Pt: 86

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Federico non rispose subito alla domanda, tentennò un piccolo istante poi prese fiato è parlò.
"No Ludo" disse semplicemente
"Me lo sentivo" risposi. Toccai ripetutamente la sua mano, sentivo la necessità di sentirlo a contatto con me come se il mio corpo e il suo fossero fusi in un'unica cosa.
"Parlami di te" gli dissi
"Cosa vuoi sapere?" Domandò il ragazzo
"Non so ad esempio il tuo gusto di gelato preferito, quanti anni hai, se hai animali o fratelli, che ruolo avevi nella mia vita oppure bhu vuoi spiegarmi perché ho una F al collo, scegli tu" dissi tirando fuori una collana.
Federico sorrise e poi rispose.
"L'hai ancora addosso" disse
"Mi spieghi allora!" Insistetti
"Ludo, è difficile da dire" disse
"Dillo e basta" lo supplicai stringendogli la mano.
"Quella collanina te l'ho regalata io, come ti ho regalato quest'anello ieri sera alla tua festa di compleanno" disse
"Fede avanti non parlare a gettoni" risposi
"Ludo beh noi due" Disse il ragazzo quando qualcuno bussò.
"Sotto il letto!" Ordinai a Federico, lui si chinò e si nascose.
"Avanti" dissi
"Signorina la sua terapia" disse l'infermiera poggiando il bicchierino con le pillole sul comodino.
"Grazie mille" le sorrisi
"Mi raccomando le prenda tutte, le auguro una buona notte" disse
"Grazie" risposi di nuovo aspettando che uscisse.
Appena la donna uscì Federico rotolò da sotto il letto e con molta premura si avvicinò al comodino per riempirmi un bicchiere d'acqua. Prese il bicchiere e le pillole in mano e disse:
"Prendile tutte, hai sentito l'infermiera"
"Grazie" dissi sorridendogli.
Deglutii le pillole e posai il bicchiere sul comodino poi guardai Fede dritto negli occhi.
"Allora dicevi" dissi
"Sei proprio sicura di voler sapere?" Chiese lui
"Ovvio!" Esclamai
"Ludo io e te" disse ma lo bloccai
"Fede avvicinati un momento hai una cosa sulla guancia" gli dissi.
Federico avvicinò il suo volto al mio, misi la mano sulla sua guancia e lo attirai ancora più vicino a me, baciandolo infine.
Ecco! È proprio questo quello che si deve sentire durante un bacio, le farfalle allo stomaco, leggeri come una piuma, felici e appagati.
Federico si staccò dalle mie labbra e con entusiasmo domandò:
"Ti ricordi?"
"Purtroppo no" risposi a malincuore.
"Oh" mormorò lui
"Ma Fede ne ero certa, avevo troppo la necessità di sentirti vicino, poi la F al mio collo, il fatto che non riuscissi a parlare, il dialogo con Matteo, Federico noi stavamo insieme?" Domandai
"Si Ludo, anzi noi stiamo insieme" disse serio
"Vuoi ancora stare con una che non si ricorda di te?" Chiesi
"Assolutamente, perché tanto so che tornerà tutto in questa tua testolina ammaccata" disse accarezzandomi una guancia
"Mi dispiace aver baciato Matteo" dissi
"Gli ho dato il permesso io tranquilla, anche se per Matteo abbiamo avuto qualche litigio, adesso è tutto ok" mi spiegò lui
"Del tipo?" Chiesi
"Ci prova ancora con te a giorni alterni" disse
"E tu sai come mai io e Teo ci siamo lasciati?" Domandai
"Ti ha tradita" rispose schiettamente
"Ah ottimo" Risi
"Perché ridi?" Domandò lui
"Perché è una cosa assurda, non so come dirlo ma strano, cioè non mi fa effetto" dissi
"Beh non ti fa effetto perché tu amavi un'altra persona ormai" disse guardandomi negli occhi
"E da come ti comporti sono certa che tu mi ami tanto" dissi
"Più di quanto immagini" rispose
"Allora raccontami un po di noi" dissi sorridendo
"Che vuoi sapere?" Chiese
"Tutto" risposi sorridendo
"Allora quando sono arrivato in nazionale stavo con una ragazza"ammise
"Non dirmi che l'hai tradita con me!" Urlai quasi
"No tranquilla" rise.
"Ok, continua" dissi curiosa
"Le cose tra me e Benedetta non andavano molto bene e noi ci siamo avvicinati parecchio giorno dopo giorno, poi quando Nicolò ti ha baciata ho capito di provare qualcosa per te" disse ma io lo bloccai.
"Cosa!? Nicolò mi ha baciata! Che schifo!" Esclamai.
Federico scoppiò a ridere e disse: "non eri così schifata durante il bacio"
"Non dirmi che Nicolò ha sofferto per me" dissi in preda al panico.
"Un po ma adesso ha una mezza cosa con Margherita, ti ricordi di lei?" Chiese
"Margherita! Ovvio è una nostra amica d'infanzia ma non la vedo da un pezzo" risposi
"In realtà vi siete viste poco tempo fa e beh lei è Nico" lo interruppi
"Ok voglio sapere di noi non di Nico continua" dissi schifata quasi.
"Qualche giorno dopo ho cercato di baciarti ma ti sei schivata e poi è arrivata in ritiro Benedetta. Quella sera tu sei venuta in camera mia e mi hai baciato, io avevo già intenzione di lasciarla ma tu mi hai dato quello sprint in più, poi beh abbiamo iniziato a frequentarci e pian piano ci siamo innamorati" concluse infine
"Wow, sembra un film" sorrisi
"Ah spero di non scioccarti ma avevamo anche deciso di andare a vivere insieme" disse
"Allora dovevo essere proprio cotta" sorrisi
"Mi hai fatto un po penare per questa cosa, però alla fine hai ceduto" rise
"Fede l'infermiera mi ha portato un album  di foto, ti va di vederlo con me?" Chiesi
"Certo che mi va" sorrise lui.
Federico si alzò e prese l' album fra le mani.
"Distenditi accanto a me" gli dissi.
Così lui Fede, mi mise un braccio intorno alle spalle ed io mi accoccolai al suo petto, respirai profondamente e sentii il suo profumo.
"Quest'odore è così familiare" dissi
"Si?" Chiese lui sorridendo
"Parecchio, so di averlo già sentito altre volte" ammisi
"Ecco perché sono fiducioso sul fatto che ricorderai tutto presto" disse.
Federico subito dopo la sua frase mi passò l'album e lo iniziai a sfogliare.
Girai pagina per pagina senza commentare, poi arrivati all'ultima foto.
"Ma siamo io e te" sorrisi
"Non ne avevo idea che tuo padre avesse messo anche me" sorrise compiaciuto
"Che bella foto!" Esclamai
"È proprio bella" aggiunse lui, percepii un filo di malinconia nella sua voce.
"Fede" mormorai
"Dimmi" rispose cercando di far finta di niente.
"So che è difficile, mi fa male sentirti così" dissi
"Passerà e tornerai la mia piccola Ludo" sorrise.
Piccola Ludo, queste che parole mi rimbombarono in testa, mi misi le mani sulle tempie e strizzai gli occhi.
"Tutto ok?" Domandò Fede preoccupato
"Una fitta" lo tranquillizzai aprendo gli occhi.
"Solo questo?" Chiese
"Fede abbracciami per favore" dissi.
Federico mi strinse a se forte, mi sentii subito protetta fra le sue braccia, sentii il bisogno di piangere e scoppiai in lacrime.
"Ei piccola, che succede?" Domandò lui asciugandomi le lacrime.
"È stata una giornata dura" ammisi
"Lo so, sfogati Ludo" aggiunse lui.
Federico non fece nulla, mi abbracciò e basta, anzi ogni tanto mi dava qualche bacio sulla testa, non volevo altro, volevo il silenzio e stare in pace e le sue braccia sembravano il posto migliore per starci.
Quando mi tranquillizzai iniziammo a parlare della nazionale, di come il loro cammino verso la coppa stava andando bene, poi accesi il cellulare e anche se lo schermo era praticamente distrutto fui felice di recuperare alcuni frammenti dimenticati con qualche foto.
Poi Fede decise di farmi vedere alcune foto nostre dal suo cellulare.
"Mela e Mora!" Esclamai
"Cosa?" Chiese sbalordito
"I cani, si chiamano Mela e Mora no?"
"Si, si chiamano così! Allora le ricordi!" Esclamò pieno di gioia.
"Ricordo vagamente una voce che mi diceva questi nomi e una canzone" dissi
"Fatto di te" suggerì lui
"Si! Quella die Thegiornalisti" sorrisi, Federico sorrise e poi si morse il labbro.
"Che c'è?" Chiesi
"Sono ancora più certo che ti ricorderai" disse
"Lo spero" ammisi.
Passammo la nottata a chiacchierare, parlare con lui mi rilassava e stimolava, mi capiva e mi sapeva stuzzicare nel giusto modo, era dolce e premuroso, insomma sentivo già le farfalle, eppure l'ho amato me lo sento e continuerò a farlo lo so.
"Che ne dici di dormire?" Suggerì Federico
"Voglio stare ancora un po con te" ammisi
"Ma è quasi l'alba e devi riposare" disse
"Uffa" mi lamentai
"Non sbuffare prima per dormire avresti fatto di tutto" rise
"Mi prometti che ti troverò qui?" Domandai speranzosa
"Te lo prometto" disse lui dandomi poi un dolce bacio sulla fronte.
"Fede" dissi
"Dimmi" rispose
"Non vedo l'ora di ricordarmi di te, ci proverò con tutta me stessa" dissi prima, poi poggiai comodamente la testa sul petto di Federico e mi addormentai profondamente.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora