All'improvviso || Federico Chiesa

Pt: 154

Ero sulla via di casa quando mi fermai un attimo in auto a riflettere. Mi ero appena licenziata dal lavoro più bello del mondo, insegnare, insegnare a delle ragazze ciò che amo di più, trasmettere la mia passione, spero che a Torino possa continuare a fare questo ma per l'amore che provo per Federico ne vale assolutamente la pena.
I miei pensieri ad un tratto però vennero interrotti dalla suoneria del cellulare.
"Amore dimmi" dissi rispondendo a Federico
"Ei, sono davanti casa tua, quanto perdi?" rise lui
"Due minuti e sono da te" conclusi la chiamata. Giustamente Federico non aveva le chiavi per rientrare ma prima di rimettere in moto l'auto controllai i messaggi e risposi a quello di Nic.

*CHAT*
Nicoló✨:  Fragolina sto per salire in aereo ci sentiamo quando atterro
Io: Va bene, a dopo
*FINE CHAT*
Subito dopo accesi la macchina e partii

"Eccoti finalmente" disse Federico con un sorriso smagliante vedendomi
"Tutto fatto" dissi sorridendo
Lui mi abbracciò di scatto e sottovoce chiese: "è andata bene?"
"Si dai, ti spiego meglio dentro" risposi.
Spiegai tutto a Federico e poco dopo lèssi un biglietto lasciato da mio padre dove diceva che non ci sarebbe stato a cena e che domattina ci avrebbe accompagnato lui in aeroporto.
Io e Fede o rifinammo due pizze che divorammo davanti la tv e subito dopo salimmo in camera a preparare almeno l'essenziale da iniziare a portarmi a Torino domani.
"Sei sicura che hai preso tutto?" Chiese Federico
"Si credo di sì" dissi
"E questa?" Domandó tirando fuori la foto mia e di mamma da sotto il cuscino
"Oh ehm, in realtà avevo pensato di lasciarla qui" ammisi nervosa
"Perché?" Chiese lui ci sfuso sbarrando gli occhi
"Da quando ci sei tu riesco a dormire tranquillamente ovunque, ho tante foto mie e di mamma e tantissimi ricordi ma questa deve rimanere qui, è il suo posto, sono sicura che sei un suo dono per questo con te dormi sogni tranquilli, mi basta che ci sei tu e tutto va bene" dissi a voce bassa.
Federico sorrise e mi bació.
"Ti amo" disse
"Anch'io" risposi.

*LA MATTINA SEGUENTE*
"Hai preso tutto?" Chiese papà dolcemente poco prima di salutarmi
"Si papà e poi devi iniziare a mandarmi i pacchi con le altre cose quindi anche se avessi dimenticato qualcosa devi comunque spedirmi il resto" dissi
"Stai andando davvero via" bonficchiò con le lacrime agli occhi papà.
"Già" riuscii a dire prima di essere risucchiata dal suo abbraccio.
"Ti voglio bene figlia mia" disse
"Anch'io, tanto" risposi
"E tu! Prenditi cura di lei!" Esclamò rivolgendosi a Federico
"Più della mia stessa vita" rispose il ragazzo
"Adesso andate! Non voglio piangere" concluse lasciandomi andare
"Grazie per tutto quello che hai fatto per me" dissi con voce tremante
"Io per te ci sarò sempre" concluse lui, gli diedi un delicato bacio sull'ispida guancia e poi sorridendogli mi allontanai pian piano con Federico.
Il volo fu molto tranquillo, lo passiamo tutto appoggiata sulla spalla di Fede a dormire, lui invece teneva le cuffiette, aveva lo sguardo stanco e sono certa che probabilmente avrà chiuso gli occhi anche lui.
Atterrati a Torino una macchina mandata dallo staff della Juventus ci venne a prendere e ci accompagnò dritta a casa di Federico.
"Che bella casa tua!" Esclamai entrando
"Dovresti dire che bella casa nastra" precisò
"Scusa, il tempo di prenderci l'abitudine" dissi
Guardai la grande casa, era luminosa e arredata con molto gusto, ancora sui muri vi erano delle foto di Federico e Benedetta e anche nelle cornici in giro per casa, cercai di non darci troppo peso ma Federico si accorse subito del mio sguardo.
"Entro un'ora spariscono te lo giuro" disse preoccupato.
"Tranquillo, è normale che ci siano ancora foto vostre in giro e non mi sorprenderei se trovassi ancora qualcosa di suo, è andata via da poco e tu sei rientrato adesso, tranquillo amore" gli dissi appoggiando le braccia intorno al suo collo.
"Te l'ho già detto che sei fantastica?" Domandò
"Si" dissi sorridendo, appoggia le dita sui capelli di Fede e ci giocherellai fin quando qualche istante dopo i miei occhi osservarono una cuccia con su scritto Marlon.
"E quella lì?" Chiesi dirigendomi verso la cuccia blu
"Oh io e Benedetta poco prima che partissi per l'Europa volevano prendere un altro cane, era tutto pronto per il suo arrivo poi ci sono stati i nostri problemi di coppia e abbiamo rinviato l'arrivo dal canile, beh adesso mi sa che sarà compito mio trovare una nuova famiglia e questo cucciolo" disse
"Posso vederlo?" Domandai.
Federico tirò fuori il cellulare dalla tasca e poco dopo lo girò dalla mia direzione per farmi vedere il cucciolo.
"Ma è stupendo!" esclamai
"Si è molto bello" disse
"Guarda che occhioni dolci!" Dissi E Federico non commentò.
"Fede, prendiamolo! Non importa che doveva essere destinato a te e a Benedetta ma questo cane ha bisogno di questa casa, di questa famiglia" dissi
"Questa famiglia, intesa noi?" domandò con gli occhi pieni di gioia
"Si! Io, te e Marlon" sorrisi
"Ti amo" concluse lui baciandomi
"Anch'io" risposi con le labbra sulle sue.
Poco dopo Federico si staccò e disse: "chiamo subito il canile! Però Ludo non credi che" non lo lasciai finire di parlare che lo presi in contropiede.
"Si, devi dirlo a Benedetta" dissi
"Mi leggi nel pensiero?" Rise
"No ma mi piacerebbe, ed è giusto così" ammisi
"Ma cosa ho fatto per meritarmi te?" Sorrise lui
"Cosa ho fatto io, dovrei dire!" Risposi
"Adesso dai smistiamo la valigia" disse lui
"In parte" Risi
"Si è vero" disse
La partenza per la Sardegna sarebbe stata tra qualche giorno infatti non uscii proprio tutto dalla valigia, lasciai i costumi e qualche vestitino, il resto poi l'avrei preso dagli armadi appena sistemati.
La cabina armadio di Federico era enorme e la stanza da letto elegante e moderna, il letto sembrava così soffice, avevo proprio voglia di buttarmici per sprofondare tra le lenzuola pulite ma mi contenni.
Federico mi guardò, poi guardò il letto ed infine di nuovo me, sorrise e si gettò di schiena su di esso.
"Vieni qui" disse, io sorrisi e mi lasciai cadere sul morbido lettone.
Mi accoccolai tra le braccia di Federico e con voce dolce lui disse: "Amore, benvenuta a casa"