"Non è andata?" Mi chiese Nicolò facendomi entrare dentro la camera
"No" singhiozzai.
"Siediti e racconta" disse Nicolò accompagnandomi al letto, quando mi misi comoda lui si sedette vicino a me mi prese la mano e mi ascoltò parlare.
Raccontai tutto a Nicolò, dettaglio dopo dettaglio, lui non mi interruppe nemmeno una volta, anzi ascoltava con molta attenzione per poi commentare alla fine.
"Non odiarmi" disse
"Dai ragione a lui?" Chiesi con voce serena dopo essermi tranquillizzata.
"Si e no" disse Nico
"In che senso?" Chiesi
"Nel senso che per la prima parte della storia hai avuto ragione tu, ma adesso è Federico ad avere il colletto dalla parte del manico, ed io gli do ragione, nel senso hai tratto troppe conclusioni affrettate, ti bastava andare da lui e tutto si sarebbe risolto invece come tuo solito hai buttato tutto in aria" disse serio Nicolò
"Lo so" dissi buttandomi a faccia in giù sul letto
"Testona" disse Nico raggiungendomi.
"Ora ha detto che deve pensare" dissi
"E fa bene" ammise Nicolò
"Io non voglio vederlo, mi farebbe troppo male, domani mattina non vengo agli allenamenti, prendo le mie cose dalla stanza e le porto qui" dissi
"Secondo me invece faresti bene a staccare un po la spina" disse lui
"In che senso?" Chiesi
"Torna un po a casa" suggerì Nicolò
"Si a Roma, da sola" borbottai
"Quale Roma! Vai da tua nonna, da Marti, dai miei, vai in Sardegna" continuò lui
"Vuoi liberarti di me?" Domandai ridendo
"Si assolutamente" scherzò "no sono serio, ti farà bene, non dico di non tornare qui, ma resta lì un paio di giorni, secondo me ti farebbe bene" continuò Nicolò.
"Ma c'è la partita tra un paio di giorni" mormorai.
"Appunto, farà bene sia a te che a Federico non vedervi. Guarda poi se soffri troppo senza di me ti vengo a prendere io il giorno dopo la partita promesso" disse Nico sorridendo
"Nicolò Barella inizia a staccare quel biglietto allora perché è ovvio che senza di te non posso stare e sofferirei troppo" dissi abbracciandolo.
"Allora che dici?" Chiesi
"Hai ragione, ora chiamo Marti e vedo cosa dice lei" commentai
"Falle una sorpresa no?" Propose Nico
"Hai ragione. Si! Si! Si! Sei un genio" dissi
"Modestamente" si vantò lui
"Allora parti domattina?" Chiese
"Si chiamo un taxi prima di venire a colazione"dissi
"Perfetto andata fatta, il ritorno?" Chiese
"Il giorno della partita" cercai di convivere Nico
"Siamo a Londra noi, non puoi, resteresti sola qui" commentò
"Va bene, la sera del giorno dopo? Così almeno mi vieni a prendere tu" dissi
"Mi sembra perfetto" ammise
"Non vedo l'ora di partire" commentai
"Hai visto ho avuto un ottima idea" gongolò Nico
"Non a caso sei il mio migliore amico" sorrisi
"E tu la mia" disse lui abbracciandomi
"Ti voglio bene" dissi sciogliendo l'abbraccio
"Anch'io fragolina" rispose.
"Spero che sia io che Federico capiremo il da farsi" commentai
"Ne sono certo, devi dirlo a tuo padre però domattina" precisò lui
"Cazzo! Non puoi coprirmi?" Domandai
"Ludo ma come faccio a coprirti? È impossibile" rise Nicolò
"Hai ragione" dissi
"E poi non può dirti no, sei adulta e poi lo stai facendo per te stessa, per staccare un po" continuò il mio migliore amico.
"Ma anche se mi dice no, parto comunque" Risi
"Ecco" rise anche lui.
Sbadigliai un paio di volte e Nico sorrise.
"Che c'è?" Domandai
"Hai sonno?" Chiese
"Un po" ammisi
"Allora dormiamo dai" rispose
"Hai qualcosa da prestarmi?" Domandai
"Sapevo che saresti andata a parare li" rise
"Non posso mica dormire con i jeans" scherzai
"Con questo tuo essere nomade hai quasi più vestiti miei, di Matteo e di Federico che tuoi" mi prese in giro lui
"Dai dammi qualcosa!" Insistetti
"Ok!" Rise certando tra le sue cose "tieni!" Continuò lanciandomi una maglia larga nera.
"Grazie" dissi sorridendogli.
Tolsi la felpa di Matteo e anche la maglia che avevo.
"Ludo!" Esclamò lui
"Mamma mia come sei permaloso, è come se fosse un costume" Risi per la reazione di Nicolò dopo che mi vide in reggiseno.
"Si ma non hai costumi di pizzo" rise
"Che scemo che sei" commentai ridendo. Misi la maglia che mi aveva dato Nicolò e ancora con i jeans addosso vidi la lunghezza della maglia mi copriva a malapena metà sedere.
"Nico è corta" commentai
"Non è colpa mia se sei più alta di me" rise
"Allora non fare lo schizzinoso se mi vedi in intimo" Risi
"Ok" rise anche lui. Tolsi scarpe e jeans e mi misi a letto.
Subito dopo di me Nicolò si coricò e poco dopo ci addormentammo.
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All'improvviso || Federico Chiesa
Fanfiction"Eppure è successo, lo so non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore? Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi.. ti prego." Dissi tristemente "Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e la tua f...