Pt: 40

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Arrivati a Coverciano ci aspettò una serata molto carina, c'era della musica di sottofondo molto rilassante e la cena dal profumo che c'era nell'aria sarà sicuramente ottima, preparata da uno chef esclusivamente per noi.
Come suo solito papà fece un discorso motivazionale ai ragazzi per domani e poi iniziammo a mangiare.
"Scusate ragazzi devo rispondere" disse Federico tirando fuori dalla tasca del pantalone il cellulare che squillava e si allontanò.
"Chi era?" Domandò Martina a bassa voce
"Non lo so, è dal pomeriggio che riceve e fa chiamate" ammisi
"Magari è la famiglia, hai chiesto se è successo qualcosa?" Domandò ancora la ragazza
"Mhm no, non ci ho dato peso più di tanto" risposi sinceramente
"Sta tornando" mi avvisò la ragazza
"Tutto bene?" Domandai a Federico sottovoce quando si riaccomodò al tavolo
"Si certo" rispose gentilmente lui come suo solito.
La cena continuò tra una portata buonissima e l'altra, al tavolo chiacchieravamo e ridevamo tutti quanti, quest'esperienza si stava dimostrando una delle più belle della mia vita, questi ragazzi a modo loro erano tutti così speciali, ognuno con tantissime sfaccettature diverse ma una cosa li accomunava ovvero il loro grande cuore e la loro voglia di arrivare alla vetta.
Conclusa la cena ci alzammo dal tavolo.
"Ludo vieni con me in bagno?" Mi chiese Marti
"Certo" le risposi.
Ci indirizzammo verso il bagno e arrivate li la ragazza mi fermò.
"Non devo andare realmente in bagno" disse
"A che ci siamo mi lavo le mani" risposi aprendo la porta.
Lavai accuratamente le mani e poi parlai a Marti:
"Perché siamo qui allora?" Le chiesi
"Perché voglio che intrattenete Nico adesso" disse secca
"Sicura? Non vuoi aspettare di tornare in hotel?" Domandai
"No, non resisto più, ma l'hai visto stasera! Quanto è bello!" Esclamò la ragazza
"Anche Ale è molto carino questa sera" sottolineai l'aspetto del ragazzo per vedere la reazione di Marti
"E tutto questo interesse per Ale?" Domandò lei scattando sul posto
"Nessun interesse, solo che è carino questa sera tutto qua" le risposi a tono
"Ale è sempre carino non solo questa sera" rispose lei sulla difensiva
"Va bene marti, calmati ho solo detto una cosa" le dissi
"Si lo so ma è come se a te dicessero che Nicolò è carino solo a sere alterne" sottolineò
"Martina non ha senso questo discorso" le risposi e poi scoppiai a ridere
"Mhm lo so è che sono nervosa" rise lei
"Andiamo dai" le dissi.
Martina era davvero strana in bagno, non credo che avrebbe reagito così se Ale le fosse stato indifferente, credo proprio che a lei piaccia ma non vuole ammetterlo per non rovinare la loro amicizia.
Arrivati dagli altri vidi Nicolò insieme a Ale, Ciro e Lorenzo.
"Dov'è Federico?" Domandai ai ragazzi
"Ha ricevuto una telefonata e si è allontanato" rispose Ale
"Ah" dissi semplicemente
"A proposito di telefonate, vado a chiamare mamma" mentì Martina per allontanarsi.
"Fragolina tutto ok?" Domandò Nicolò
"Si" mentii
"Vieni con me" mi tese la mano e io la presi.
Per me camminare in tal modo con Nico non era affatto strano, anzi facevamo sempre così quando uno dei due stava male, era come se fosse un segno di vicinanza, iniziammo a camminare e ci fermammo arrivati agli spalti.
"Allora mi dici che hai?" Domandò Nicolò sedendosi accanto a me
"Nulla" mentii
"Non puoi mentirmi" sottolineò lui
"Lo so, però bhu saranno complessi miei" risposi
"Cosa esattamente?" Chiese lui
"Federico è strano, cioè è incollato al cellulare da dopo che" feci una pausa "beh hai capito" continuai
"E cosa pensi che faccia al telefono?" Domandò lui
"Bhu, parlare con la sua ex ad esempio" ammisi
"No Ludo non credo proprio, Federico non è il tipo e poi credo che con Benedetta sia un capitolo chiuso" disse sinceramente Nicolò
"Ho paura di stare di nuovo male" ammisi a Nicolò
"Piccola mia" disse lui abbracciandomi "non starai male, conosco Federico e ci sarà una motivazione e non credo sia la tua" continuò il ragazzo
"Non so come farei senza di te" dissi stringendolo più forte a me
"Non so come farei io" aggiunse lui per poi sciogliere l'abbraccio.
"Scusami" dissi guardandolo dritto negli occhi
"E di cosa?" Domandò lui
"Di farti male" ammisi con le lacrime agli occhi spostando lo sguardo per terra. Nicolò mi guardò e restò in silenzio per una manciata di secondi.
"Non mi fai male" ammise con voce triste
"Si invece" dissi io
"Ludo guardami" disse lui dolcemente.
I nostri occhi si incrociarono e vidi che anche i suoi erano lucidi.
"È vero, provo qualcosa per te ma questa cosa non cambierà mai la mia presenza nella tua vita, io ci sono e ci sarò sempre, sarò pronto a gioire per te, piangere con te, consigliarti e se dovesse capitare ci sarò per riparare il tuo cuore spezzato. Non m'importa in che veste mi vuoi nella tua vita, l'importante è che ci sono e che tu ci sia nella mia, quindi non preoccuparti per me io sono forte e sono certo che arriverà la persona che mi farà perdere la testa come Federico l'ha fatto con te" disse Nicolò sinceramente.
"Ripeto, non so come farei senza di te, sei la persona più importante della mia vita e nessuno potrà mai cambiare questa cosa. Sei la mia famiglia" dissi io
"Te l'ho promesso il giorno che è morta tua mamma, sarò la tua famiglia per sempre" disse lui con le lacrime agli occhi
"E io mi prenderò per sempre cura di te" gli dissi
"Come dice la nostra canzone" aggiunse lui.
La canzone in questione era "Non avere paura" di Tommaso Paradiso, Nicolò me la dedicò qualche giorno dopo la morte di mia mamma è da quel momento è stata la nostra canzone.
"Ti va di ascoltarla?" Domandai
"Assolutamente si" disse lui.
Presi il cellulare e aprii Spotify, quando il cellulare iniziò a riprodurre la canzone appoggiai la testa sulla spalla di Nic e iniziammo a cantare.
"Posso avere l'onore?" Domandò il ragazzo sul ritornello mettendosi in piedi e tendendomi la mano.
"Certo" dissi io sorridendo.
Scendemmo dagli spalti mano nella mano e iniziammo a ballare cantando a squarciagola la nostra canzone.
Appena finì io e Nico ci abbracciamo forte.
"Ti voglio bene" gli dissi
"Anch'io fragolina mia" rispose lui.
"Eccovi finalmente vi ho cercato ovunque!" Urló Federico dall'altra parte del campo
"Ecco, hai visto ti cercava" puntualizzò Nico sottovoce. Federico corse verso di noi e appena ci raggiunse sorrise.
"Dobbiamo andare" disse il ragazzo
"Ok" risposi
"Tutto bene?" Mi chiese
"E tu?" Risposi io con un'altra domanda
"Si, però dobbiamo andare quindi camminare" disse Federico euforico
"Come mai tutta questa allegria?" Domandai
"Non c'è una ragione" disse lui.
Arrivammo davanti al pullman e c'erano tutti i ragazzi compresa Marti.
"Siete spariti" disse la ragazza
"Vieni un momento" dissi io prendendola per il polso e allontanandomi da Nico e Fede
"Sei stata con Matteo?" Domandai seria
"Si" disse sognante lei
"Perfetto adesso parla con tuo fratello!" Le ordinai
"Veramente" disse lei con tono acuto "potresti  coprimi un'altra oretta?" Domandò
"No Marti, basta, adesso voglio stare un po con Federico tornati in hotel" le dissi
"Dai! È solo un'altra oretta" mi supplicò lei
"No, devi parlarne con Nicolò!" Insistetti io
"Se mi copri un'altra oretta gli parlo" propose lei
"No Marti, usa un'altra scusa, non voglio ancora mentire a Nico" le dissi seria, la guardai un'ultima volta e mi voltai. Da lontano vidi Federico e Nicolò confabulare, arrivata da loro non provai nemmeno a chiedere di cosa stessero parlando, ero talmente nervosa con Martina che volevo solo salire sul pullman tornare in hotel. Infatti quando le porte del mezzo si aprirono salii quasi per prima.
Arrivati in hotel la maggior parte dei ragazzi salì subito in camera a riposare mentre io rimasi giù con Federico e Nicolò.
"Nico, Marti è salita a riposare?" Gli chiesi
"No, è andata in camera di Ale" rispose lui.
Ovvio, Martina aveva utilizzato Ale come scusa per stare con Matteo.
"Ludo ti va di salire in camera?" Mi chiese Federico
"Si ho bisogno di staccare la spina" risposi al ragazzo sorridente.
"Salgo anch'io" disse Nicolò.
Andammo verso gli ascensori e quando uno dei due raggiunse il piano terra salimmo.
"Ludo vuoi prestata la mia maglia blu per dormire?" Domandò Nicolò
"Perché?" Chiesi stranita
"Perché ti è sempre piaciuta per dormire" disse lui
"Mhm ok" risposi stranita.
"Nico allora fai salire Ludo con te che io ti riporto la maglietta della scorsa sera" disse Fede
"Ok, ci vediamo su" rispose Nicolò.
Federico scese al nostro piano e io e Nicolò continuammo a salire.

*FEDERICO POV'S*
Sceso al piano corsi subito in camera, Ludovica era parecchio stranita e aveva ragione.
Era dalla prima serata che non facevo altro che parlare al telefono ma non sapeva che in realtà le stavo preparando una sorpresa in camera. Nicolò è stato un perfetto complice certo la scusa per farla salire in modo tale che mi accettassi che fosse tutto perfetto non era delle migliori ma meglio di niente.
Ci eravamo promessi una serata romantica ed è quello che avrà.
Entrato in camera notai come gli organizzatori con cui sono stato al cellulare avevano organizzato tutto nel minimo dettaglio, era tutto perfetto, le luci soffuse, i petali, i palloncini a forma di cuore, persino una bottiglia di champagne con tanto di calici. Avevo fatto recapitare in stanza anche un pensierino per lei messo accuratamente sul letto.
"Spero che le piaccia" dissi ad alta voce. Infine presi la maglia che dovevo restituire a Nico e uscii dalla camera per raggiungerli.

*LUDOVICA POV'S*
"Siete strani" dissi a Nicolò uscendo dal l'ascensore
"Non è vero, non è la prima volta che ti do una mia maglietta per dormire" disse
"No, ma è la prima volta che me lo proponi" sottolineai.
"Non è vero" rispose lui ironico.
Arrivano davanti la porta della stanza Nicolò aprì ed entrò, io prima di entrare guardai il corridoio per vedere se Fede stesse arrivando.
"Ma che cazzo sta succedendo qui?" Urlò rabbioso Nicolò.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora