Pt: 18

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"Fragolina che succede?" Disse Nicolò preoccupato mettendomi una mano fa i capelli.
Io non riuscivo a pelare, avevo la faccia attaccata al cuscino e l'unica cosa che riuscivo a fare era piangere.
"Ludo, parlami ti prego non riesco a vederti così" disse Nico con tono triste. Mi voltai e guardai Nico dritto negli occhi.
"Ha scelto lei" dissi singhiozzando
"Cosa?!" Disse stupito
"Abbracciami ti prego" dissi buttando le braccia al collo di Nicolò e così lui fece mi strinse forte a lui, in quel momento mi sentivo protetta e al sicuro ma mi sembrava che il mondo mi fosse crollato addosso.
"Ma tu sei proprio certa che abbia scelto lei? Ti ha detto testuali parole?"disse Nicolò stringendomi
"No" dissi singhiozzando
"E che ti ha detto?" Domandò il ragazzo
"Che avrebbe dormito da lei" dissi.
Nico sciolse l'abbraccio.
"Ludo sei la solita testarda" disse lui con tono di rimprovero
"Adesso non mi rimproverare" dissi asciugandomi il viso con una mano.
"Cazzo Ludo! Dovevi chiedergli il perché, farlo spiegare almeno, invece no! Sei stata la solita testarda" disse rimproverandomi
"Mi veniva da piangere" mi giustificai
"E gli piangevi in faccia" disse il biondo
"Sono una stupida Nico l'ho spinto tra le braccia di lei" dissi facendo mente locale.
"Non è detto! Va da lui" disse incoraggiandomi
"Sicuro?" Domandai
"Vai!" Esclamò
"Ma non so in che stanza sta lei" dissi
"804 l'ha detto dopo cena mentre parlava con Verratti e Berna" disse
"Sei il migliore" dissi dandogli poi un bacio sulla guancia.
"Lo so" disse con tono narciso.
Mi alzai dal letto e in pigiama e con i capelli arruffati corsi in corridoi, presi le scale e cercai la camera di Benedetta.
Arrivata davanti alla porta l'ansia mi bloccò, respirai e mi presi di coraggio, bussai alla porta e venne ad aprire Fede.
Aveva i capelli scompigliati, la camicia sbottonata per metà e uno stampo di gloss sul collo.
"Ed io che ero venuta per sentirti finire di parlare, che stupida che sono" dissi alla vista delle condizioni del ragazzo.
Lui socchiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a me.
"Non è come sembra" disse
"No eh?" Domandai ironica
"Lasciami spiegare sta volta" disse serio
"Sono tutta orecchie" dissi
"Avevo intenzione di parlare con lei subito dopo aver parlato con te" disse
"Beh dal tuo aspetto non credo proprio che voi stavate parlando" feci una risatina nevosa
Lui restò in silenzio.
"Ecco non sai cosa dire, avevo ragione, hai scelto lei." Dissi fredda
"Ludo aspetta! Fammi parlare" Urló quasi lui.
"Non urlare" lo rimproverai
"Io non ho ancora parlato con lei perché è difficile chiudere una relazione come la nostra, cazzo conviviamo insieme!" disse secco
"Perfetto Federico ti rendo la cosa più facile, va da lei" lo incitai anche se il mio cuore in quel momento si stava spezzando
"È difficile Ludo" disse
"Non puoi tenere il piede in due staffe, quindi ti rendi la decisione più semplice io" continuai
"Smettila!" Esclamò lui
"No Federico non la smetto, eri venuto da me per parlare prima con me, perfetto, adesso sono qui, dimmi tutto, feriscimi, non importa se mi spezzerai il cuore, non importa se farà male ma dimmi la verità" supplicai mentre le lacrime mi stava rigando il viso
"Ti prego non piangere" disse lui asciugandomi le lacrime con la sua mano
"Non mi toccare" dissi indietreggiando.
Federico prese un respiro, poi si avvicinò a me.
"Ero venuto prima da te per dirti che avrei parlato con lei sta notte massimo domattina" disse.
"Si così sta notte te la saresti scopata nel frattempo" dissi arrabbiata
"No!" Esclamò lui
"Beh per le tue condizioni al momento mi sembra che vi ho interrotto sull'inizio" dissi triste.
"Lei ha provato a fare qualcosa ma io l'ho bloccata" disse lui serio
"'Non ti credo" dissi seria distogliendo lo sguardo dai suoi occhi dolci
"Guardami negli occhi e ripetilo" disse.
Gli occhi di Federico erano come magneti, esprimevano se stesse mentendo o dicendo la verità, se fosse felice o triste, i suoi occhi parlavano al posto suo per questo non avevo il coraggio di guardarli.
"Guardami" disse di nuovo lui.
Alzai lo sguardo e i nostri sguardi si incrociarono.
"Ok ti credo" dissi piano. Lui sorrise. Io e Federico eravamo pericolosamente vicini.
"Quindi vuoi lasciarla?" Domandai, lui fece un cenno con la testa.
"Rispondimi" dissi seria
"È la scelta migliore" disse, io sorrisi. Appoggiai le mani sui lati della camicia sbottonata di Federico e lo avvicinai ancora di più a me.
"Che stai facendo?" Domandò lui
"Una cosa sbagliata per una volta"dissi io.
Lo avvicinai ancora di più e lo baciai, in quel momento il mio cuore batteva all'impazzata, sentivo le farfalle nello stomaco.
Le sue labbra erano talmente morbide e soffici che non mi sarei mai staccata dal lui, poi Federico schiuse leggermente le labbra e le nostre lingue si intrecciarono. In quel momento avevo la testa sgombra da ogni pensiero, l'unico pensiero che mi solleticava la testa era che forse mi stavo innamorando di lui.
Lui mi poggiò le mani sui fianchi e li strinse, io invece staccai una mano dalla camicia e gliela infilai tra i capelli scompigliati, avrei voluto che quel momento non finisse mai ma poi Federico con le labbra attaccate ancora alle mie pronunciò qualche parole.
"Mi piace la Ludo delle scelte sbagliate" disse sorridendo e stampandomi un piccolo bacio sulle labbra.
"Spero che questo bacio ti abbia fatto capire cosa voglio io" dissi andando verso le scale
"A domani" disse.
Non risposi e proseguii per la mia strada.
Ero felice in quel momento tanto felice, spero solo che Federico non ribalti completamente la situazione.
Arrivai in camera e trovai Nicolò che dormiva, mi misi accoccolata a lui senza disturbarlo e pensando ancora a quel meraviglioso bacio mi addormentai.

*FEDERICO POV'S*
Ludovica si allontanò piano piano da me, quando non la vidi più mi passai le mani nel viso. Questa ragazza mi stava facendo uscire di testa, ero consapevole che le cose con Benny non andavano più bene da un pezzo ma non credevo che lei potesse stravolgere i miei sentimenti così. È nata una complicità immonda tra noi, l'attrazione fisica è palese, lasciare Benedetta è la cosa giusta, per lei e per me.
Entrato in camera trovai Benedetta addormentata tra le lenzuola, andai in bagno mi spigliai e feci una doccia, subito dopo mi stesi accanto a lei e mi addormentai.
Alle prime luci del mattino mi alzai e mi preparai per la grande giornata di oggi, quest'oggi le emozioni non mancheranno, sia per la mia carriera calcistica che per la mia vita privata. Aspettai che Benedetta si svegliasse e quando lo fece e fu pronta per la colazione decisi di parlargli.
"Benny" dissi secco
"Buongiorno eh! Nemmeno mi hai dato un bacio appena sveglia" mi rimproverò
"Nemmeno te mi hai salutato" dissi
"Lo faccio adesso" disse lei avvicinandosi alle mie labbra ma io mi tirai indietro.
"Siamo nervosi questa mattina non vuoi darmi nemmeno un bacino" disse lei vedendo la mia reazione.
"Benny dobbiamo parlare" dissi
"Parliamo" rispose lei
"La nostra relazione è arrivata ad un punto morto" dissi secco
"Non è vero" disse lei
"Si benny, non facciamo altro che litigare" insistetti
"Federico vuoi davvero lasciarmi?" Domandò lei
"Si" dissi con tono di rammarico
"Federico stai scherzando? Non so, ci sono le telecamere? Abbiamo una casa insieme" disse
"Lo so ma ciò che è rotto non può ripararsi" dissi
"Almeno si sincero cazzo!" Urló lei
"Sono sincero" dissi urlando
"No Federico! Dillo che è per quella sciacquetta della figlia del mister" disse lei infuriata
"Si Benedetta è vero! Mi ha fatto provare più cosa lei in queste settimane che tu negli ultimi sei mesi" urlai
"Perfetto Federico non c'è bisogno che dici più nulla" disse lei prendendo la sua valigia.
Benedetta aprì la valigia e iniziò a mettergli dentro quelle poche cose che aveva uscito la sera prima. Poi la chiuse
"Spero davvero che ti pentirai della tua decisione e sai la cosa divertente quale sarà? Che tu tornerai da me alla prima litigata con lei" disse seria
"Benny aspetta!" Urlai mentre lei andava verso la porta
"Che c'è ?" Disse lei voltandosi
"Io ti voglio bene" le dissi
"E io ti amo ricordatelo quando ti spezzerà il cuore" disse lei andando via.
Non volevo che tra me e Benedetta finisse così, le voglio davvero un gran bene ma era la cosa giusta da fare. Uscii da quella camera per andare a prendere la valigia nella mia stanza, adesso dovevo parlare solo con Ludo ma prima dobbiamo battere la Turchia.

*LUDOVICA POV'S*
"Buongiorno Fragolina" disse Nico quando mi vide in piedi davanti la porta del bagno mentre lui stava uscendo da quella stanza.
"Buongiorno cucciolone" risposi per poi sbadigliare
"Preparati dai che oggi è il grande giorno" disse lui.
Entrai in bagno ed iniziai a preparami. Mi feci una doccia e mi truccai, lasciai i capelli sciolti e li piastrai, indossai un vestitino blu con lo scollo a cuore e pomposo sulla gonna poi uscii dal bagno.
"Che siamo carine" disse Nicolò con tono gongolante
"Nico dobbiamo parlare" dissi
"Dimmi tutto" rispose lui
"Ieri sera ho baciato Federico" dissi tutto d'un fiato
"Cosa Ludo?" Disse nervoso
"Lo so ti avevo promesso che non avrei fatto nulla fin quando non avrebbe parlato con Benedetta ma dovevo" dissi
"Hai sbagliato Ludo" disse serio
"Eppure è successo, lo so che non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore?
Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi, ti prego" dissi tristemente.
"Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e in parte la tua felicità è la mia" disse Nicolò serio
"Lo so" dissi
"Se ti fa stare bene vivitela, sapevo sarebbe successo qualcosa tra di voi. L'ho notato dal primo giorno. Vi voglio bene e va bene così" disse Nicolò
"Me la vivrò o almeno ci proverò, so soltanto che è successo all'improvviso" dissi infine.
Nico mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Dai sistemiamo le valigie" dissi
"Si, Roma ci aspetta" disse lui sorridendo
Finite le valigie io e Nico andammo a fare colazione per poi andare in pullman.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora