Pt: 49

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Arrivati al bar ci sedemmo ad un tavolino.
"Federico posso sapere cosa ci fai ancora qui?" Rise Roberto.
"Ehm" mormorò Fede.
"Allora papà" dissi, presi un respiro e continuai a parlare "'non so come dirtelo ma" dissi io ma lui mi bloccò.
"Tu e Federico stare insieme" disse sorridendo
"Esattamente" dissi senza riflettere "aspetta come lo sai?" Risi
"Ludo, non ci vuole molto, siete sempre insieme, la collana con la F e poi io se dovessi tenere tutto nascosto a mio padre non darei spettacolo negli spogliatoi" disse lui ridendo
"Sei arrabbiato?" Domandai
"No affatto tesoro, meriti di essere felice e se lui ti rende felice non posso che esserlo anch'io" disse Roberto sinceramente
"Grazie papà" dissi sorridendo.
"L'unica cosa la dico a te" si rivolse a Federico
"Mi dica mister" disse intimorito Federico
"Non farla soffrire, ha già sofferto abbastanza nella sua vita e non se lo meritava, lei ha bisogno costantemente di essere felice e se tu la renderai felice, beh, sarò il padre più fiero e sereno del mondo" disse con gli occhi lucidi
"Mister le giuro che ogni giorno proverò a renderla felice, è molto speciale me ne sono reso conto e le prometto che la tratterò più che bene" disse Federico serio
"Perfetto" sorrise papà
"A tal proposito" dissi con voce acuta
"Che c'è Ludo" rise lui
"Te la butto lì eh, non devi per forza dire si ma non credi sia strano dormire con il mio fidanzato ed il mio migliore amico nella stessa stanza?" Chiesi
"Vuoi venire a dormire con me?" Domandò
"Ok è un no, ho già capito" disse facendo gli occhi tristi
"Sto scherzando, richiederò una stanza in più ma non vi assicuro niente" disse lui
"Grazie papà" mi alzai in piedi e lo abbracciai.
"Adesso andate a divertiti" rispose lui sorridendo.
Federico si alzò mi prese la mano e andammo in piscina.

*ROBERTO POV'S*

Immaginavo già da un paio di giorni che Ludovica e Federico stessero insieme la cosa non mi turba ma nello stesso tempo ho paura che possa soffrire di nuovo, conosco questo ambiente. Federico è davvero un bravo ragazzo spero sia all'altezza di Ludo.
Adesso però devo prendere io la situazione in mano e parlare con lei di un'altra cosa, spero solo di non essere la causa della sua sofferenza, non me lo perdonerei mai.
Non ho voluto dirle niente ora perché la felicità nei suoi occhi era qualcosa di indescrivibile. Devo farlo però non posso ancora tenergli nascosto ciò.

*LUDOVICA POV'S*

"È stato facile!" Disse Federico quasi euforico
"Fin troppo" aggiunsi
"Ed ha una mentalità molto aperta ho notato" puntualizzò
"Si parecchio immaginavo non facesse problemi sulla richiesta" dissi
"Mi sento molto meglio" disse Federico
"Io mi sento più libera" ammisi
"Anch'io, soprattutto sono più libero di fare questo ovunque adesso" disse Fede baciandomi improvvisamente.
Arrivati in piscina trovammo Nicolò, Jorginho e Manuel.
"Ei ragazzi" li salutai
"Buongiorno" disse Manuel
"Ei" disse Jorginho
"Buongiorno Fragolina" disse Nico e poi sorrise. Federico salutò i ragazzi e poi insieme a Manuel e Jorginho si tuffò in acqua.
"Come stai?" Chiesi a Nico per via della botta della sera prima
"Sto bene tranquilla" mi rassicurò lui
"Voleva saperlo anche mio padre" precisai "era preoccupato per te" aggiunsi
"Avrò modo di parlargli" tagliò corto Nicolò
"Mhm va bene" mormorai
"Gli hai parlato di te e Federico?" Domandò
"Si, l'aveva già capito" ammisi
"Come tutti del resto" rise lui
"Gne gne" lo imitai e lui rise.
"Ti va di fare il bagno?" Chiese Nicolò
"Certo" risposi.
Ci alzammo e ci tuffammo in piscina insieme agli altri.
Iniziammo a parlare e ridere quando poi qualcun altro si tuffò in piscina.
Io e i ragazzi ci voltammo e vidimo emergere d'acqua Thessa in tutto il suo splendore.
"Ma che ci fai qui?" Le chiese stupito Manuel nuotando verso di lei
"Che entrata d'effetto" commentai all'orecchio di Nico
"Esagerata" sottolineò lui
"Siete due pettegoli" ci rimproverò Federico sentendo. Io e Nico ci guardammo e alzammo gli occhi al cielo in segno di protesta.
I due ragazzi si abbracciarono, Manuel le diede un bacio e poi lei disse: "Volevo farti una sorpresa, sto un paio di giorni, vado via il giorno prima della partita" ammise lei
"Ti amo" le disse Manuel
"Anch'io" rispose lei, poi i due si avvicinarono di nuovo al gruppo.
"Ciao ragazzi" disse Thessa sorridente
"Ei" rispondemmo in coro
"Che bello vedervi fuori dal campo" si riferí Thessa ai ragazzi
"È un piacere anche per noi" disse Federico e Thessa sorrise.
Passammo ancora un po di tempo in acqua, poi uscimmo per asciugarci.
"Dobbiamo andare a preparaci per il pranzo" sottolineò Jo.
"Asciughiamoci un minimo o creeremo un pantano per tutto l'hotel" sottolineai
"Infatti" mi diede ragione Thessa.
"Siamo tornati!!" Sentii urlare Martina dall'ingresso della piscina.
"Mi sembrava anche l'ora" sottolineò Nicolò, io gli diedi un piccolo schiaffo sul petto per fargli capire di lasciare in pace la sorella.
"Che avete fatto di bello?" Domandò Ale avvicinandosi
"Niente siamo stati qui a rilassarci" commentò Manuel
"Ma c'è Thessa! Ciao tesoro" le disse sorridente Marti
"Ciao" si avvicinò lei a Martina per darle un bacio
"Che peccato proprio oggi che vedo tu arrivi" disse seccata Martina
"Devi per forza ricordarmi che vai via?" Domandò Alessandro abbracciandola da dietro
"Concordo con Ale" dissi io con voce triste
"Dai che tanto noi tra poco ci rivedremo!" Esclamò lei
"Si ecco" concordai
"Verrà anche Ale" aggiunse lei
"Sono contenta di questo" ammisi.
"Ragazzi che dite se iniziamo a salire, l'ora di pranzo si avvicina" puntualizzò Jorginho
"Si hai ragione" confermò Nicolò.
Saliti tutti nelle rispettive camere iniziammo a prepararci, andai a fare la doccia, mi vestii e truccai, dopo si preparò Federico.
"Tutto ok?" Domandai
"Si" rispose secco
"Non mi sembra" sottolineai "non mi parli da quando siamo usciti dalla piscina" puntualizzai
"Non ho nulla" disse serio
"Non ti credo" dissi mettendomi davanti a lui.
"Fammi passare, devo prendere la maglietta" disse lui
"No! Non ti faccio passare fino a quando non mi dici cosa ti ho fatto" dissi seria, Federico alzò gli occhi al cielo e poi mi guardò.
"Ti sei organizzata la vacanza" disse nervoso
"In che senso?" Domandai
"Non mi hai nemmeno considerato" disse
"Fede, non ti sto capendo" dissi sincera
"Appena finirà l'Europeo andrai in Sardegna" disse
"Si a trovare mia nonna e la famiglia di Nicolò" ammisi
"E verranno anche Nicolò e Alessandro" aggiunse
"Nico ovviamente e a quanto pare anche Ale" dissi
"E non hai pensato minimamente di invitarmi" ammise nervoso
"Quando io e Marti l'abbiamo deciso non stavamo nemmeno insieme" spiegai
"Ma potevi dirmelo a prescindere anche solo per avvisare" disse lui
"Ma se vuoi venire per me va più che bene anzi" ammisi prendendogli le mani
"Così non voglio venire" disse lui guardando altrove
"No, Federico, voglio che vieni perché voglio farti conoscere la mia abuelita e non per le vacanze" dissi dolcemente
"Vuoi farmi conoscere tua nonna?" Domandò
"Si" dissi ferma
"Ok, perdonata" rise lui
"Ora mi dai un abbraccio?" Domandai, Federico mi tirò a se e mi strinse forte.
"Non pensare mai più che io non voglia considerarti in qualcosa che faccio" dissi
"Va bene" rispose lui "adesso fammi prendere la maglietta" rise ed io con lui.
Appena Federico si vestì prendemmo le ultime cose per scendere, subito dopo pranzo saremo andati a Coverciano quindi dovevamo prendere tutto adesso.
Federico aprì la porta per uscire.
"Salve mister" disse
"Stavo per bussare" disse papà sorridendo, sentii i due parlare e mi avvicinai
"Ei Robi" lo salutai
"Posso rubarvi un momento?" Domandò lui nervoso
"Si certo" dissi
"Entriamo dentro" ci incitò. Entrati dentro io e Fede restammo in piedi
"Ludo siediti" disse
"Perché?" Domandai stranita
"Perché non so come prenderai la cosa" disse
"Che cosa?" Chiesi stranita
"Siediti da brava" disse lui serio con la voce tremante
"Mi stai facendo preoccupare" gli dissi
"Allora devo parlarti di una cosa parecchio seria" disse lui
"Questo l'avevo intuito" dissi
"Giurami che non mi odierai" disse lui con la voce tremante
"Perché dovrei odiarti?" Domandai preoccupata

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora