Pt: 83

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*FEDERICO POV'S*
"Nico aspetta calmati non ti sento" dissi al ragazzo.
Sentii Nicolò prendere un respiro.
"Fede non so come dirtelo" disse Nicolò piangendo.
"Nico che succede? Perché piangi?" Domandai preoccupato
"Ludovica" disse il biondo scoppiando in un urlo disperato.
"Che cosa Ludovica?" Urlai in preda al panico attirando l'attenzione degli altri ragazzi e del mister.
Ciro e Lorenzo si avvicinarono a me.
"Nicolò parla cazzo!" Urlai.
"Fede sono Manuel, Nico non è in condizione di parlare, corri in ospedale" disse Manuel con la voce tremante
"In ospedale, perché in ospedale?" Dissi sedendomi affianco al borsone aperto.
"Ludo ha avuto un incidente, l'hanno investita ed è incosciente" disse Manuel con voce rotta
"Manuel che cazzo dici!" Urlai
"Viene Fede fai in fretta" disse infirme Manuel chiudendo la chiamata.
"Non è vero, non può essere vero!" Urlai.
"Fede che succede?" Domando cautamente Ciro
"Ludovica, devo andare da Ludovica" urlai balzando in piedi
"Fede calmati che succede? Che ha Ludo?" Chiese Lorenzo
"Mister! Ludovica! Dobbiamo andare da Ludovica" urlai
"Federico calmati" mi disse Ciro spingendomi indietro per ridermi risedere
"Fede che è successo a Ludovica?" Dolando Roberto.
"L'hanno investita" dissi secco.
Dopo le mie prole su tutto il campo riecheggiò il silenzio più totale. Alcuni ragazzi si misero le mani intorno alle labbra o sulla fronte, altri rimasero a bocca aperta.
"Federico che dici" disse Roberto incredulo
"Me l'ha detto Manuel, Nicolò era disperato, piangeva, non riusciva a parlare" dissi sentendo le lacrime arrivare agli occhi.
"Com'è successo?" Disse Roberto preoccupato
"Non lo so mister" dissi.
"Andate da lei" disse Ciro.
"Non sono nelle condizioni di guidare" sottolineò Lorenzo
"Li accompagno io" si propose Matteo
"Mister non si preoccupi, andate da lei, noi vi raggiungeremo a fine allenamento" disse Ciro serio.
"Va bene ragazzi, vi aggiorniamo, andiamo" disse Roberto.
Io, Roberto e Matteo salimmo in auto e ci precipitammo al pronto soccorso.
Arrivati vidimo Nicolò e Manul seduto, il primo aveva la testa fra le mani era rosso in viso e lo sguardo spesato. Manul invece era serio con una mano sulla schiena di Nico in segno di consolazione.
"Ragazzi che è successo?" Domandò Roberto ai due quando ci palesammo difronte a loro.
"Mister non lo sappiamo, aveva salutato le ragazze ed era uscita fuori per farci avere un pizzico in più di privacy" disse Manul
"L'ha fatto perché stava per piangere" disse Nicolò tirando su col naso per via dei vari punti.
"Ed era vicino l'ingresso? Non avreste sentito il botto?" Domandai nervoso
"No in realtà era lontana dall'ingresso" disse Manul.
"Sono state le cuffie, le ho viste per terra maciullate" precisò Nico
"Probabilmente le aveva indossate e non hai sentito la macchina arrivare" disse Manuel
"E non avete novità sulle sue condizioni?" Chiesi nervoso
"No" rispose Nicolò devastato.
"Io entro" dissi
"Non risolvi niente così!" Urló Matteo
"È la mia ragazza! Devo starle accanto" dissi infuriato
"Matteo ha ragione, sarà sotto osservazione al momento e non ci diranno niente" disse Roberto.
"Cazzo!" Urali tirando un calcio al cestino accanto a Nicolò.
"Fede" disse Manul balzando in piedi e abbracciandomi "andrà tutto per il meglio, Ludovica è forte" disse poi.
Qualche instate dopo ci sedemmo e attendemmo i medici.
Passarono circa due ore e ancora non ricevevamo notizie su Ludovica.
"Luca!" Esclamò Nicolò leggermente tranquillizzato.
"Nicolò, wow!" Disse il ragazzo osservando me, Roberto e Matteo.
"Dimmi tutto" disse professionalmente.
"Non abbiamo ancora notizie su Ludovica" dissi
"Vedo quello che posso fare, aspettatemi qui" disse.
Luca si allontanò e fermò un infermiera dai folti capelli ricci.
Qualche instante dopo tornò.
"Allora è cosciente" disse Luca
"Grazie Dio!" Esclamò Nicolò
"Però è molto debole" proseguì.
"Quindi sta bene?" Domandai
"Tra poco arriverà il primario di neurologia e vi dirà tutto" si rivolse a me il ragazzo, poi si voltò e disse: "eccolo è lui".
Un uomo non troppo anziano si avvicinò a noi e cordialmente sorrise.
"Siete i parenti di Ludovica Alvarez?" Chiese
"Mancini" sottolineò il mister
"Mancini?" Chiese il medico
"Alvarez Mancini, è mia figlia" disse Roberto serio.
"E voi?" Chiese
"Io sono il suo migliore amico e lui il suo ragazzo" disse Nicolò  indicando me
"Loro due amici" conclusi il giro di presentazioni.
"Allora signor Mancini Ludovica fortunatamente è stabile, ha qualche frattura e passeranno nel giro di qualche settimana stiate tranquilli, l'unica cosa che ci preoccupa della ragazza è che probabilmente presumo abbia picchiato la testa, c'è qualcosa nel lobo temporale che mi preoccupa" disse serio
"Che significa?" Chiese Roberto
"Che potrebbe aver rimosso qualcosa delle sue memorie" disse
"Non ci credo" dissi
"Ragazzo mi dispiace ma è così, solo vedendovi capirete cosa ricorda e cosa no" disse
"E se ha scordato qualcosa potrebbe ricordarlo più avanti?" Chiese Nicolò
"Tutto è possibile" disse il medico
"Posso vederla?" Domandai
"Sarebbe bene che entraste gradualmente, prima il papà"disse il medico
"Allora vado da mia figlia" disse Roberto
"Prego l'accompagno" disse infine il dottore allentandosi definitivamente con Roberto.

*ROBERTO POV'S*
"Prego può entrare" dissi il medico.
Bussai alla porta e poi l'aprii.
"Piccolina" dissi
"Ei papà" disse lei con voce fiacca
"Sssh non parlare" mormorai
"Che è successo?" Chiese con un filo di voce
"Un piccolo incidente" le spiegai
"Mi fa male la testa" disse toccandosi la fronte
"Riposa piccola" dissi
"Dov'è la mamma?" Chiese
"La mamma Ludo?" Domandai
"Si mamma è fuori? Si è preoccupata, cavolo papà è malata ed io mi metto nei pasticci" disse
Mi passai le mani sul volto devasto per quello che avevo appena sentito.
"Papà tutto ok?" Chiese piano lei
"Si tesoro, c'è Nicolò con me" dissi
"Fallo venire ti prego" disse
"Vado a chiamarlo" dissi.
Uscii dalla stanza con il cuore a mille e gli occhi pieni di lacrime.
"Allora com'è andata?" Domandò il primario
"Non ricorda che la madre è morta" dissi con la voce rotta
"Questo è un problema" disse l'uomo
"È il ricordo come può riaffiorare?" Chiesi
"Parlandole e dicendogli la verità" disse lui
"Vuole che vada Nicolò" dissi
"Perfetto vada a chiamarlo e gli racconti l'accaduto" disse l'uomo.
Raggiunsi i ragazzi e parlai dell'episodio appena vissuto con Ludo.
"Cazzo!" Disse Nicolò
"Lo so" borbottai
"Nico vengo con te" disse Federico a Nicolò mentre Nico stava per incamminarsi verso la stanza di Ludovica
"Fede" riuscì a dire Nicolò ma Federico lo bloccò.
"Nico è la mia ragazza e voglio sapere se si ricorda di me" disse serio Chiesa ed i due infine si allontanarono.

*LUDOVICA POV'S*
Che frana che sono, dolorante su un letto d'ospedale, spero Nico arrivi presto.
"Ei Fragolina" disse Nicolò entrando in camera
"Nico!" Esclamai felice con poca voce "Che bello che ci sei" dissi
Nicolò entrò in stanza.
"E lui chi è? Un tuo amico?" Domandai a Nicolò vedendo entrare dopo di lui un bellissimo ragazzo. I due si guardarono con sguardo rotto ma non capii il perché.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora