Pt: 155

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FEDERICO POV'S
Mentre Ludo stava facendo una doccia decisi di chiamare Benedetta per parlargli di Marolon.
"Ei Benni" le dissi udendo la sua voce.
"Fede, ciao" disse lei con voce tremante.
"Disturbo?" Chiesi
"Ehm no, stavo al mare, dimmi" disse lei più tranquilla.
"Innanzi tutto come stai?" Le chiesi
"Ti interessa davvero o sono solo convenevoli?" Chiese lei con tono di sfida.
"Benni, certo che mi interessa, ok, ci siamo lasciati e le cose dopo tra di noi non sono andate affatto bene ma mi importa comunque di te, sei stata importante per me" dissi sinceramente
"Mhm" mormorò lei
"Dai!" Insistetti io
"Sto bene Fede, sto lavorando molto" disse
"Si infatti sei al mare" scherzai e lei rise.
"Allora so ancora farti ridere" dissi ridendo
"Scemo. Tu come stai?" Chiese lei
"Sto bene, sto sistemando la casa, siamo arrivati oggi" dissi
"Quindi c'è anche lei" disse Benedetta infastidita.
"Si Benni, da oggi Ludo starà qui" dissi
"Ok Federico tagliamo la testa al toro per cosa hai chiamato esattamente?" Domandò fredda lei
"Volevo chiederti in primis se avessi preso tutto da casa" dissi
"Si ho preso tutto" rispose
"E poi volevo dirti che continuerò con le pratiche per l'adozione di Marlon" dissi secco
"Ah" disse lei sorpresa
"Ne ho parlato con Ludo ed era giusto che tu fossi avvisata" dissi
"Non mi sembra giusto che lei si appropri del mio cane ma ok!" Disse lei furiosa.
"Non era ancora il tuo cane Ben" dissi nervoso.
"Come se lo fosse. Ti avviso se lo prendi non vedrai più mela e mora" ringhiò lei
"Non puoi dirmi questo" dissi
"Sono le mie cagnoline!" Urló quasi lei
"Benedetta con te non si può ragionare" dissi
"Vaffanculo Federico, vaffanculo quella stupida che ti sei messo acconto e vaffanculo quello stupido cane! Fa come vuoi" disse lei furiosa chiudendo poi la chiamata.
Dal nervosismo lanciai il cellulare in aria.
"Che succede qui?" Chiese Ludovica alle mie spalle vedendomi lanciare il telefono.
"Che stai facendo?" Le chiesi quando la vidi china per terra per prendere il telefono da sotto il mobile dove era atterrato.
"Non ti sembra ovvio?" Sorrise lei
"Si ma" lei mi bloccò
"Non si è rotto" disse in punta di piedi porgendomelo.
"Grazie" dissi accennando un sorriso, poi lei mi diede la mano e mi portò verso il divano. Ci sedemmo e lei si mise con la testa sulle mie gambe.
"Allora che succede?" Chiese guardandomi.
Io misi una mano fra i suoi capelli e toccandoglieli iniziai a raccontarle della chiamata con Benedetta.
"Fede posso essere sincera?" Disse
"Certo" risposi
"Intanto è una stronza! E poi non può impedirti di vedere le cagnoline. Secondo poi sai che c'è? Ti ha mandato a fanculo fallo anche tu! Non si merita il tuo nervosismo, si comporta da bambina, noi prenderemo lo stesso Marlon!" Disse seria ed io non feci altro che sorridere
"Come fai ad essere così speciale?" Le chiesi
"Non sono speciale, sono solo obiettiva" rise lei
"Allora ti piace casa?" Cambiai argomenti
"Molto ma quelle foto devono sparire" rise lei indicandole
"Subito" dissi, feci capire a Ludo che dovevo alzarmi e lei alzò il busto dal divano.
Andai verso un mobile dove c'erano dei portafotografie con le foto di me e Benni, li presi e dritti nel cestino in cucina. Poi tolsi i quadri dal muro e via anche quelli.
"Adesso vatti a cambiare che dobbiamo andare a stampare le nostre foto" dissi sorridendo
"Tu sei un pazzo" disse lei felice
"Di te! Avanti corri" dissi dirigendomi verso di lei.
"Prima dammi un bacio" richiese lei con voce da bambina ed io con dolcezza la baciai.
Mentre Ludo andò a truccarsi e vestirsi mi steso sul divano e chiusi un po gli occhi.

*TENPO PRIMA*
"Prima di prendere qualsiasi decisione voglio parlarne con la mia famiglia, Arianna sa già qualcosa ma voglio che la conoscano prima anche se sono orientato sul si" dissi a Leo e Giorgio. Per me sono stati due mentori quando sono arrivato alla Juventus, sono due mentori ed averli in nazionale è importante per me. I loro consigli per me valgono molto.
"Beh Fede di certo siete molto belli e c'è molto amore e sintonia tra di voi" disse Giorgione
"Io non l'ho mai visto così innamorato e nemmeno a lei e la camosciamo da un po" commentò Leo.
"Tu te la senti sicuro?" Chiese Giorgio
"Credo di si ma prima voglio il parere della mia famiglia" dissi
"Hai ragione, soprattutto per ciò che ci hai detto su tuo fratello" disse Leo
"Per questo non ho ancora fatto nulla, è vero magari mi prenderete per pazzo ma la amo da morire e si stiano insieme da poco ma quanto abbiamo vissuto noi in così poco tempo nemmeno i miei con anni di matrimonio alle spalle" dissi convinto
"Beh sono successe davvero un bel po di cose" disse Giorgio
"Noi siamo con te" mi diede il cinque Leo
"È molto importante per me" dissi
"Sei il nostro fratellino bianconero, ci saremo sempre" sorrise Giorgio
"Vi voglio bene vecchietti" scherzai
"Ora ci fai incazzare" rise Giorgio che si guardò con Leo e contemporaneamente mi diedero uno scappellotto ridendo.

*PRESENTE*
"Eccomi sono pronta" disse Ludo sorridendo
"Ok metto le scarpe e andiamo" dissi distogliendo l'attenzione dai miei pensieri.
"Stavo pensando che è la prima volta che vedo e salgo sulla tua auto" disse lei osservandone gli interni
"Già , ti piace ?" Sorrisi
"Molto" ammise.
"Ok si parte" le dissi accendendo la radio.
Iniziammo a percorrere le strada di Torino e Ludo guardava tutto con gli occhi spalancati con la gioia di una bambina piccola.
"Fede, ti va una lecca lecca?" Mi chiese sorridendo indicando il tabacchino alla sua destra.
"Certo, vai tu che io mi accosto" le dissi
"Che gusto la vuoi?" Rise
"Sorprendimi" le dissi. Mi accostai non togliendole gli occhi di dosso e poco dopo uscì dal tabacchi.
"Coca cola ti piace?" mi chiese risalendo in auto
"Si" ammisi
"Ecco a te" mi disse sorridendo. Spacchettammo le due caramelle e Ludo insistette per fare delle foto con le lecca lecca.
"Allora dove si va?" Domandò lei
"A fare le foto" dissi
"E dopo? Torniamo a casa nostra?" Chiese la ragazza.
Com'era bello sentire dalla sua voce "casa nostra"
"No" dissi secco
"E dove si va?" domandò
"È una sorpresa" le dissi

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora