"Ludo posso parlarti?" Mi chiede Ale scendendo dal pullman
"Dimmi" risposi mentre Nico e Federico ci avvicinavano a me
"Ho parlato con Marti" si rivolse a tutti
"E lei?" Domandai
"Era scossa, mi ha sottolineato il fatto che dovevo dirglielo subito, è stata una discussione pacata ma ovviamente al momento non vuole avere a che fare con me" ammise
"Tipico e prevedibile, ma soprattutto normale " sottolineò Nicolò
"Lo so" rispose il ragazzo
"Almeno sei stato sincero e le hai detto la verità" si intromise Federico
"E mi sento meglio per questo" sottolineò il ragazzo
"Ragazzi in sala!" Urló papà al gruppo, Federico si avvicinò a me mi diede un bacio e disse "per qualsiasi cosa sai dove sono, ti amo"
"Anch'io ti amo, buon allenamento" risposi.
I ragazzi si incamminarono verso l'interno della struttura ed io rimasi fuori con Thessa a chiacchierare fino a quando papà non venne verso di noi.
"Ciao ragazze" disse lui
"Salve" lo salutò gentilmente Thessa
"Thessa cara, puoi lasciarci soli un momento?" Chiese papà alla ragazza ed io alzai gli occhi al cielo.
"Si certo" rispose lei, io le afferrai il polso ed anche se mi guardò con sguardo comprensivo si allontanò.
"Non mi parli nemmeno" sottolineò papà
"Dopo ieri sera mi sembra il minimo" ammisi
"Ma io non ho fatto nulla Ludo!" Esclamò lui
"Sei rimasto per lo più in silenzio!" Esclamai a mia volta
"Di questo sono molto pentito è dispiaciuto" confessò lui
"Non mi sembra" risposi
"Te lo assicuro Ludo" ribadì papà
"Avresti parlato se mi considerassi tua figlia" dissi di getto
"Davvero credi che io non ti consideri tale?" Chiese serio
"Hai saputo solo dirle due parole, mentre lei stava massacrando me, la mamma" in quel momento la voce mi iniziò a tremare e gli occhi si riempirono di lacrime.
"Non piangere ti prego" disse lui
"Non vorrei ma sono nervosa!" Ammisi
"Hai ragione in parte, è vero sono rimasto lì per sentire cosa aveva da dire lei! E ti assicuro che è pentita di ciò" disse, io non lo feci finire di parlare poichè lo bloccai
"Balle! Non m'interessa se è pentita o meno, non mi frega nulla di lei, non la voglio nella mia vita e non voglio a che farci nulla! Mettitelo bene in testa! È inutile che provi a farmi convincere da Federico e so conoscendoti che la prossima persona con cui saresti andando a parlare sarebbe stata Nicolò ma evita lo sforzo perché loro non andranno contro il mio volere" dissi infuriata.
Lui rimase in silenzio
"Hai altro da dire?" Domandai in preda alle lacrime.
"Si" rispose secco
"Avanti parla!" Esclamai
"Non voglio che tu pensi che non ti considero mia figlia" disse serio
"Non l'ho mai pensando ma ieri me ne hai fatto dubitare, menomale che c'era Fede con me mi ha difesa a spada tratta, mi ha consolata mi ha rifatto sorridere è questo doveva essere il tuo compito" dissi
"Lo so. Ma non dubitare mai del bene che ti voglio, te ne voglio più di quanto tu possa immaginare, sei mia figlia Ludo e nessuno potrà mai cambiare questo" rispose lui
"Resta il fatto che non hai detto nulla" ribadii
"Avevate già detto tutto voi e ieri sera dalle parole di Federico ho capito che ti amo davvero, che lui ci tiene a te e che finalmente hai trovato il ragazzo giusto" disse sorridendo
"Lo so" ammisi
"Posso abbracciarti?" Chiese lui
"Ok" dissi
Papà mi tirò a se e mi strinse forte
"Perdonami" sussurrò al mio orecchio
"Sono arrabbiata ancora con te ma ti perdono" risposi
"Ti prometto che non forzerò più le cose e che se volessi ridare una chance a Silvia sarai tu a dirmelo" disse infine
"Ok" risposi.
"Adesso torno dai ragazzi" disse sciogliendo l'abbraccio
"Ed io vado a sciacquarmi il viso e poi torno da Thessa" risposi.
Entrambi ci incamminammo dentro la struttura.
Entrata vidi i ragazzi allenarsi ai vari macchinari.
"Amore tutto ok?" Domandò Federico venendomi incontro.
"Si amore abbiamo parlato" dissi guardando papà che capendo la situazione ci guardò, sorrise e si avvicinò a Bernardeschi.
"Sicura che vada tutto bene?" Chiese preoccupata
"Sicura amore, vado a sciacquarmi il viso che sembrerò sicuramente un panda, tu torna ad allenarti tranquillamente" conclusi.
Fede mi diede un delicato bacio sulla guancia e aggiunse: "si sembri un panda ma un piccolo panda bellissimo".
Gli sorrisi e lui ricambiò il sorriso per poi girarsi di spalle e tornare al macchinario che aveva abbandonato per venire da me.
Entrai in bagno e tolsi con un po di carta bagnata le righe nere che lo aveva provocato il mascara sul viso, gettai la carta nel cestino e sentii il rumore dello sciacquone alche sobbalzai.
"Thessa sei tu?" Chiesi
"Si sono io" rispose la voce stridula di Matteo
"Che scemo che sei!" Esclamai ridendo quando uscì dal bagno
"Almeno ti ho fatta ridere" sorrise lui
"Chi te l'ha detto che avevo bisogno di ridere?" Chiesi
"Il tuo tirare su con il naso, lo riconoscerei tra mille, lo fai sempre quando piangi, quindi la domanda sorge spontanea, perché piangevi?" Chiese lui dolcemente
"Ieri ho avuto una brutta discussione con papà e abbiamo chiarito poco fa" mi tenni vaga
"Mi dispiace Ludo ma spero che adesso abbiate risolto" disse lui accarezzandomi la guancia ed al suo gesto indietreggiai.
"Scusa non volevo indisporti" si scusò Teo
"Tranquillo" sorrisi per rincuorarlo
"Sicuro solo questo?" Chiese lui
"Si Ted- cioè si sì Teo" dissi correggendomi
"Mi stavi chiamando Teddy?" Domandò lui sorridendo.
Teddy era il soprannome con cui chiamavo Matteo quando stavamo insieme e chiamarlo così mi era sorto quasi naturalmente
"Si" ammisi
"Era un po che non lo sentivo dire" ammise
"Ed io era un po che non lo dicevo" risposi
"Adesso vado" dissi dandogli le spalle e andando verso la porta
"Ludo" attiro lui la mia attenzione
"Dimmi" dissi sollevando le mani dalla maniglia
"Niente, vai, tranquilla" disse.
Senza dir nulla aprii la porta e andai via.
"Bellissima!" Urló Lorenzo mentre passavo
"Fantastica!" Gli diede corda Ciro
"Vieni qui abbracciami" disse Nicolò scherzoso dirigendosi verso di me tutto sudato.
"No grazie" dissi schivandolo.
"Ok ragazzi adesso in campo!" Urló papà, uscii con tutti i ragazzi fuori e raggiunsi Thessa.
"Scusa l'attesa" dissi
"Tranquilla ho parlato un po al cellulare con un'amica" disse inquieta
"Benedetta?" Chiesi
"Ehm, sì" ammise lei
"Capito" risposi
"Ludo, devo dirti una cosa" disse Thessa
"Dimmi" le dissi
"Mi ha detto Benni che Federico le ha scritto" disse di botto
"Mi stai prendendo in giro!" Esclamai
"No Ludo, sono sincera" disse guardandomi dritta negli occhi ed effettivamente guardandolo erano più che sinceri.
"E sai cosa si sono detti?" Chiesi con voce rotta
"Non ha voluto dirmelo" disse
"Ottimo" pronunciai
"Magari non è niente di che" cercò di consolarmi lei
"Non c'è molto da dire in realtà, ne parlerò con lui e basta" conclusi la conversazione.
Gli allenamenti dei ragazzi proseguirono fino al pranzo e dopo di questo fatto al campo, andammo verso il pullman.
"Ludo tutto ok?" Domandò Fede
"Ehm si" finsi voltando poi la testa verso la grande finestra del pullman. Non facevo altro che pensare alle parole di Thessa. Chissà perché Benedetta non ha voluto dirle cosa le ha detto Federico e chissà perché Federico le ha scritto, ne sentiva davvero la necessità, ne sentiva davvero il bisogno. Il mio cervello stava elaborando molto teorie, talmente tante che non riuscii a far altro che stare zitta per tutto il viaggio.
Scesa dal pullman andai di corsa in camera senza aspettare Federico.
Entrai di fretta e mi cambiai velocemente, mentre stavo ritrovando il trucco Federico entrò.
"Si può sapere cos'hai?" Domandò
"Non ho nulla, voglio solo uscire" dissi lasciandolo attonito e andando via.
Mandai un messaggio a Thessa appena uscii dalla porta.*CHAT*
Io: ti aspetto giù
Thessa: arrivo
*FINE CHAT*
Aspettai Thessa in hall ma al suo arrivo non era da sola.
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All'improvviso || Federico Chiesa
Fanfiction"Eppure è successo, lo so non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore? Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi.. ti prego." Dissi tristemente "Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e la tua f...