Pt: 91

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Federico non fece in tempo a rispondere alla mia domanda che papà insieme alla donna entrarono in camera.
"Ciao tesoro" disse lui
"Ciao" risposi fredda, guardai subito Nicolò che capì con un semplice sguardo cosa volevo dirgli e poi presi la mano di Fede e la strinsi.
"Come stai?" Mi chiese papà
"Bene" ammisi
"Ottimo, vedrai che domani uscirai" disse sorridente
"Chi è lei?" Chiesi facendo finta che i ragazzi non mi avessero parlato della nuova compagna di mio padre.
"Tesoro lei è Silvia la mia compagna" disse, la donna si avvicinò a me e io strinsi ancora più forte la mano di Federica.
"Ciao Ludovica, quindi non ti ricordi di me?" Chiese
"Mhm no" mormorai
"Che peccato, spero che appena uscirai da quest'ospedale potremmo diventare amiche" disse facendo un sorriso falso
"Vedremo" risposi gelida
"Mi sa che è ancora stanca" suppose lei.
"Mister potete uscire un momento, mi sta chiamando mia mamma probabilmente vuole parlare con Ludo" mentì Nicolò.
"Certo avvisateci quando terminate" rispose papà.
I due uscirono dalla porta ed io alzai gli occhi al cielo.
"Allora che succede?" Domandò Nicolò che aveva capito tutto ciò che stava succedendo nella mia testa da un solo sguardo.
"Mi ricordo di lei" sbottai
"In che senso?" Domandò Fede
"Non lo so, ma sono certa di aver parlato con lei prima dell'incidente ecco il perché del sogno!" Esclamai
"Sei sicura di quello che stai dicendo?" Chiese Nico
"Si" ammisi
"Le credo e sai perché? Perché il mister mi ha detto che il giorno dell'incidente di Ludo Silvia era in aeroporto solo che era già in volo" spiegai
"Balle! Mi ha aggredita e sono scappata via e una macchina mi ha travolta" dissi
"E cosa vuoi fare adesso? Vuoi smascherarla?" Domandò Nicolò
"Ovvio e so anche come fare, tenetemi il gioco" dissi
"Ok" rispose Fede.
"Allora vado a chiamarli" disse Nicolò.
Qualche istante dopo il biondo tornò in camera con papà e Silvia.
"Non sai quanto mi dispiace lasciarti sola oggi" disse papà
"Tranquillo, nel pomeriggio verrà Thessa" risospesi
"Che cara questa ragazza!" Esclamò lui.
"Allora Silvia noi andavamo d'accordo quando sapevo chi fossi?" Chiesi
"Oh si dai" mormorò lei mentendo.
"Mhm e l'ultima volta che mi hai vista quando è stata?" Chiesi
"Quando tu e il tuo ragazzo siete venuti a cena con noi, che deliziosa serata abbiamo trascorso"  disse la donna
"Forse l'hai trascorsa tu" rise Federico rabbioso
"Che cosa vorresti dire?" Chiese la donna innervosita
"Che sei una bugiarda schifosa" mi intromisi
"Ludovica!" Mi rimproverò papà
"No niente Ludovica!" Esclamai
"Non mi sembra il caso di ripartire con il piede di guerra" disse papà
"Ha detto bene mister ripartire quindi è inutile che Silvia fa la buona con Ludo" si intromise Nicolò.
"Ma voi due che cazzo avete? Siete con me o contro di me?" Domandò papà
"Noi siamo con Ludo" rispose Nicolò
"Papà non ti incazzare con Federico e Nicolò è un discora fra me e lei" dissi seria
"Non capisco perché tu stia facendo così Ludovica" mi riprese Silvia
"Ah no? Che disonesta che sei" Risi nervosa
"Ludovica!" Mi riprese papà
"La lasci parlare mister" si intromise Fede
"Come ti permetti lurida ragazzina" mi rimproverò Silvia
"Ecco sta uscendo la tua vera natura" ringhia
"Silvia non ti permetto di chiamare lurida mia figlia" disse papà
"E lei può chiamarmi disonesta?" Domandò infuriandosi
"Si posso perché è quello che sei oppure vorresti dire che non è vero che ho avuto l'incidente per colpa tua" ringhia
"Ludovica stai esagerando" disse papà
"No! Non esagero o vorresti dire che non eri in aeroporto quel giorno e ammetti che non è vero che eri già in volo quando mi hanno investita!" Sbottai
"Dici menzogne" disse la donna
"Oh no cara mia non le dico non mi permetterei mai di accusare qualcuno ingiustamente, sono scappata via per non sentire più le tue accuse e l'unico modo per far uscire la tua voce del cazzo dalla mia testa era mettere la musica e così non ho sentito arrivare la macchina! È colpa tua!" Urlai quasi
"Calmati piccola" disse Federico accarezzandomi la mano
"Silvia dice la verità?" Domandò papà alla donna. Lei non rispose.
"Si che è la verità papà, secondo te l'accuserei ingiustamente, mi ha umiliata, offesa, derisa, aggredita verbalmente, l'ha fatto con me, con mamma, con Fede e mi ha fatto pure dimenticare il ragazzo migliore che io abbia mai conosciuto, il ragazzo che più ho amato in vita mia" dissi piangendo.
"Silvia rispondi!" Urló papà
"Si è vero" disse lei con tono di voce basso
"Silvia esci fuori da questa stanza!" Disse papà
"Ma Roberto" cercò di parlare lei ma papà la interruppe di nuovo.
"Esci fuori da questa stanza, esco fuori dalla mia vita, esci fuori dalla vita di mia figlia, vattene!" Urló quasi papà.
Silvia guardò me discostata, poi papà e uscii dalla stanza con la speranza che fosse uscita definitivamente dalle nostre vite.
"Ragazzi scusate se mi sono arrabbiato con voi, so quanto amate Ludo e il minimo era difenderla e proteggerla al contrario di ciò che ho fatto io" ammise papà
"Si figuri mister" disse Fede
"Infatti, non preoccuparti" rispose Nico
"E scusami tu principalmente piccola mia sono stato un padre terribile nelle ultime settimane, non ti ho difesa come dovrebbe fare un padre con la propria bambina" disse dispiaciuto 
"Papà tranquillo a volte anche i genitori sbagliano e a volte le bambine devono cavarsela da sole, grazie per lo splendido regalo di compleanno mi ha aiutato" sorrisi con il volto paonazzo per via del pianto fatto in precedenza
"Posso abbracciati?" Domandò papà.
"Certo che puoi" risposi.
Papà si fece spazio e mi strinse.
"Ti voglio bene" gli dissi
"Anch'io" rispose poi sciolse l'abbraccio.
"Dai piccina ti lascio con loro due, ragazzi mi raccomando tra mezz'ora vi voglio fuori di qui" disse papà ai due.
"Grazie" dissi ai due appena papà uscì
"Per te tutto" rispose Nic
"Ti adoro" gli dissi
"Anch'io Fragolina" rispose.
Abbracciai Nicolò e successivamente uscì d'ala stanza per farmi stare un po da sola con Fede.
"Mi mancherai" gli dissi
"Anche tu a me" rispose
"Ti prometto che domani sarò lì a tifare per te" gli dissi
"Ed io ti prometto che segnerò per te" rispose
"Davvero?" Domandai
"Si" disse Federico tirandomi a se e stringendomi.
"Devi andare vero?" Domandai
"Si purtroppo" rispose guardami negli occhi, poi lo baciai.
"Ti amo" disse allontanandosi
"Ti amo anch'io" risposi.
Federico sorrise e uscì dalla stanza.

*THESSA POV'S*
"E di conseguenza domani vado con lei" dissi a Benedetta
"Quindi Federico sarà da solo oggi, senza la tua supervisione" rise Benni
"Si Benni perché?" Risi a mia volta
"Perché gli ho chiesto di prendere un caffè e accetterà" disse lei determinata
"Benedetta che vuoi fare?" Domandai
"Niente Thessa sta tranquilla, adesso vado, devo prepararmi per un caffè" disse infine la ragazza
"Benedetta smett" provai a dire ma lei chiuse la chiamata.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora