Pt: 31

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Ore 10:30 "finalmente!" pensai, uscii fuori l'hotel ed ecco il taxi pronto ad aspettarmi.
"Salve" dissi sorridendo all'uomo al volante, il taxi driver era un uomo sulla sessantina circa, grasso e con due simpatici baffi folti.
"Salve signorina, prima di partire l'avviso che la corsa è stata gentilmente offerta da suo padre" disse l'uomo guardandomi dallo specchietto.
"Va bene, ma lei può dirmi dove stiamo andando?" Domandai
"No signorina" disse
"Va bene" sbuffai
Indossai le cuffie e iniziai ad ascoltare la musica, guardavo fuori dal finestrino in modo tale da cercare qualche indizio ma non conoscendo bene la città ogni cosa mi sembra tutto tranne che familiare.
"Mi scusi" mi rivolsi all'autista stoppando la musica.
"Mi dica" rispose lui.
"Quanto manca all'arrivo?" Domandai
"Circa una ventina di minuti" rispose ancora una volta lui.
Indossai nuovamente le cuffie e ripresi a pensare a cosa avessero organizzato papà e Nico.
I cartelli stradali ormai non segnavano quasi più nulla tranne un'unica cosa l'aeroporto.
"E se mi stessero rispedendo a casa!" Pensai in preda al panico.
"Non potrebbero fare una cosa del genere mi vogliono troppo bene" pensai ancora.
Ecco fatto, abbiamo preso la strada per arrivare all'aeroporto, ho davvero moltissima ansia.
"Fine corsa per il momento signorina" disse l'autista
"Per tornare ci sarà lei?" Domandai
"Si, l'aspetto qui" disse l'uomo.
Scesi dall'auto e andai verso l'ingresso. Le porte automatiche si aprono ed entrai, non sapevo ancora cosa ci facessi qui, guardavo con gli occhi spalancati la gente che correva ovunque con le valige in mano, sentivo i vari accenti, i vari dialetti e qualche bambino mi rivolgeva un sorriso o una smorfia passando.
"Sorpresa" sentii urlare alle mie spalle, mi voltai e la vidi, non potevo credere ai miei occhi.
"Siete tutti matti qui!" Dissi urlando emozionata correndo verso Martina. La ragazza indossava una maglia fucsia e un jeans stretto, un paio di scarpe nere, aveva gli occhiali di sole sulla testa e trascinava la sua valigia fucsia abbinata alla maglietta.
Appena ci trovammo faccia a faccia ci abbracciammo fortissimo.
"Non ci credo che sei qui!" Esclamai quasi piangendo
"Ti è piaciuta la sorpresa?" Domandò la ragazza stringendomi forte
"Se mi è piaciuta! Sono al settimo cielo" urlai
Finito l'abbraccio guardai Marti
"Che figa che sei!" Le dissi
"Che bella che sei tu! Mi sei mancata da morire Ludo" rispose lei
"Anche tu piccola mia" le dissi  "Allora adesso voglio spiegato che ci fai qui?" Domandai esultando.
"Allora, ti ricordi quando ho chiamato per comunicarvi che sarei stata a Roma per vedere la partita" domandò lei
"Certo!" Esclamai
"Bene, poi Nico di pomeriggio ha chiamato e mi ha detto che se tuo papà l'avrebbe permesso mi avrebbe fatto venire qualche giorno prima così da poter stare un po di più insieme, tuo padre ha accettato e in serata mi ha fatto cambiare il volo" disse lei sorridendo
"Vi amo tantissimo a tutti e tre" dissi abbracciandola.
"Adesso però bigsis andiamo che voglio sapere tutti tuoi gossip" mi incitò lei
"Ah si, Marti, non uccidermi, mi sono fidanzata con Fede e non te l'ho detto" dissi timidamente
"Cosa?" Urló stupita lei
"È successo ieri notte" ammisi
"Ti salvi solo per questo" sorrise lei. Aiutai Martina con la valigia e arrivate davanti il taxi salimmo.
"Quindi raccontami tutto" mi incitò la ragazza, iniziai a raccontargli tutta la storia con Federico, fino a ieri sera e a fine discorso Martina pronunciò un semplice "Wow"
"Già" risposi io
"Sembra una favola" aggiunse
"Avevo tanta paura di buttarmi ma alla fine ho deciso di vivermela" ammisi
"Hai fatto benissimo Ludo" disse lei
"E tu dormirai con noi in hotel?" Domandai
"Ovviamente, Nico ha parlato con uno dei receptionist e mi ha preso una stanza" disse
"Fantastico" le dissi "così possiamo dormire insieme" aggiunsi
"Amore mio tu per me puoi dormire quanto vuoi nella mia stanza ma sappi che farò di tutto per fare dormire Nico con me almeno tu e Federico sarete liberi di" non finì la frase che la bloccai
"Martina!" La richiamai
"Smettila Ludo ho vent'anni" aggiunse
"Per me rimani sempre il mio piccolo scricciolo" le dissi
"Lo so sorellona" rispose lei.
"Ma è questo l'hotel?" Domandò lei incantata guardando fuori dal finestrino
"Si esatto!" Le diedi conferma
"Ma è spaziale!" Esclamò.
L'autista fermò il taxi e scaricò la valigia di Marti e noi scendemmo dal mezzo
"Bene signorine fine corsa, vi auguro una buona giornata" disse l'uomo baffuto sorridendo
"Arrivederci" rispondemmo in coro ricambiando il sorriso.
Entrate dentro l'hotel andammo alla reception.
"Salve signorine posso esservi d'aiuto" disse il giovane ragazzo cortesemente
"Si, io sono Martina Barella, mio fratello aveva prenotato una camera a mio nome" disse lei fiera.
Cavolo più la guardavo più vedevo quanto fosse fatta grande, bella, fiera, insomma una donna con la D maiuscola.
"Un attimo che controllo subito" disse il giovane sorridendo, passo qualche secondo e riprese a parlare "Martina Barella camera 712" disse porgendole le chiavi
"Grazie" sorrise lei
"Buona permanenza" aggiunse lui.
"Ludo era un figo assurdo!" Esclamò lei trascinando la sua valigia verso gli ascensori
"Insomma" precisai
"Ma che dici!" Ribadì
"Dai saliamo" la incitai.
La camera di Marti era molto simile alla mia l'unica differenza è che aveva soltanto un letto matrimoniale al centro della stanza per il resto era praticamente identica.
"Allora che si fa oggi?" Domandò lei euforica
"Beh mio padre mi ha proibito di andare al campo quindi che ne dici di metterci il costume e andare in piscina a rilassarci un po" proposi
"Mi piacerebbe però vorrei anche andare a vedere i ragazzi, voglio abbracciare mio fratello" disse lei con un sorriso malinconico  
Guardai l'ora sul cellulare.
"Sono le 12:45 stando ai loro orari a momenti fanno pausa per mangiare, poi continuano ad allenarsi fino alle 18:30 ma dato che domani decideranno lo schema di gioco rimarranno un'oretta in più, quindi abbiamo tutto il tempo del mondo" risposi a lei
"Perfetto, quindi questo vuol dire che dobbiamo riandare dal receptionist carino per chiamare un taxi?" Domandò lei saltellando
"Mhm potremmo, oppure potremmo andare a piedi non è lontano" dissi
"Macchina!" Esclamò lei
"Va bene" l'assecondai
"Si!" Urló lei entusiasta.
Martina indossò un costume intero bianco e un copricostume nero ricamato, dopodiché prese una borsa con lo stretto necessario e andammo in camera mia.
"Uh ecco il nido d'amore della mia bigsis e del suo bello" disse "più Nico" aggiunse ridendo poi e io risi con lei.
"Abbiamo dormito insieme solo un paio di volte" dissi timidamente
"E da oggi e fino a quando non andrò via ci saranno altre notti" disse lei
"Non voglio ferire Nico" dissi indossando il costume
"Ludo, conosco mio fratello da tutta la vita ed è innamorato di te dall'inizio dei tempi, per Nicolò la cosa più importante è la vostra amicizia, altrimenti si sarebbe fatto avanti tantissimi anni fa e non a ventiquattro anni, tu sei stata con altri ragazzi, lui con altre ragazze, è stato con Federica tantissimi anni, tu con Teo, stando vicini così tanto magari i suoi sentimenti si sono accentuati, però sono certa che a Nico importa in primis la tua felicità e la tua amicizia" disse Martina rincuorandomi
"Non voglio perderlo per nessun motivo" aggiunsi
"Lo so, ma adesso basta drammi e sappi che prima che vado via questo costume che indossi devi darmelo" ordinò quasi.
"Certo" Risi io, il costume in questione era anch'esso un intero la schiena era totalmente nuda e davanti aveva dei fili colorati, il colore predominante però era il nero.
Io e Marti ci rilassammo in piscina tra chiacchiere e risate, dopo andammo a pranzare e poi tornammo a rilassarci in acqua.
"Che dici andiamo a prepararci per andare in campo?" Domandò lei
"Si dai" risposi.
Siate in ascensore ci separammo per andarci a preparare nelle rispettive camere, io scesi al mio piano e lei al suo.
Avevamo appuntamento in reception alle 16:45, quando arrivai vidi Marti parlare ancora con il ragazzo al bancone, era davvero bella, indossava un vestitino bianco che le cadeva perfettamente addosso, sandali alla schiava neri abbinati perfettamente alla borsa e aveva fatto le onde ai capelli.
"Bellissima!" Esclamai
"Ma quanto te" rispose lei, io indossavo un pantaloncino rosso con una camicetta bianca a fiori, anch'io come Marti avevo i sandali alla schiava ma bianchi, i capelli con le onde e una borsetta rossa.
"Andiamo! La macchina è già fuori" disse euforica.
"Andiamo" dissi io.
Al campo arrivammo davvero in pochissimo tempo, scese dalla macchina Martina era super agitata, tremava quasi.
"Sei emozionata?" Domandai
"Troppo, voglio andare ad abbracciare subito Nico e non mi interessa se è sudato" disse facendo poi un sorriso nervoso
"Andiamo piccolina" le dissi.
Arrivammo in campo, i ragazzi si stavano allenando come non mai, era praticamente tutti paonazzi in viso e più che sudati, prima di raggiungere loro andammo da mio padre.
"Papà!" Esclamai
"Non avevamo detto che oggi non saresti venuta?" Domandò ironico
"Volevo venire io Roberto" si intromise Martina
"Sto scherzano Marti, vieni qui" le rispose papà aprendole le braccia per abbracciarla, i due si strinsero e poi Martina parlò dolcemente : "grazie per avermi fatta venire".
"È un piacere" rispose gentilmente papà.
"Ragazzi! Venite qui!" Urló Roberto per radunarli vicino a noi.
"Martina!" Esclamò correndo Nicolò urlando appena fu abbastanza vicino da vedere la sorella. Appena i due furono faccia a faccia si abbracciarono fortissimo, Martina gli è letteralmente saltata addosso, il bene che provavano questi due fratelli l'uno per l'altra era davvero indescrivibile.
"Come avrete già capito lei è Martina la sorella di Nicolò, starà con noi qualche giorno" spiegò papà agli altri.
"Piacere" disse lei soffocata ancora dall'abbraccio del fratello.
"Ciao" risposero gli altri in coro. Poi Nicolò lasciò la sorella.
"Posso abbracciarti anch'io" disse Alessandro a Martina
"Certo!" Esclamò lei. Martina conosceva già alcuni di loro ma con Ale aveva un rapporto molto speciale.
"Voi due" richiamai l'attenzione di Nico e papà, loro si guardarono e scoppiarono a ridere.
"Vi adoro, grazie" dissi, poi li abbracciai.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora