Pt: 115

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Guardai Vialli confuso e mi diressi sul pullman. Entrato all'interno del mezzo c'era silenzio,un silenzio particolare che non c'era mai stato, gli occhi di molti erano puntati su di me, presi posto vicino a Nicolò e l'autista partì.
"Nico" dissi
"Dimmi" rispose sbadigliando
"Dove stava andando Ludovica? Perché non è venuta con noi?" Chiesi tranquillo
"Non lo sai?" Domandò confuso
"Ehm no" mormorai
"Sta partendo" disse il ragazzo.
"Come partendo!" Esclamai urlai
"Calmati! Fede" mi incitò lui. "Passerà qualche giorno in Sardegna" continuò il biondo
"No! Devo fermarla!" Dissi alzandomi in prendi.
"Stai seduto! Tu non vai da nessuna parte, sbaglio e sei stato tu a chiederle di stare distanti" disse Nico
"Si ma" mormorai ma Nicolò mi interruppe
"Nessun ma Fede, lei ha fatto la sua scelta, tu hai fatto la tua e basta" disse con tono fermo il ragazzo.
"Nico sono tutte cazzate!" Urlai
"Fede allora prima di commettere errori connetti il cervello!" Esclamò Nicolò
"Non riesco a starle lontano! No! Ieri notte l'ho cercata per questo e questa mattina sono entrato in panico" ammisi
"Lei pensava aveste chiarito, infatti il biglietto l'ha destabilizzata un po ma aveva scelto di partire prima che voi vi vedeste" mi rese più chiara la situazione Nicolò
"Nico io la amo, voglio stare con lei! Devo fermarla! Devo andare all'aeroporto!" Urlai
"Tu non vai da nessuna parte Fede, tornerà tra un paio di giorni, vedrai che chiarirete tutto ma se fate così, anzi se fai così rendi solo la cosa più tossica, datevi solo qualche giorno" disse saggiamente Nicolò
"Torna per la partita vero?" Domandai speranzoso.
"No, il giorno dopo, anzi la sera dopo" precisò il ragazzo.
"Cazzo!" Esclamai
"Rilassati bró saranno dei giorni faticosi per la tua testolina" mi prese in giro Nicolò
"Vaffanculo bró" risposi.

*LUDOVICA POV'S*
Non sentii nessuno fino a quando non atterrai, scrissi a Nico, Matteo e papà per tranquillizzarli e renderli partecipe del mio arrivo, poi mi diressi all'esterno dell'aeroporto.
"Salve" salutai gentilmente il tassista.
"Buongiorno signorina" rispose lui. Quell'accento così particolare mi mancava un sacco col tempo sia io che Nicolò lo stavamo perdendo e sentire qualcuno che non sia Martina con questa cadenza mi ha fatto venire alla mente moltissimi ricordi.
Diedi tutte le informazioni all' autista per portarmi a casa Barella, misi la valigia nel bagagliaio e partimmo.
Mi ritrovai davanti casa di Nicolò persa tra i miei pensieri. Quella casa era così piena di ricordi, due, anzi tre bambini che giocavano liberamente senza problemi, quanto mi piacerebbe rivivere quei giorni.
Scaricai la valigia e pagai il tassista, poi suonai il campanello.
"Chi è?" Rispose Martina
"Un pacco signorina" dissi camuffando la voce, non ero a conoscenza che Marti stesse aspettando un pacco ma conoscendola era praticamente ovvio. Martina aprì il cancelletto e poi la porta.
"Non ci credo!" Urló vedendomi
"Sorpresa!" Le urlai io, la ragazza si mise a correre e mi abbracciò fortissimo
"Che ci fai qui?" Domandò incredula
"È una lunga storia" ammisi
"Ed io sono pronta ad ascoltarla" rispose lei stringendomi.
"Entriamo dentro?" Le chiesi
"Si, ti aiuto con la valigia?" Domandò
"No tranquilla, faccio da sola" risposi. Entrai dentro la casa dove sono cresciuta insieme a Nico e Marti e il mio cuore si riempì di gioia.
"Quanti ricordi" dissi
"Tantissimi" rispose lei
"Sei da sola?" Le chiesi
"Si, in realtà mi hai trovata per pochissimo, stavo per andarmi a preparare per andare in palestra" ammise lei
"Fortunata allora" le risposi
"Ovviamente non ci vado più e tutto ciò che dovevo fare oggi lo annullo" rise
"No sorellina, fa quello che dovevi fare vado a trovare nonna tranquilla" le dissi
"No dai! In palestra non ci vado, così stiamo insieme adesso e gli impegni del pomeriggio allora li mantengo, ma per quanto resti?" Disse tutto d'un fiato lei
"Riparto il tre pomeriggio"
"Quindi resti 4 giorni contando oggi! Che bello!" Urló felice lei
"Mi ospiti?" Le chiesi
"Ma quelle ospiti! Non ti voglio" disse ridendo
"Allora vado da abuela" risposi
"Scherzo! Questa è casa tua non sei un ospite" rispose
"Grazie piccolina" le dissi
"Adesso mettiti comoda e poi raccontami tutto" mi incitò lei.

*FEDERICO POV'S*
L'allenamento fu duro ma come al solito misi tutta la grinta che avevo in corpo e poi ho sfogato tantissimo allenandomi.
"Sto morendo di fame" disse Di Lorenzo sedendosi affianco a me
"A chi lo dici" risposi
"Come stai?" Mi chiese il riccio
"Sono stato meglio Gió" risposi
"Tranquillo, vi conosco tornare insieme" disse sinceramente
"Vedremo" risposi
"È arrivata" disse Nicolò alle mie spalle
"Sta bene?" Domandai ansioso
"Sta benissimo Fede, è arrivata da un pezzo, è con mia sorella" disse Nicolò
"Ecco perché mi fischiavano le orecchie" scherzai
"Te lo meriti" mi prese in giro Nicolò.
"Mangiamo dai!" Concluse Giovanni.

*LUDOVICA POV'S*
"Cazzo che racconti! Al telefono non hai usato tutti questi dettagli" disse Martina
"Al telefono è diverso" puntualizzai
"Già" rispose lei prendendo poi della pasta con la forchetta, stessa cosa feci io.
"Però che vi amate è palese" commentò lei
"'Non mi ha nemmeno scritto sarà incazzato con me" dissi
"Ma no! Si stanno allenando Ludo! Nico ti ha scritto?" Chiese lei
"Poco" risposi
"E allora è come ti dico io!" Esclamò lei
"Sarà" ammisi.

*FEDERICO POV'S*
"Posso scriverle secondo te?" Chiesi a Nicolò
"Ovvio" rispose
"Però veloce tra poco docciamo tornare ad allenarci" rispose Di Lorenzo.

*CHAT*
Io: Ei
Ludovica💜: Ei
Io: Sei in Sardegna quindi
Ludovica💜: Già
Io: Ansato bene il volo?
Ludovica💜: Si grazie
Io: Perfetto, l'importante è che tu stia bene
Ludovica💜: Sto bene Fede tranquillo, tu stai bene?
Io: Si sto bene
Ludovica💜: Mi fa felice ciò
Io: Anche a me
*FINE CHAT*

"Ragazzo in campo veloci!" Urló il mister
Mi alzai è posai il cellulare.

*CHAT*
Ludovica💜: Sappi che l'ho fatto per noi
*FINE CHAT*

*LUDOVICA POV'S*
"Si è scollegato cazzo!" Dissi disperata
"Saranno tornati ad allenarsi" disse Marti
"Che faccio cancello l'ultimo messaggio?" Domandai
"No! Risponderà ne sono certa" cercò di consolarmi lei.
"No! Sono una stupidata non dovevo scrivergli ciò" ammisi
"Smettila Ludo! Non fare la bambina" mi rimproverò Marti
"Martina! Sono a casa!" Urló la mamma di Marti e Nico 
"Nasconditi!" Suggerì Marti e così feci.
"Ciao tesoro" la saluto gentilmente  la madre.
"Ciao mamma" la abbracciò Marti
"Come mai due piatti? Martina c'è qualcuno?" Domandò seria la donna.
"Bhu!" Urlai facendola spaventare
"Ludovica!" Urló lei dalla gioia abbracciandomi
"Ciao!!" Esclamai abbracciandola
"Che ci fai qui?" Mi chiese
"È una lunga storia" si intromise Marti ridendo
"Beh voglio sentirla tutta" rispose la mamma di Nico sedendosi comoda, io e Marti ci guardammo e scoppiammo a ridere.

*FEDERICO POV'S*
"Perché ridi?" Chiesi a Nicolò quando si avvicinò accanto a me correndo
"Ho sentito un audio di mia madre" disse correndo sul posto
"Ludo sta bene?" Chiesi preoccupato
"Si sta bene, ma mia madre mi ha mandato due minuti si vocale dove dice che sei uno stronzo" rise il ragazzo
"Me lo merito, quindi ho le donne Barella contro" Risi
"No! Martina ti vuole bene" rispose Nico
"Anche io" risposi
"Chiesa! Barella! Correre!" Urló Roberto.
Io e Nico ci guardammo e scoppiammo a ridere.

*LUDOVICA POV'S*
"Ricordi la strada?" Rise Martina
"Marti, ok che non vengo da tanto ma certo che ricordo le strade" dissi
"Va bene sorellona, allora ci vediamo per cena" disse la ragazza salendo in auto con l'amica
"A stasera" risposi, poi mi incamminai verso casa di abuela.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora