Pt:21

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Lo spogliatoio era un tripudio di emozioni, tutti che cantavano, ballavano, urlavano e ridevano.
Era davvero bellissimo vivere tutte queste emozioni con loro, erano tutti quanti speciali.
"Posso abbracciarti?" Domandò una voce alle mie spalle.
Sapevo perfettamente chi fosse, era Teo, mi voltai e gli dissi "vieni qui stupito!" Io e Teo ci abbracciamo forte, molto forte, quell'abbraccio non conteneva solo la felicità di una partita vinta ma i presupposti di una buona amicizia da creare. Teo anche se mi aveva fatto tanto male era un bravissimo ragazzo, dolce, simpatico e buono, mi mancava la sua presenza nella mia vita e sono certa che potremmo tornare buoni amici, proprio come prima di stare insieme.
Sciolse l'abbraccio e lui mi sorrise io ricambiai il sorriso.
Poi Teo si allontanò e io mi avvicinai a Nico.
"Sbaglio o ti sei abbracciata con Matteo?" Domandò il ragazzo perplesso
"Non sbagli" dissi
"Wow, allora l'ascia di guerra è proprio sepolta" disse
"Si" affermai
"Bene ma ti sei accorta che Federico non sembra molto felice di quest'abbraccio" disse Nico piano indicando Fede.
"Cazzo!" Esclamai
"Vai da lui" disse infine Nico. Mentre mi facevo spazio tra i ragazzi urlanti mio padre richiamò l'attenzione di tutti e non raggiunsi Federico.
"Allora ragazzi a lavarsi, domani riprendiamo con gli allenamenti per la prossima partita. Carichi!" Urló per farsi sentire.
I ragazzi scattarono tutti sotto le docce e non riuscii a parlare con Federico.
"Ludo andiamo in pullman noi nel frattempo" disse papà
"Va bene" dissi scocciata e lo raggiunsi.
"Tutto bene?" Domandò papà
"Si" dissi
"Hai fatto pace con Matteo?" Chiese curioso papà
"No papà siamo solo amici" risposi
"Avevo visto un bell'abbraccio per questo ti ho chiesto" disse papà giustificandosi
"Papà siamo solo amici" dissi a Roberto chiudendo il discorso.
Salimmo in pullman e andai al solito posto dove mi sedevo con Nicolò.
Circa venti minuti dopo iniziarono ad arrivare i primi ragazzi.
Guardai attentamente ogni singolo volto fino a quando non vidi quello di Federico, appena passò a fianco al mio sedile, lo bloccai dal polso, lui mi guardò.
"Che c'è?" Domandò secco
"Siediti con me" dissi
"No è il posto di Nico" disse lui
"Capirà" dissi
Lui mi guardò e non rispose.
"Ti prego" aggiunsi.
"Eh va bene" disse scocciato.
Nico passò qualche secondo dopo e mi fece l'occhiolino per farmi capire che aveva capito tutto e si accomodò in un altro posto.
"Che devi dirmi?" Domandò scocciato
"Ti ha dato fastidio l'abbraccio che ci siamo dati io e Matteo?" Domandai
"No" rispose secco
"Non mi sembra, sei diventato una lastra di ghiaccio" dissi
"Puoi fare quello che vuoi" disse seccato
"Va bene Federico" dissi io scocciata a mia volta.
"Che c'è ora sei tu quella nervosa?" Domandò lui sarcastico.
"Si Fede! Perché non è normale il tuo comportamento" precisai
"Ah si?! Quindi io dovrei fare i salti di gioia se ti abbracci con il tuo ex" ammise
"Visto che ti ha dato fastidio!" Esclamai
"Senti ne parliamo dopo" disse lui all'arrivo dell'ultimo ragazzo in pullman.
Mi voltai verso il finestrino e non guardai Fede per tutto il viaggio.
Arrivammo all'hotel che ci avrebbe ospitato per quella notte, all'alba saremmo ripartiti per Coverciano.
Scendemmo tutti dal pullman e prendemmo ognuno le chiavi delle rispettive camere.
"Fragolina stavolta ci tocca la doppia" disse Nicolò
"Io ho una singola" si intromise Federico
"Volete la doppia?" Propose Nicolò a me e Fede
"A te sta bene?" Domandò Fede a me
"A te sta bene?" Domandai io a mia volta a Nicolò
"Certo, l'idea che tu potresti scoparti questa notte la mia migliore amica non mi fa impazzire" disse Nico guardando fede "ma conosco entrambi e so che passerete la notte a parlare o litigare si vede dalle facce, quindi non fate storie e prendete questa chiave prima che uno me ne penta e due Roberto o qualcun altro se ne accorga" aggiunse Nico oscillando la chiave davanti gli occhi di Fede
"Tranquillo che questo pericolo non c'è" dissi infastidita a Nico levandogli la chiave dalle mani
"Che caratterino" aggiunse Federico
"Pensa che io la sopporto da tutta la vita" gli tenne il gioco Nicolò.
Abbracciai Nico e gli sussurrai all'orecchio "Grazie, non c'è persona migliore di te, buona notte".
Lui non rispose, mi strinse solo più forte.
Poi Federico gli diede la sua chiave.
"Mi raccomando" aggiunse Nicolò prima di raggiungere gli altri ragazzi.
Io e Fede ci incamminammo verso la stanza che si trovava al quinto piano quindi prendemmo l'ascensore.
Arrivati in camera sistemammo le nostre cose, andammo a turno in bagno per cambiarci e senza rivolgerci la parola ci distendemmo a letto dandoci le spalle
"Beh allora buona notte" disse freddo Federico
"Wow molto maturo" dissi scocciata
"Sei proprio antipatica" Continuó federico
"Avrei preferito rimanere con Nico a questo punto" dissi secca.
Federico si voltò, mi mise la mano sulla spalla per cercare di voltarmi.
"Girati" disse e così feci.
"Avevi detto dopo parliamo, bene il dopo è arrivato" dissi infastidita
"Non ho granché da dire" disse distaccato
"Sei diventano una lastra di ghiaccio da quando ho abbracciato Matteo" sottolineai
"Si è vero" confermò lui
"Ma perchè? Siamo amici" mi giustificai
"Amici Ludo? Tu credi davvero che lui voglia essere tuo amico?!" Domandò sarcasticamente lui
"Senti Fede io credo a Matteo non lo consoci quanto lo conosco io e posso dirti che questa volta vuole soltanto essere mio amico" mi giustificai
"Balle!" Esclamò
"Non è vero!" Esclamai a mia volta
"Senti tagliamo la testa al toro. Mi è ribollito il sangue quando ho visto che ti abbracciava. Sono geloso credo" ammise
"Come se non si fosse capito l'ha notato anche Nicolò" gli dissi
"Ripeto Ludo io non credo che Teo voglia essere solo tuo amico" disse
"Il tempo ti dirà se hai ragione o meno ma non puoi fare così ogni volta che ci parlo o c'è un contatto fisico" dissi severa
"Parlarci no ma il contatto fisico si" sottolineò
"Quindi se lo abbraccio ti incazzi fammi capire!" Dissi perplessa
"Potrei" disse secco
"Tu non stai bene" dissi.
Federico avvicinò il suo volto al mio.
"Io sto benissimo non voglio soltanto che lui ti sfiori" disse con tono di voce basso
"Vale solo per lui?" Chiesi
"Hai altri ex in nazionale?" Domandò ironicamente e poi rise
"Non che io sappia" Risi a mia volta "però non ti prometto che non avrò contatti fisici con Teo, io sono molto espressiva e se ho voglia di fare una cosa la faccio" conclusi.
Federico alzò gli occhi al cielo, capii che era infastidito dalla mia ultima frase e dato che non rispose cambiai argomento.
"Non dovevamo festeggiare?" Domandai
"Ormai è troppo tardi rimandino a domani" disse Fede.
"Va bene" dissi triste
"Non fare questa vocina triste" mi rimproverò
"Ok" dissi
"Vieni qui" disse allargando le braccia e così feci mi accoccolai tra le sue braccia e iniziai a fargli i gattini sul petto, al di sotto della maglia che indossava.
"Fede posso farti una domanda?" Chiesi a voce bassa
"Tutte quelle che vuoi" rispose sereno lui
"Come stai? Cioè oggi per te è stato un turbinio di emozioni" dissi intimidita
"Sto bene piccola" disse lui. Quando sentii pronunciare quel "piccola" sentii le farfalle allo stomaco.
"Ma sono certo che tu voglia sapere per di più di Benedetta" riprese il discorso, poi fece qualche secondo di silenzio, respirò forte e riprese a parlare.
"Non ti nego che io oggi non l'abbia pensata, le voglio bene ed è stata la relazione più importate che abbia avuto finora ma sono fermo sulla decisione che ho preso. Spero solo che lei non mi odi" concluse il discorso il ragazzo.
Alzai la testa dal suo petto e lo guardai. Federico stava guardando in alto mentre parlava, fissava il tetto ed era sereno in viso, anche se si leggeva tra le righe un pizzico di dispiacere.
"Fede lei non ti odio" dissi tranquilla
"Come fai a dirlo?" Domandò lui guardandomi negli occhi.
"Guarda me, io non odio Teo, credevo di odiarlo ma alla fine ero solo tanto arrabbiata. Tu e Benedetta vi siete lasciati per motivi molto palesi e sono certa che a mente serena lei capirà che era giusto così e la rabbia che prova verso di te placherà e si dissolverà nel nulla" dissi accarezzandogli il viso.
"Spero sia come dici tu" disse lui, poi prese la mano con cui gli stavo accarezzando il viso e la baciò.
"Sei una ragazza speciale" pronunciò poi guardandomi negli occhi.
Io sorrisi.
Poi Fede sciolse l'abbraccio che ci legava e si sollevò un po con la schiena.
"Ei.." dissi dispiaciuta per il suo aver sciolto l'abbraccia
"Cosa?" Domandò confuso
"Mi piaceva stare abbracciata a te" dissi diventando paonazza.
"Sono certo che quello che sto per fare ti piacerà molto di più" disse avvicinandosi al mio orecchio.
Mi diede un bacio sulla guancia, poi un altro, poi un altro ancora fino a quando non fu vicino all'angolo della bocca. Appoggiò delicatamente le sue labbra alla mie e mi bació.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora