Entrata in camera trovai Nicolò e Federico già pronti con i loro completi per l'allenamento.
"Ei" dissi
"Ei Ludo" disse Fede
"Ciao Fragolina" disse Nico.
"Siete già pronti?" Domandai
"Si, tuo padre ci ha comunicato che andiamo direttamente adesso a Coverciano" disse Nicolò
"Ah ottimo" presi gli occhiali da sole e incitai i ragazzi ad andare.
Arrivati a Coverciano i ragazzi parlarono della partita della sera prima ed iniziarono l'allenamento.
Mancavano solo cinque giorni alla partita contro la Svizzera e i ragazzi dovevano iniziare il loro duro allenamento.
Passai la giornata a gironzolare per Coverciano quando vidi i ragazzi raggruppati.
Mi avvicinai a loro, nel gruppo vi era Giggio che teneva un tablet in mano e commentava insieme agli altri una partita.
"Che succede?" Domandai vedendoli fin troppo agitati.
"Eriksen ha avuto un malore in campo" disse Giggio
"Quello dell'Inter?" Domandai anche se sapevo già la risposta.
"Si" disse il ragazzo
"Un malore?" Domandai perplessa
"Sembrerebbe un attacco cardiaco" disse nuovamente Giggio.
"Nicolò l'ha saputo? Dove sta ?" Domandai subito preoccupata
"Si l'ha saputo" disse Giggio
"E dove sta?" Domandai preoccupata
"È andato di la" disse infine il ragazzo indicandomi la direzione.
Scappai verso la direzione che mi aveva indicato Giggio e notai in lontananza Nico abbracciato a Leo, sicuramente lo stava consolando. Più mi avvicinavo più vedevo il viso di Nico paonazzo.
"Nico!"dissi con voce spezzata arrivata vicino ai due ragazzi.
Nicolò alzò lo sguardo da terra e mi guardò, aveva il viso tutto a chiazze rosse, gli occhi stracolmi di lacrime e le guance rigate e bagnate. Vederlo in questo stato mi aveva spezzato il cuore, gli fiondai subito le braccia al collo e lo strinsi forte, lui mi strinse la vita e piangendo mi strinse ancora più forte a se.
"Stai tranquillo, stanno facendo il possibile" gli sussurrai all'orecchio.
"È un mio amico!" Esclamò lui quasi disperato
"Lo so Nico, so che per te non è solo un compagno di squadra ma ti prego non fare così andrà tutto bene" dissi stringendolo ancora più forte.
Lui non rispose continuò solo a piangere. Poi sciolsi l'abbraccio e con le mani gli asciugai il viso.
"Dai Nico andrà tutto bene, vieni con me a bere un po d'acqua e poi ti sciacqui il viso" disse Leo mettendogli una mano sulla spalla.
"Vai tranquillo io sono qui" dissi rassicurandolo.
Nico si allontanò con Bonucci e io corsi a cercare mio padre.
"Papà!" Urlavo ad ogni centimetro di campo che perlustravo.
"Papà!" Urlai entrato all'interno dello stabilimento, ma nulla di mio padre nemmeno l'ombra, poi andai in sala conferenze, la porta era chiusa e bussai.
"Avanti" disse la voce di mio padre al di là della porta.
Entrata in sala andrai dritta da lui.
"Papà scusa se ti interrompo ma hai saputo del compagno di squadra dell'Inter di Nico?" Domandai
"Si tesoro" disse lui con sguardo triste
"Nico non è nelle condizioni di allenarsi al momento" dissi io preoccupata
"Immaginavo" disse sotto voce.
"Signori scusatemi un momento" disse papà al suo staff, poi mi fece cenno di seguirlo.
Uscito dalla stanza andammo a cercare Nico.
"Leo l'aveva portato a bere un po d'acqua" dissi.
Allora ci dirigemmo verso gli spogliatoi e li trovammo proprio lì.
"Nicolò" disse papà richiamando la sua attenzione.
"Mister" disse voltandosi.
Papà lo abbracciò e finito il breve abbraccio parlò a Nicolò.
"Andrà tutto bene l'hanno soccorso subito" disse Roberto a Nicolò
"Lo so mister ma sono comunque in pensiero" disse il ragazzo.
"Immagino" rispose papà
"Speriamo bene mister" disse infine Nicolò.
"Ora vai via con Ludo, per oggi non sei nelle condizioni di allenarti, domani riprendersi l'allenamento" disse papà
"Grazie mister" disse il ragazzo.
"Dai Leo, tu torna in campo" disse papà incitando Leo.
"Grazie Leo" gli dissi io
"Figurati, a più tardi ragazzi" disse andando verso l'uscita.
Poco dopo Leo uscimmo anche noi, papà tornò alla sua riunione e io e Nico andammo in albergo.
Arrivati in camera Nico si buttò sul letto.
"Come stai?" Gli domandai
"Come se un treno mi avesse preso in pieno" disse lui seccato.
"Posso solo immaginare cosa provi" dissi mettendomi accanto a lui.
"Non voglio perderlo" disse lui con la faccia attaccata al cuscino.
"Non lo perderai, stanno facendo di tutto per aiutarlo" dissi guardandolo.
"Voglio dormire Ludo" disse lui infine
"Riposa" dissi, gli diedi un bacio sulla testa e lo lasciai riposare.
Mentre Nico riposava guardai un film, poi andai a prepararmi per la cena.
Feci una doccia calda, lavai i capelli e mi truccai. Avvolsi un asciugamano tra i capelli, sistemai quello che avevo intorno al corpo e uscii a scegliere i vestiti. Nico dormiva ancora e facendo piano iniziai a rovistare nell'armadio, poi sentii aprire la porta. Vidi Federico entrare, mi guardò e io arrossii.
"Nuovo outfit?" Disse ironico
"Sono uscita da poco dalla doccia" dissi imbarazzata
"Beh circa mezz'ora guardando il tuo trucco" disse togliendosi le scarpe.
"Circa" sorrisi.
"Nico come sta? Ho saputo del suo amico" domandò Fede
"È parecchio triste" dissi
"L'hanno operato" mi informò Fede
"Davvero! E come sta si sa?" Domandai
"È fuori pericolo, gli hanno messo un defibrillatore sottocutaneo per controllare la frequenza cardiaca" mi spiegò Federico avvicinandosi a me.
"Sono così felice! Dobbiamo svegliare Nicolò" dissi sorridendo.
"Aspetta signorina" disse il ragazzo, poi mi attirò a se.
"Così sei molto sexy" disse avvicinandosi ancora di più a me.
"E ancora non mi hai dato nemmeno un bacio" concluse infine.
"Per questo possiamo subito rimediare" dissi mettendogli le braccia intorno al collo.
Federico mi bació con passione poi si staccò e disse:
"Ecco adesso va meglio" fece un sorriso malizioso.
"Direi di sì" sorrisi anch'io.
"Vado a cambiarmi velocemente e poi svegliamo Nico, così poi vi preparate" dissi infine. Presi una gonna di jeans e un body fucsia dall'armadio e andai a cambiarmi.
"Fede posso asciugare i capelli?"domandai urlando.
"Si tranquilla io mi stendo un po'" disse lui.
Asciugai i capelli mossi e mi vestii.
"Wow sembri un leoncino" disse Fede sorridendo
"Grazie" risposi, "dai svegliamo Nicolò" aggiunsi. Mi buttai sul letto e iniziai a scuoterlo.
"Nico! Nico!" Dissi
"Mhm" si lamentò lui
"Bró sveglia" disse Fede
"Fatemi dormire sono triste" disse Nicolò abbattuto.
"Abbiamo delle buone notizie" dissi sorridendo
"Quali?" Rispose Nicolò alzando di botto la schiena dal materasso.
"Eriksen è fuori pericolo" disse Federico.
"Davvero!" Esclamò il ragazzo
"Si! L'hanno operato e adesso sta meglio" dissi abbracciandolo
"Oh mio dio!" Disse Nicolò felice.
"Che bello!" Esclamai
"Devo chiamare la sua famiglia" disse Nicolò, poi il ragazzo si alzò, prese il cellulare e andò in balcone a parlare al telefono.
"Bene vado a lavarmi" disse Federico
"Aspetta" lo fermai
"Cosa?" Domandò il ragazzo
"Prima baciami" dissi avvicinandomi a lui.
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All'improvviso || Federico Chiesa
Fanfiction"Eppure è successo, lo so non doveva accadere ma come si fa ad ignorare il cuore? Ho sbagliato? Non l'ho fatto? Solo il tempo saprà dirmelo, ma tu non odiarmi.. ti prego." Dissi tristemente "Non ti odio, sei la mia migliore amica lo sai e la tua f...