" disse infine a debita distanza, correndo via verso la sala.
"E comunque buon compleanno" dissi ad altra voce quando sparì.
Mi misi una mano tra i capelli, diedi un calcio alla ghiaia del pavimento graffiandomi le scarpe e poi rientrai. La vidi li ballare insieme a Nicolò e Giggio, era così bella e felice.
Mi avvicinai al tavolo dei drink ne presi uno e uscii a bordo piscina per rinfrescarmi le idee. 

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora